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Formula 2: Pourchaire torna leader del campionato a Spa

Sotto il cielo plumbeo di Spa-Francorchamps, va in scena l’undicesimo round del campionato di Formula 2.
Nell’ultimo weekend prima della pausa estiva, Pourchaire tenta l’assalto al primo posto di Vesti per andare in vacanza da ritrovato leader della classifica mondiale.

Le non-qualifiche del venerdì

In una sessione fortemente condizionata dalle basse temperature e da violenti scrosci di pioggia, Ollie Bearman conquista la sua terza pole stagionale.
Il giovane alfiere della Ferrari Driver Academy precede di soli quattro decimi il compagno di squadra, Frederik Vesti, che completa così una prima fila tutta Prema.
Alle loro spalle, staccato di quasi due secondi, il solito Martins seguito da Maloney e da Pourchaire.

Tanta sfortuna, invece, per il terzo contendente al titolo, Ayumu Iwasa, che complice l’arrivo della pioggia non riesce a mettere insieme un giro cronometricamente interessante.
Per il giapponese, solo sedicesimo al termine delle qualifiche, si prospetta un weekend irto di difficoltà.
In tal senso, però, l’imprevedibilità del meteo belga potrebbe in gara offrirgli una grande occasione per risalire fino alla zona punti.

In pole, per la Sprint Race, parte Daruvala affiancato da Vershoor.
Per l’indiano della MP Motorsport, capitalizzare la gara del sabato significherebbe trovare il primo successo stagionale al netto di un campionato, per lui, fin qui molto deludente.

Enzo Fittipaldi centra il primo successo in carriera in Formula 2

Dopo una Sprint di F3 disputata in scia alla SC, il sabato di Spa guarda alla F2 per ritrovare un po’ di azione in pista.
Diciassette sono i giri in programma, quanto necessario per infiammare uno dei campionati più combattuti degli ultimi anni con Vesti, Pourchaire ed Iwasa racchiusi in un fazzoletto di soli venti punti.

La Sprint, che vede Daruvala scattare davanti a tutti, non delude le aspettative.
Il primo colpo di scena riguarda proprio il pilota indiano che, dopo aver brillantemente conservato la leadership della corsa, si vede costretto al ritiro per un problema al poggiatesta. La protezione, forse non ben assicurata alla monoposto, si stacca dalla MP numero due determinando l’ingresso della SC e la promozione di Vershoor a nuovo leader della corsa.

Mentre l’olandese eredita la testa della gara, alle sue spalle, la sfida infuria tra i principali contendenti al titolo. Vesti, partito nono, risale fino alla quinta posizione trascinandosi appresso Martins.
Dietro, Iwasa non resta a guardare e, dopo essersi sbarazzato di Leclerc e Bearman, prosegue la propria rincorsa verso la zona punti.

Dopo una momentanea plafonatura dei duelli in pista, la gara si riaccende nelle fasi finali.  
Pourchaire, in chiara difficoltà rispetto alla concorrenza, è chiamato a difendere il terzo gradino del podio dal ritorno di Hauger. Così come Vesti che, dopo un’ottima rimonta, è costretto a guardarsi le spalle per non perdere punti importanti nei confronti di Pourchaire che lo precede.

All’ultimo giro, però, il danese incassa la superiorità di Doohan prima e di Martins poi. Scivolato in settima posizione, Vesti rischia addirittura di subire il sorpasso di Iwasa che all’ultima chicane prova il tutto per tutto – finendo però largo.

Anche Vershoor, in testa fino alle battute finali, viene spodestato da un arrembante Fittipaldi che all’università della F1 trova la sua prima vittoria nella categoria cadetta.

La squalifica di Vershoor a fine gara per una irregolarità nella mappatura dell’acceleratore promuove Pourchaire in seconda posizione e Hauger sull’ultimo gradino del podio.

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Cambio al vertice: notte fonda per Vesti

Nella grigia domenica di Spa, la Feature Race di F2 si apre subito con un inaspettato colpo di scena.
Tradito dall’abbondante umidità in pista, nel corso del giro di schieramento, Vesti impatta contro le barriere danneggiando irrimediabilmente la propria monoposto.
La sua gara termina ancor prima di iniziare.

