Nel cuore di Melbourne, i piloti italiani hanno illuminato la pista durante le qualifiche del Gran Premio d’Australia. Tra le bandiere gialle e rosse che abbiamo visto sventolare nella notte italiana, in Formula 3 due nomi emergono con forza: Leonardo Fornaroli e Gabriele Minì. Ma la brillantezza degli italiani non si è limitata alla Formula 3: in Formula 2, Andrea Kimi Antonelli conquista la seconda posizione e partirà anche lui dalla prima fila in Feature Race.
Formula 3: il venerdì è una lotta tra Fornaroli e Minì
Il pilota italiano Leonardo Fornaroli del team Trident ha consolidato la sua posizione conquistando la sua seconda pole position in categoria, superando il connazionale Gabriele Minì della Prema Racing con un tempo di 1:33.044. Anche Minì svolge un’ottima sessione di qualifiche e, con soli 0.019 secondi di distacco, piazza la sua monoposto in prima fila per la Feature Race, mentre il compagno di squadra, Dino Beganovic, si è posizionato terzo.
Durante le sessioni di prove libere, entrambi i piloti italiani hanno dimostrato un’ottima forma, ma è stato Minì dell’Academy Alpine a dominare, terminando in testa con un notevole vantaggio su Fornaroli. Tuttavia, nelle qualifiche del Gran Premio d’Australia, Fornaroli ha imposto il ritmo dopo il primo set di giri, mentre Minì si è trovato in seconda posizione con un distacco di oltre quattro decimi.
A pochi minuti dalla fine della sessione di qualifiche, Minì ha colto l’occasione per segnare un tempo superlativo. È riuscito a terminare il giro qualche momento prima dell’uscita della bandiera rossa causata dall’incidente di Sami Meguetounif, che si è schiantato contro le barriere all’ultima curva.
Nel breve periodo di tempo rimasto, dopo l’accensione del semaforo verde, Fornaroli ha sfruttato al meglio l’ultima opportunità, riconquistando la pole position e lasciando a Minì il secondo posto. Beganovic ha assicurato un solido terzo posto per la Prema, confermando la loro competitività.
Le dichiarazioni dei due piloti:
Fornaroli: “È incredibile essere in pole qui a Melbourne. È stata una qualifica molto complicata, la pista è molto difficile essendo un circuito cittadino. Ero concentrato ad ogni singolo giro. I due giri prima dell’ultimo non sono stati così buoni, quindi sapevo che non c’era molto da guadagnare. Il mio ultimo giro è stato ovviamente un buon giro, senza correre rischi stupidi. Sono molto felice.”
Minì: “Ovviamente, se sei in P1 sei più felice, ma alla fine, penso che nelle prove libere abbiamo mostrato un buon ritmo, nelle qualifiche siamo stati tra i primi 2. [riguardo l’ultimo tentativo] Ero sulla frizione, che andavo a circa cinque chilometri all’ora. Non è mai ideale per le gomme. Anche se cerchi di spingere, sai di non essere al massimo del grip. Dopo aver visto che il mio primo settore non era ottimo, sapevo di dover prendere più rischi. Ho provato, non è stato abbastanza, ma sono comunque abbastanza contento di essere in P2.”
Formula 2: alla sua terza gara in categoria Antonelli già sorprende
Moltissime sono gli occhi puntati sul rookie italiano di Formula 2 Andrea Kimi Antonelli (Prema Racing). Alla sua terza gara in categoria, dopo il grande salto dalla Formula Regional alla Formula 2, il pilota del vivaio Mercedes non delude, anzi.
Antonelli, come gli altri italiani, ha dato spettacolo durante le qualifiche del Gran Premio d’Australia, sfiorando la pole position dopo una prestazione impressionante. Il giovane pilota italiano ha dato il massimo, conducendo una battaglia serrata per la prima posizione. In una sessione di qualifiche dove le bandiere sono state protagoniste, ha registrato un tempo di 1:29.038, che lo ha visto momentaneamente al comando prima di essere superato da Dennis Hauger. Nonostante sia stato costretto a cedere il primo posto, si è guadagnato un’ottima prima fila per la Feature Race di Melbourne.
Antonelli: “È stata una sessione frenetica a causa di tutte le bandiere rosse e gialle. È stata davvero caotica, molto difficile fare il giro giusto. Nel complesso, sono davvero felice della sessione. Sono ancora nel processo di apprendimento, ma sono felice perché ad ogni sessione riesco a imparare qualcosa di nuovo per migliorare alla fine. Sono contento del lavoro che sto facendo con il team.”