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F1: Ferrari incoraggiante, ma è sempre polemica sul web

La Ferrari non si ferma, anche quando le sorti sembrano essere già designate. Il momento fulgido che abbraccia la Rossa si riconferma anche nella terra del Sol Levante. Una scia iniziata fin dalle prime battute del mondiale contornata da un en plein di podi e una doppietta storica.

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L’ascesa della Ferrari:

I numeri parlano chiaro. È una Ferrari in grande crescita e lo dimostrano i 120 punti incassati nell’arco di 4 weekend di gara disputati. Lo dimostrano le 21 lunghezze che la separano da quella entità superiore capitanata dal duo Verstappen – Perez, capace – ancora una volta – di mettere a segno una doppietta, la terza stagionale. E lo dimostrano anche le prestazioni che Charles Leclerc e Carlos Sainz pennellano di pista in pista, la striscia di podi firmata da entrambi e i valori proposti in campo quando i giochi si fanno interessanti.

59 punti che valgono la terza piazza nel mondiale per Leclerc, 55 punti che tengono incollato Sainz al compagno di squadra. È un canto all’unisono che battezza l’inizio di un cammino verso i massimi traguardi e verso quella felicità nascosta, forse appassita in questi anni di lungo digiuno, dei Tifosi che non desiderano altro che sfoggiare – nuovamente – le bandiere della Rossa ovunque, issate in ogni punto della strada, delle abitazioni, delle macchine.

Le polemiche sul web: Ferrari

Ma in questo racconto – a tratti fiabesco – sembra esserci una spina a spegnere l’interruttore idillico della casata di Maranello. In un momento di gloria come questo, sembrano sollevarsi malcontenti, perplessità e sconforto ingiustificati, apparentemente. È quello che si percepisce aprendo il portale dei social media: un’ondata di commenti dispregiativi e giudicanti a fomentare tensione tra gli appassionati che si dividono in due fazioni differenti di tifo e di opinione.

Tante sono le polemiche fiorite e altrettanto numerosi sono i quesiti che si pongono i Ferraristi ormai in netto contrasto tra di loro. L’utente medio che si imbatte in questa bufera potrebbe rimanere sconcertato dal clima pesante che contrassegna le realtà virtuali, incapace di darsi una spiegazione a questo grande astio respirato tra i Tifosi.

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Questa Ferrari è di Sainz o di Leclerc? Ma non è stato un errore mandar via Sainz per Hamilton che sembra correre sempre più demotivato e disinteressato? Leclerc è davvero così forte come si vuol far passare? Oppure Sainz e Leclerc si equivalgono e – magari – il madrileno è anche più forte?

Questi i punti cardine su cui gravitano i dibattiti dai toni accesi che interessano i tifosi Ferrari da ormai un mese a questa parte. I successi della Rossa vengono vissuti con un muro che divide la famiglia in due grandi blocchi: i sostenitori di Leclerc e quelli di Sainz. L’idea di unicum e di insieme viene a mancare meno. E il tutto parte dagli eventi vissuti in pista che portano ad interpretazioni diametralmente opposte in regia di commento. Il successo di uno preclude la bravura dell’altro. Non sussiste un equilibrio di giudizio. E basta una piccola sbavatura da parte di uno o dell’altro per scatenare l’ennesima diatriba. E – arrivati a questo punto – cominciano a tremare le proprie certezze. Il dubbio assilla il sapere e, forse, nemmeno Lewis Hamilton può essere in grado di neutralizzarlo.

A chi bisogna dar ragione?

La verità è che tutto questo è sbagliato. Sono sbagliate le narrazioni che partono – in primis – da fuori, dai titoli fuorvianti delle riviste più acclamate, dalla propaganda aggressiva monopilota. Domandare è lecito, mettere in discussione diventa problematico. E lo è titubare di Leclerc perché continua ad arrivare dietro al compagno di squadra, lo è screditare quanto di buono sta seminando Sainz con la sua ultima Ferrari prima di passare le consegne a colui che – via web – viene definito “bollito” per le prestazioni portate a casa con una macchina non all’altezza.

È un vortice senza via di uscita dove piovono accuse da tutte le parti. Ma è anche una questione di nette divisioni che – forse – non dovrebbero sussistere, divisioni che, però, maturano dalla percezione distorta che si crea intorno a chi guida la Scuderia. Ed è da lì dove iniziano i problemi sfociati in una guerriglia costante sul web. E da collante c’è chi non si esprime o preferisce prendere le parti dell’unicum rosso sposando la sola causa Ferrari purché siano gli obiettivi raggiunti a far parlare del Cavallino, nel bene e nel male.

La verità è che…

Non c’è una Ferrari di qualcuno. La Ferrari è di chi la sostiene e la porta in alto. Non esiste una Ferrari di Sainz o una di Leclerc, esiste La Ferrari. Oggi è di entrambi, il domani sarà della coppia Leclerc – Hamilton e la verità è che senza un gruppo non si può galoppare tanto lontano. Le verità sono tante, annidate dietro quel muro invisibile che crea scompiglio nella folla e ,forse, quella più importante è che Ferrari sta finalmente lavorando bene. E questo lo dimostra l’atteggiamento in pista della neo accolta di casa, lo dimostrano i risultati tondi e pieni che portano i due alfieri della Rossa, mai tanto distanti in pista e performanti al massimo della loro forma. Lo si evince dal capolavoro di gestione delle gomme di Leclerc in Giappone, uno che – agli albori – ne abusava tanto da consumarle dopo pochi giri e lo si evince dalla splendida vittoria di Sainz in Australia che – per la seconda volta in questo biennio – mette in pausa l’egemonia di quella Red Bull impossibile – forse – per chiunque.

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Malika Marwoi Missaoui

Appassionata di motori e tifosissima della McLaren, ama tutto ciò che è relativo all'aerodinamica e alle telemetrie nonostante si intenda più di lingue che di numeri.

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