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Gp del Giappone: la Ferrari domina la scena

Quarto appuntamento di questa stagione: il Gran Premio del Giappone. Un circuito che porta con sé un ricordo amaro: l’incidente fatale di Jules Bianchi. Un ricordo vivo, che ha segnato i cuori di molti, uno fra tutti, quello di Charles Leclerc. Ma che non impedisce a nessuno, di calarsi nella propria monoposto, abbassare la visiera e scendere in pista per correre e raggiungere un unico obiettivo: la posizione più alta possibile. Coraggio, emozioni, ricordi, adrenalina e voglia di vincere scendono in pista per dominarla e rendere unico il Gran Premio di Suzuka

Semafori spenti, inizia il Gran Premio: poche curve e arriva il primo incidente

I semafori si spengono e la gara ha inizio con buona partenza da parte del pilota Ferrari, Carlos Sainz. Che si mette subito all’inseguimento di Lando Norris, per cercare di ottenere sin da subito la terza posizione. Contemporaneamente Max Verstappen mantiene la sua prima posizione, portandosi dietro il suo compagno di squadra Perez. Ma a solo qualche curva dalla linea di partenza sventola la prima bandiera rossa. Incidente di gara tra Daniel Ricciardo e Alexander Albon.

Il pilota della Williams impatta con forza il muro di gomme della curva 3. E così tra la frustrazione del numero 23 e il rammarico di Daniel Ricciardo, tutte le monoposto tornano in pit lane. La gara è momentaneamente sospesa, è necessario liberare la pista dalle monoposto incidentate e rimettere a posto le barriere.

Pronti, partenza, via. Si torna in pista con un piccolo dissapore in casa Alpine e un’ottima Ferrari

Dopo una sosta di quasi trenta minuti, arriva il lascia passare per poter tornare in pista e dare il via al Gran Premio. Le monoposto lasciano la pit lane e dopo un giro di riscaldamento si posizionano nuovamente sulla griglia di partenza. I semafori si spengono per la seconda volta, la bandiera sventola, le visiere sono calate e le monoposto si preparano a sfrecciare sul tracciato.

In pista il sole, ma sull’Alpine domina il buio pesto

I raggi del sole illuminano il circuito, eppure sembra che sull’Alpine domini il buio pesto. Un team radio che si impregna di note di ironia da parte di Esteban Ocon nei confronti del suo stesso compagno di squadra, è solo l’inizio dell’amarezza che incombe sulla scuderia. A cui ben presto si aggiunge un sorpasso da applauso di Logan Sargeant ai danni del francese Gasly. La delusione che si mescola alla frustrazione si dipinge sui volti dei membri della scuderia di Enstone. C’è tanto da lavorare per risolvere quei problemi che, gara dopo gara, sembrano non dare tregua al team. (Clicca qui per saperne di più sui problemi in casa Alpine: https://mult1formula.com/2024/03/un-inizio-complicato-per-alpine.html)

Scuderia Ferrari: ottima gara da parte dei suoi due piloti

In casa Ferrari, dopo un qualifica non proprio brillante con un quarto posto per Carlos Sainz e ottavo posto per Leclerc, la gara si prospetta come un’ottima opportunità di rivalsa. (Clicca qui per saperne di più sulla qualifica: https://mult1formula.com/2024/04/gp-giappone-quarta-pole-di-fila-per-verstappen.html). Lo spagnolo battaglia con le unghie e con i denti in pista, cercando più volte di attaccare il suo ex compagno di Scuderia, Norris. E giro dopo giro, raccoglie sorpassi precisi e decisivi, che si uniscono ad un ottimo lavoro dei meccanici della Ferrari con l’unico obiettivo di raggiungere il podio.

Contemporaneamente Leclerc, vola in pista, gli occhi sono tutti puntati su di lui. Con il ricordo di Jules Bianchi, impresso nel cuore e inciso sul casco, il monegasco si lancia con determinazione alla corsa per la conquista del podio. Con destrezza e audacia, gestisce le gomme e tra una comunicazione e l’altra con il proprio team, costruisce la sua rimonta e una gara che si classifica come: perfetta.

Un’unica sbavatura, consente a Norris di riprendersi la posizione al 27esimo giro, ma nonostante questo Leclerc non si arrende. Corre ai box e dopo un rapido pit stop ritorna in pista, non c’è spazio per altro se non per la determinazione che gli infuoca gli occhi.

E così a 10 giri al termine dalla gara Sainz segna un super tempo, 1:33:841, accendendo un super fuxia. E a soli qualche giro dal termine della gara i due piloti Ferrari si ritrovano ad occupare rispettivamente Sainz il gradino più basso del podio e Leclerc la quarta posizione. Consentendo alla scuderia di Maranello di portare a casa punti preziosi per la battaglia al titolo mondiale dei costruttori.

Sventola la bandiera a scacchi: Doppietta Red Bull e Sainz conquista il terzo posto

53esimo, la bandiera a scacchi sventola e Max Verstappen vince il gran premio del Giappone. Con lui sul podio il suo compagno di scuderia, Sergio Perez e il pilota della Ferrari, Carlos Sainz. Tra la consegna dei trofei e l’esplosione delle bollicine, i sorrisi raggianti dei protagonisti si intrecciano con quelli orgogliosi delle rispettive squadre: Red Bull e Ferrari.

Applausi e occhi che sorridono quelli di Vasseur, team principal della scuderia del cavallino rampante, che esulta insieme ad un Sainz, che con orgoglio per il lavoro svolto, innalza al cielo il suo trofeo. La Ferrari sembra decisa a tornare a riprendersi quei titoli che desidera, e gara dopo gara, aggiunge un tassello alla lunga strada verso l’obiettivo.

E voi avete seguito il Gran Premio di Suzuka? Cosa ne pensate?

Rosarita Linsalata

Classe 2001, Studentessa di Psicologia iscritta all' Università degli Studi di Bari. Tra le mie passioni ci sono l'arte, la lettura, la moda e la musica, ma la mia passione più grande è legata al mondo dei motori. Sono affascinata da tutto ciò che riguarda le emozioni, la determinazione e la passione che si nasconde dietro questo mondo. Scrivo articoli per Multiformula riguardanti il mondo della Formula Uno.

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