Col leader del campionato fuori dai giochi, per i diretti avversari, l’occasione è ghiotta.
Lo sa Pourchaire che, scattando dalla quinta piazza, ha la grande opportunità di ritornare in testa alla classifica.
Lo sa anche Iwasa, condannato dalla pioggia nelle retrovie, che necessita di una gara perfetta per tener vivo il sogno mondiale.

Al via, complice anche lo stallo di Martins, Pourchaire mette subito in chiaro le proprie intenzioni accodandosi alla Prema di Bearman.
Non va altrettanto bene ad Iwasa che, tradito dalla frenesia di rimontare, tampona Hauger causandone il ritiro. Nel contatto, che provoca la prima SC della Feature Race, il giapponese rimedia la rottura del tirante dello sterzo. Inutile il rientro al box dove i meccanici non possono che constatare l’impossibilità di ripristinare la sospensione: per Iwasa è una brutta battuta di arresto in un momento estremamente delicato del campionato.

Non va meglio all’altra DAMS, quella di Arthur Leclerc, che nel corso del quinto giro è sfortunata protagonista di un pericolosissimo contatto alla salita dell’Eau Rouge.
Speronato da Nissany fuori dalla pista, il monegasco riesce miracolosamente a mantenere il controllo della propria monoposto che nonostante il testacoda non rientra mai in traiettoria.

Leclerc, che nell’incidente riporta la foratura della posteriore destra, riesce a tornare ai box per poi accodarsi in fondo al gruppo – a più di un minuto dal debuttante Mason.
La corsa solitaria del monegasco trova senso negli episodi che condizionano l’ultima frazione di gara; sul traguardo, Arthur Leclerc transita undicesimo – ad un passo dalla zona punti che avrebbe meritato per la caparbietà dimostrata in una rimonta giudicata impossibile.

Davanti, mentre Pourchaire continua a marcare il leader Bearman, iniziano le prime soste per gli inseguitori. Pit stop che hanno dell’incredibile considerando lo strano caso all’uscita dei box.
Prima Novalak, incomprensibilmente lungo sulla linea di pit exit, poi Hadjar che nello stesso punto sembra non riuscire a sterzare impattando le barriere.

Informati dei precedenti, Bearman e Pourchaire rientrano ai box con molta prudenza; troppa, forse, quella osservata dal team Prema che perde la posizione sul francese proprio nel momento del pit.
Pourchaire esce così davanti a Bearman che, come Novalak, taglia la linea di pit exit rimediando una penalità di cinque secondi.
Stessa sorte per Martins, anch’egli punito per eccesso di velocità in pit lane.

A sette giri dalla fine, la SC causata da un testacoda di Crawford, permette a Doohan – partito undicesimo – di guadagnare tempo al pit. L’australiano, su gomma soft, ottiene così la posizione su Bearman e rientra alle spalle del leader Pourchaire a cui preannuncia battaglia.

L’occasione è succulenta e il figlio d’arte non se la lascia sfuggire.
Alla ripartenza dalla SC, Doohan sfrutta al massimo il vantaggio offertogli dalla copertura più morbida e fa di Pourchaire un sol boccone.

Per l’australiano, ora prepotentemente in corsa per il titolo, è il secondo successo consecutivo dopo Budapest.
Pourchaire, che si deve accontentare del secondo gradino del podio, può comunque sorridere: complice il ritiro di Vesti e di Iwasa, infatti, è il francese ad andare in vacanza in testa al campionato.

In terza posizione, a seguito delle penalità inflitte a Bearman e Martins, sale un ritrovato Fittipaldi. Per il brasiliano è il secondo podio consecutivo in due giorni, dopo la vittoria nella Sprint del sabato.

Quattro piloti in appena trentotto punti: la sfida è tutt’altro che scontata.
Riuscirà Vesti a riprendersi ciò che Spa gli ha sottratto?
O sarà Doohan a capitalizzare il grande momento di forma?
L’appuntamento è fra tre settimane, a Zandvoort, per il terzultimo appuntamento di un campionato sempre più combattuto.

Marika Taroni

Biologa nutrizionista, amante dello sport, dei motori e dell'adrenalina su pista.

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