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F1: Quante gare vuole portare in calendario Domenicali?

Attualmente il calendario conta 24 gare, ma Stefano Domenicali, ceo della Formula 1, è sicuro che il circus sarebbe pronto ad accoglierne anche di più.

Domenicali: “Due gare in Spagna? Perché no?”

Di recente è stato annunciato l’ingresso nel calendario di un nuovo circuito cittadino, quello di Madrid. Entrerà in Formula 1 a partire dal 2026. Quando è arrivato l’annuncio, quasi tutti hanno pensato che il circuito avrebbe sostituito Barcellona. Domenicali, però, ha aperto alla possibilità di ospitare due gare in Spagna.

È importante che ogni circuito si diversifichi dagli altri“, ha detto, specificando che non ostacolerà un possibile rinnovo del Gran Premio di Barcellona.

Due Gp in Spagna? Perché no“. Se così fosse, il calendario potrebbe ospitare 25 gare.

Quante gare potrebbe ospitare il circus?

Ai tempi in cui Stefano Domenicali era team principal della Ferrari, il calendario della F1 contava soltanto 9 gare. Adesso ce ne sono più del doppio, 24. E secondo il ceo della F1, potrebbero essercene anche di più.

In un’intervista a “Marca”, Domenicali ha detto: “Bisogna pensare che pochi anni fa era difficile pensare a 17 gare, mentre ora siamo in un momento in cui se ne potrebbero fare 30 e più. Abbiamo tante richieste, ma per ora vogliamo mantenere il numero sulle 23/24 gare perché crediamo sia il giusto equilibrio tra domanda e offerta. La F1 sta crescendo, c’è interesse e attenzione“.

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I contro di avere un calendario troppo lungo

Quali sarebbero i rischi di disputare troppe gare in un anno? Sicuramente, il più banale, è che il pubblico potrebbe stancarsi, soprattutto se continuassero a ripetersi anni di dominio da parte di una sola scuderia.

Ci sono, però, delle motivazioni ben più serie che dovrebbero far riflettere sui contro dell’aumentare il numero di gare. Motivazioni che Sebastian Vettel ha spiegato bene in un’intervista fatta nel 2021, riportata da Eurosport.

Noi piloti siamo privilegiati, arriviamo in pista il mercoledì sera e spesso torniamo a casa la domenica, ma buona parte del personale arriva il lunedì mattina per allestire i box, montare le hospitality, preparare le monoposto“.

Al termine della gara c’è il lavoro di imballaggio del materiale da riportare in sede, per molto personale diventa un’attività che ti prende tutti i giorni senza avere tempo per te stesso. Ci sono tanti interessi, ma credo sia necessario che le persone possano avere un equilibrio tra la loro vita a casa e il tempo trascorso al di fuori“.

Ecco, Vettel ha proprio centrato il punto. Le prime “vittime” di un prolungamento della stagione, sarebbero proprio i membri dei team, che passerebbero molto più tempo lontani da casa e, soprattutto, dovrebbero sopportare un carico di lavoro più difficile da gestire.

Il detto “il troppo storpia” rappresenta perfettamente questa situazione. Meglio non esagerare, o, invece di avvicinarle, si rischia di allontanare le persone dalla Formula 1.

Sebastian Vettel, Australian Gran Prix Credi: @F1HQ_ on Twitter

Rosangela Barbato

Studentessa al secondo anno di scienze della comunicazione. Grande appassionata di sport e di scrittura.

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