Melbourne, tempo di prove libere. In Italia è notte fonda, proprio come in casa Williams, dopo l’incidente di Alex Albon. È tutto da rifare, una stagione già in salita, dopo solo tre round.
L’incidente
La prima sessione di prove libere è segnata dalla bandiera rossa dopo il grave incidente, in curva 6, di Alexander Albon. Il pilota Williams, dopo aver preso un cordolo, perde in maniera inaspettata la monoposto, schiantandosi a muro. Porta così ingenti danni alla monoposto, in particolare al telaio, ma fortunatamente ne è uscito illeso.
La scelta
La scuderia al termine delle seconde prove libere ha annunciato di non poter mettere in pista entrambe le monoposto questo weekend a seguito dell’assenza di un telaio di riserva.
“È inaccettabile nella F1 moderna non avere un telaio di ricambio, ma è un riflesso di quanto eravamo indietro nel periodo invernale e un’illustrazione del perchè dobbiamo passare attraverso un cambiamento significativo per metterci in una posizione migliore per il futuro”, queste le parole del Team Principal Vowles.
La decisione è quella di sostituire il pilota americano, Logan Sargeant, che dopo due prove libere molto buone, P13 e P14, sembrava essere in forma e aver ritrovato ritmo. Ciò però non è bastato. Nonostante l’incidente, il pilota numero 23 che lo scorso anno si è dimostrato incisivo per le sorti del campionato costruttori, conquistando 27 dei 28 punti effettuati dal team, prenderà il suo posto.
Problemi, problemi, problemi…
E qui è lecito chiedersi: non vorranno infrangere il budget cap? Non hanno prodotto un telaio in tempo? Non lo hanno spedito? Stavano lavorando ad aggiornamenti inerenti a questa parte così delicata ma fondamentale? Tutti quesiti a cui è impossibile dare una risposta dopo quella data da parte del team principal. Ma sembra strano non avere i pezzi di ricambio ad inizio stagione. Non ci troviamo in una situazione simile a quella di Brown nel 2007-2008, dove mancavano i ricambi perchè non vi erano risorse economiche. Eppure la situazione è la stessa, delusione e rabbia per com’è stata gestita la situazione.
Ma tanti, tanti dubbi, ancora da risolvere, soprattutto per una scuderia che in F1 conta 9 titoli costruttori e 7 piloti, e ha segnato la storia di questo sport.
Le dichiarazioni della scuderia
In momenti così deludenti e inaspettati c’è poco da dire. Attraverso un comunicato stampa rilasciato sui social, Williams ha ribadito quanto accaduto e spiegato le loro decisioni.
Importanti le parole di James Wolves: “Siamo enormemente delusi dal risultato. Di conseguenza abbiamo dovuto prendere decisioni molto difficili. Mentre Logan non dovrebbe essere penalizzato per uno sbaglio che non ha fatto, ogni gara conta, soprattutto per noi che battagliamo per i punti. Abbiamo fatto una chiamata in base al nostro miglior potenziale per segnare punti questo weekend. Non è stata una decisione semplice e ringraziamo Logan per la sua disponibilità verso la squadra. Sarà un weekend difficile ma non dovrà più accadere”.
Le parole dei piloti confermano la situazione già espressa dal Team Principal. Alex Albon ha affermato: “Devo essere onesto, nessuno vorrebbe lasciare il proprio sedile, non avrei mai voluto succedesse. Logan si è da sempre dimostrato professionale, non dev’essere stato semplice per lui. Non posso soffermarmi ancora, ora il mio lavoro è assicurarmi con la squadra il miglior weekend possibile”. Poche le parole rilasciate da Logan Sargeant: “Penso sia uno dei momenti più difficili in assoluto della mia carriera. Tuttavia sono completamente disponibile per il team e continuerò a contribuire per massimizzare il risultato del weekend”.
Tutto da rifare in casa Williams, nella speranza che questo scossone dia al team la giusta motivazione per fare quel cambiamento necessario per andare nella giusta direzione, ormai persa da qualche anno.