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Silly season: il mercato piloti di F1 tra noia e incognite

Agosto, 35 gradi all’ombra. C’è chi si chiude in casa con l’aria condizionata, chi cerca rifugio in posti più freschi. Chi ha la fortuna di essere al mare e chi, invece, ha scelto di visitare musei per evitare il caldo il più possibile. L’occhio però cade sempre sui social: post, reel, qualunque contenuto faccia sentire meno la mancanza della F1. Perchè ad agosto è vacanza per tutti, o quasi. Si crea perciò un vuoto nei nostri weekend, l’attesa diventa logorante. Le prime settimane di agosto sono il cuore della silly season: il mercato piloti di F1 porta a scaldare gli animi (come se non soffrissimo già il caldo), notizie scritte solo per fare visualizzazioni se la giocano con quelle del calcio mercato (il che non è positivo), piloti che si ritrovano a vivere un continuo della stagione poco sereno…

Quest’anno, però, le bombe di mercato sono state sganciate a luglio con il ritorno di Daniel Ricciardo e l’accompagnamento alla porta del team principal di Alpine (non è mercato piloti, ma è rilevante). Ed ecco che agosto è diventato il periodo delle riflessioni, dello slalom tra notizie fuorvianti.

La silly season meno silly della storia

Quest’anno, a detta di tutti, è stata la silly season meno silly dei tempi recenti della F1. Tutto è parso abbastanza tranquillo, forse reduci dal drama Piastri-Alpine-McLaren dello scorso anno. Inoltre, considerando che l’orbita Red Bull ha già fatto la sua mossa il mese scorso, salvo grandi sorprese dovremmo arrivare al gran premio d’Olanda con calma apparentemente piatta. La quiete prima della tempesta?

Il pensiero generale è che non ci saranno grandi sorprese. Considerando le scadenze di contratto, tanti sono pluriennali e solo qualche sedile nel midfield potrebbe liberarsi; molti però verranno riconfermati.

Ci sono delle incognite, però, che tengono tutti sulle spine e offrono l’opportunità di divertirsi con supposizioni (fatte con logica e buonsenso).

Lewis Hamilton: il rinnovo è vicino?

Quello che in assoluto pone degli interrogativi dal 2021 a questa parte è Lewis Hamilton. Il pilota Mercedes, infatti, da quel finale rocambolesco vive la F1 sul filo. Protagonista assoluto dell’inverno e degli incubi di Toto Wolff, grazie ai suoi continui rinnovi di solo 1 anno fa sempre pensare che potrebbe essere il suo ultimo anno. Anche se non tifosi, è storia di questo sport. Non ci meritiamo di conoscere prima quale sarà il suo futuro?

Lewis Hamilton, Mercedes

Chiedendovi un parere su quanto ancora lo vedremo battagliare e far penare Bono, il termine ultimo che gli date è il cambio regolamentare del 2026. Un giro di boa che influirà, e non poco, sulle line up e il destino di molti piloti. Tutto dipenderà dalla competitività della Mercedes: Hamilton ha fame di vittoria, troppe stagioni come la scorsa non credo vorrà farle.

Stando alle voci che circolano in questi giorni il britannico avrebbe firmato un contratto 1+1. Perciò, salvo sorprese, Lewis non molla. E il +1 è un avvertimento per la scuderia: occorre avvicinarsi a Red Bull.

Piccola parentesi anche per Fernando Alonso. Entrambi avanti con l’età, ma ancora assetati e dipendenti da quell’adrenalina che rilascia la F1, a differenza di Hamilton lo spagnolo è certo di continuare in Aston Martin. Molto però dipenderà da Aston Martin.

I campioni del mondo vogliono essere protagonisti, non guardare sempre il retro vettura dei giovani.

Tra i tifosi, però, c’è anche chi vorrebbe un ringiovanimento della griglia. Con il ritiro di entrambi sempre più vicino, pronti a scrivere una nuova pagina della F1.

Leclerc-Sainz: chi lascerà prima Ferrari?

Uno dei temi caldi del mercato piloti di F1 riguarda proprio i due piloti della Rossa e non potevo non chiedervi chi avrebbe cambiato scuderia per primo.

Sainz e Leclerc, piloti scuderia Ferrari
Crediti foto: scuderia Ferrari media

Nonostante tra i due ci sia un rapporto amichevole, le dinamiche interne stanno creando delle crepe. Charles Leclerc è il candidato principale come centro del progetto, ma Carlos Sainz non ha firmato per fare il secondo pilota. Il monegasco vorrebbe vincere il titolo con la Rossa, che però non gli garantisce una maggiore competitività: si guarda intorno, è innegabile, ma ve lo immaginereste vestito di blu o di nero? Il rosso ormai è la sua seconda pelle, per lasciarla dovrebbe proprio perdere pazienza e speranza.

Ecco perciò che il prescelto a salutare per primo i ferraristi è proprio Sainz. L’arrivo di Vasseur a Maranello ha dirottato ulteriormente la barca verso Leclerc, situazione che inizia a star stretta allo spagnolo. Dichiarazioni pungenti e taglienti, la stampa spagnola – Marca su tutti – che continua con queste “aggressioni” alla Ferrari per esaltare e difendere il proprio pupillo, rendono il clima ancora più assillante. E la possibilità che lo vedremo in altri lidi è sempre più concreta.

