Un inizio di campionato al di sopra delle aspettative per il team Haas, che ha sorpreso l’intero circus. La squadra americana è andata a punti in due delle prime tre gare della stagione e ora si trova al settimo posto nella classifica costruttori.
Una vettura più performante e dei cambiamenti all’interno del team hanno dato inizio ad una rivoluzione per cercare di cancellare le prestazioni deludenti degli anni precedenti.
2023: l’annus horribilis
Haas ha concluso il campionato 2023 all’ultimo posto della classifica costruttori. Un anno difficile per la squadra con una vettura che consumava in modo eccessivo le gomme e senza prestazione nel corso delle gara.
Nonostante la line-up di piloti con esperienza, il team non è riuscito a fare dei passi avanti nel corso della stagione, e nemmeno gli aggiornamenti alla monoposto hanno dato i risultati sperati.
La rivoluzione di inizio anno in casa Haas
A Gennaio arriva l’annuncio, da parte del proprietario del team Gene Haas, che Guenther Steiner avrebbe lasciato il suo ruolo di team principal. La squadra è andata nelle mani dell’ingegnere giapponese Ayao Komatsu, storico membro del team.
Una notizia che ha suscitato scalpore all’interno del Circus e tra i tifosi. Il manager austriaco ha conquistato un successo strepitoso tra il pubblico, dovuto principalmente alla serie Netflix ‘Drive to Survive’, oltre che alle sue uscite pubbliche e i team radio eccentrici.
Ad inizio stagione, il nuovo team principal ha affermato che il team aveva ancora molto lavoro da svolgere e che la performance non era ai livelli che si aspettavano.
L’esito dei primi tre gran premi, però, sembra dimostrare il contrario. La vettura presenta meno degrado gomme ed è più costante nel passo gara, in totale opposizione a quella precedente.
Il team principal Komatsu ha dichiarato alla vigilia del prossimo weekend in Giappone: “Dopo aver corso tre gare su circuiti molto diversi, sono davvero contento di aver conquistato punti in due eventi. Abbiamo dimostrato che il nostro ritmo di gara è migliore di quello di qualifica, soprattutto a Melbourne, quindi questo è chiaramente un punto di forza.”
Un cambio di mentalità
La decisione del proprietario di Haas di nominare come team principal un ingegnere, non è una scelta casuale. La squadra aveva la necessità di cambiare direzione e di costruire una vettura degna di un team di Formula 1. L’apporto di un ingegnere a capo di un progetto può essere fondamentale, visto il bisogno di ricevere capitali e sponsor per sopravvivere.
L’impressione è che la figura di Guenther Steiner non fosse più quella di un team principal, ma quella di una star del cinema. Infatti, l’ex team principal austriaco ora è un commentatore per una televisione tedesca ed è stato nominato recentemente ambasciatore del Gran Premio di Miami.
La sua nuova immagine ha avuto ripercussioni su tutta la squadra. Per il pubblico, principalmente i nuovi tifosi, era conosciuto come un protagonista di una serie tv e non come manager di un team di Formula 1.
Inoltre, è importante ricordare che Haas è un team clienti Ferrari. Le informazioni che arrivano da Maranello sono essenziali, e i progressi mostrati dal team italiano spiegano in parte anche quelli della squadra americana.
Suzuka: Haas alla prova del nove
Questo weekend si corre sulla pista di Suzuka in Giappone. Un circuito tecnico e tra i più affascinanti al mondo. Per Haas sarà un banco di prova importante per capire se la vettura ha ancora margini di miglioramento.
Le parole di Nico Hulkenberg prima del fine settimana giapponese: “Il circuito è un classico e sicuramente iconico. Penso che Suzuka sia un misto di bassa, media e alta velocità, e forse è la prima volta quest’anno che andremo su un circuito ad alto degrado, quindi sarà interessante per noi imparare davvero e vedremo a che punto siamo a riguardo. È un circuito impegnativo e storicamente una gara ad alto degrado, quindi sarà importante per noi imparare per le prossime gare. In questa stagione ci sono sicuramente segnali positivi e ci si sente meglio dall’interno della vettura rispetto a sei mesi fa, ma siamo comunque agli inizi”.
Il suo compagno di squadra Kevin Magnussen, invece, ha dichiarato: “Suzuka è una delle classiche. Dal punto di vista della guida, probabilmente una delle gare dell’anno in cui puoi divertirti di più. Sulla carta, Suzuka non sembra essere una pista adatta a noi, ma penso comunque che abbiamo basi migliori in macchina rispetto all’anno scorso. Se tutto va bene, anche se non riusciamo a qualificarci bene lì, saremo comunque in grado di correre bene e questa è certamente la speranza”.