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Formula 2: cresce l’interesse per la Formula E

La Formula 2 è una delle numerose categorie minori della Formula 1 e la più vicina al grande Circus. L’obiettivo del campionato è, da sempre, quello di dare la possibilità ai giovani piloti di migliorare e dimostrare il proprio talento, per poi approdare nel paddock di F1. Negli ultimi anni però è difficile per chi guida in Formula 2 trovare spazio nella categoria regina e dunque, in molti, si stanno guardando attorno, alla ricerca di un’alternativa valida. Tra i diversi campionati, sta spiccando la Formula E

Il campionato del mondo elettrico, nato nel 2014, sta acquistando maggiore visibilità e interesse non solo dagli appassionati di motorsport, ma anche dai piloti stessi. La FE, che al momento presenta undici squadre e un totale di ventidue sedili, è caratterizzata dalla sua competitività (basti pensare che quasi ogni anno, la lotta per il titolo viene portata fino all’ultimo weekend di gara), oltre che dalla “ventata di aria fresca” che rappresenta nel mondo dei motori. Durante le prime stagioni, la FE ha incuriosito soprattutto piloti esperti, provenienti dal WEC e dalla Formula 1, ma negli ultimi anni sempre più giovani si stanno avvicinando a questa realtà. 

La Formula E ha infatti istituito dei ‘rookie test’, sessioni di prove libere organizzate durante la stagione e dedicate interamente ai piloti che non hanno mai corso un E-Prix. Quest’esperienza ha in passato aiutato diverse giovani leve ad approcciarsi con una monoposto elettrica e ad attirare su di sé l’attenzione dei team. 

Dalla F2 alla FE, ecco chi ha scelto l’elettrico

Tornando a parlare del rapporto che il campionato ha con la Formula 2, bisogna citare Dan Ticktum, pilota inglese della NIO 333 che ha lasciato la categoria minore in favore della FE al termine del 2021. Ticktum, classe ‘99, è tra i più giovani della griglia elettrica, e dopo due stagioni alla guida del team cinese, sembra vicino al rinnovo. Prima di lui, era stato Nyck De Vries a intraprendere la stessa strada, dopo aver vinto il titolo di Formula 2 nel 2019. L’olandese è stato incoronato campione del mondo nel 2021, per poi lasciare la categoria un anno dopo e avventurarsi nel paddock di Formula 1.

La FE del futuro: Drugovich, Daruvala e Maloney

Nelle ultime settimane si sta parlando molto di Felipe Drugovich, terzo pilota Aston Martin e campione in carica della Formula 2, che sarebbe vicino a firmare un contratto con Andretti per la Season 10. Drugovich nel 2023 ha partecipato ad entrambi i rookie test con Maserati, registrando ottimi tempi. Se le indiscrezioni si rivelassero corrette e il brasiliano firmasse con Andretti, fiancheggiando il neo campione del mondo Jake Dennis, diventerebbe il più giovane pilota del paddock e potrebbe scoprire una valida alternativa alla Formula 1.

Altri nomi recentemente accostati alla Formula E sono quelli di Jehan Daruvala, pilota indiano al momento impegnato in F2 e terza guida del team Mahindra in Formula E, e del 2003 delle Barbados Zane Maloney. Daruvala, associato a Mahindra per il 2024, sembrerebbe però non aver concluso nessuna trattativa, se non forse la conferma del ruolo di terzo pilota e la possibilità di partecipare nuovamente ai rookie test. Anche Zane Maloney, che ha debuttato quest’anno in Formula E durante uno dei test a bordo dell’Andretti, parrebbe più vicino ad una nuova stagione in Formula 2 che all’approdo in Formula E, ma la finestra del campionato elettrico resta aperta in vista del 2025. 

L’interesse crescente da parte dei giovani piloti aiuta la neonata categoria a crescere dal punto di vista mediatico, avvicinando nuovi tifosi, e amplia il mercato del motorsport, che nell’ultimo periodo sta mostrando un potente collegamento tra le diverse categorie. 

Olivia Carbone

Appassionata di sport, ha iniziato a scrivere per Mult1formula a novembre del 2020. Le piace il cinema e la geopolitica, ma è anche amante della letteratura.

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