2024, massimo 2025: limite oltre il quale non vedremo più questa line up. Se per qualcuno la prossima stagione sarà per Carlos ricerca di un team che lo ponga al centro, per altri invece vi è la concreta possibilità che tra 2 anni sarà in Audi.

L’atmosfera è caliente. Occhio a non scottarsi troppo.

Perez in bilico

Ripensando al team Red Bull, uno dei quesiti più in voga riguarda proprio la situazione di Sergio Perez. Sempre più sul filo del rasoio, il ritorno in pista di Daniel Ricciardo apre scenari non proprio positivi per il messicano. Considerando l’impatto economico, le probabilità di vedere uno scambio o un allontanamento nel corso della stagione sono pressochè minime. In parole povere, per quanto non sia all’altezza della vettura che ha tra le mani, resterà perché il Messico fa guadagnare milioni alla Red Bull.

Checo, per questi mesi tieniti stretto il sedile; magari puoi rilassarti un pochino (non troppo).

Varie opzioni circolano: la più accreditata, ma non la più certa, è che Perez resterà fino a fine contratto. Le possibilità che perda il sedile a fine anno dipenderanno tutte da Ricciardo e dai giovani dell’Academy, su tutti Tsunoda, Lawson e Iwasa. Red Bull non vuole perdere credibilità, perciò faranno le dovute valutazioni: i giovani dell’academy non sono ancora all’altezza del ruolo che spetterebbe loro. Numerosi, di talento, ma non le stelle tanto cercate.

Formule minori: arriveranno promozioni?

Nell’attesa di un ringiovanimento della griglia di F1 che sembra non arrivare – nonostante diversi innesti negli ultimi anni – e sedili che sembrano quasi sabbie mobili o pietrificati, i piloti di F2 osservano l’evolversi di certe situazioni sulla soglia della porta impazienti. Gli anni nelle categorie propedeutiche, l’ottenimento dei punti necessari della Superlicenza… Spesso i sacrifici si rivelano inutili, oltre alle promesse non mantenute.

Sicuramente le formule minore offrono sempre dei piloti da tenere d’occhio come principali candidati ad un posto nella categoria regina. Per fare alcuni nomi, Theo Porchaire (academy Sauber Alfa Romeo), Ollie Bearman che si sta facendo notare (un bene per Ferrari), il già citato Iwasa, il francese Victor Martins che potrebbe far preoccupare i connazionali Ocon e Gasly.

Tanti piloti di talento non abbiamo potuto ammirare in F1. Altri, invece, sono stati bruciati nella breve esperienza.

E con il maggior interesse da parte della FE, i team devono stare attenti ad acchiappare al volo certe occasioni.

Possibili line up 2024

FerrariLeclercSainz
Red BullVerstappenPerez
MercedesRussell?
McLarenNorrisPiastri
Aston MartinStrollAlonso
AlpineOcon?
Alfa Romeo SauberBottas?
Haas??
WilliamsAlbon?
AlphaTauri??

Con diversi piloti col contratto in scadenza, è interessante vedere come alcune scuderie sono coinvolte in toto nel mercato. Per notizie ufficiali dovremo aspettare la fine della stagione? Oppure qualcosa è già nell’aria?

Ipotizzare, essere fantasiosi il giusto: ecco le vostre supposizioni in merito alla griglia di F1 2024.

Tra le ipotesi generali vi sono i rinnovi di Hamilton, Gasly e Sargeant, anche se non è da sottovalutare l’ipotesi che in Williams possa subentrare Mick Schumacher.

Sarà interessante seguire le dinamiche nelle altre scuderie. In Haas si terranno Hulkenberg, ma gli affiancheranno un giovane che potrebbe essere Pourchaire se vince in F2 (anche se nel caso di ritiro di Bottas potrebbe formare una bella lineup con Zhou in AlfaRomeo) oppure Drugovich se non firma in FE o Bearman, (quota Ferrari). In AlphaTauri bisogna vedere se fanno rimanere Tsunoda con Ricciardo o se rimane uno di loro con uno tra Lawson e Iwasa.

Come viene vissuta la silly season?

Vi ho fatto giocare, riflettere. È sotto gli occhi di tutti, però, la rindondanza di alcune notizie e la ricerca dello scoop che stanca.

È un periodo altalenante quello della silly season. C’è chi lo vive con l’ansia, ma al tempo stesso consapevolezza di certe falsità; chi cerca di spostare l’attenzione su altro (per esempio sul percorso di ricostruzione di Vasseur).

E chi adotta la soluzione ideale per non aggravare la salute mentale: restare tranquilli in attesa di uffficialità. Perchè arrabbiarsi, frustrarsi per notizie inventate? È importante valutare sempre bene le fonti da cui escono le notizie. Il più delle volte ciò che viene riportato sono speculazioni, raramente sono notizie certe.

Può essere divertente magari provare a immaginare la griglia, oppure ridere della grande fantasia di certi giornalisti… Però occorre prendere tutto con le pinze.

Informarsi è giusto e doveroso da appassionati. Ma il mercato piloti sa essere davvero crudele, anche verso di noi.

Un grazie sentito a chi ha contribuito alla stesura dell’articolo rispondendo al sondaggio. Ogni risposta è stata utile e apprezzata

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

2 pensieri su “Silly season: il mercato piloti di F1 tra noia e incognite

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