E’ giunto il momento di correre la tredicesima gara di questa stagione: il Gran Premio di Budepest. In pole sul tracciato dell’Ungheria c’è un fantastico Lando Norris. Ma in lotta con lui vi è la McLaren del suo compagno di squadra Oscar Piastri e la Red Bull di Max Verstappen che scatta dalla terza posizione.
L’aria è calda, la tensione si mescola all’adrenalina e domina la scena. L’obiettivo è sempre lo stesso e più chiaro che mai: essere impeccabili e guadagnare la miglior posizione possibile in griglia. Tra battaglie, determinazione e voglia di vincere, vediamo nel dettaglio cosa è successo durante il Gp di Budapest.
Piede sull’acceleratore, è tempo di dare il via alla gara
I semafori si spengono, ottima partenza da parte di Oscar Piastri, che si mette subito all’attacco del compagno di squadra. Lando Norris, dopo una buona qualifica che gli ha consentito di scattare dalla prima posizione, non effettua una partenza brillante. Ad approfittare di ciò, ci pensa subito Max Verstappen, ma qualcosa non va come programmato e nel sorpasso finisce fuori pista. Al suo rientro in pista occupa la seconda posizione dietro Piastri, ma Norris non ci sta e nel team radio chiede che gli venga restituita la posizione. L’episodio finisce sotto investigazione.
In casa Ferrari invece è Charles Leclerc a fare una buona partenza, mentre Sainz perde posizioni e si ritrova alle spalle di Fernando Alonso. Ma al quarto giro mentre Leclerc si avvicina sempre di più alla monoposto di Lewis Hamilton per prendere la quarta posizione, Sainz effettua un super sorpasso su Alonso e prende così il sesto posto.
Nel frattempo iniziano i primi pit stop per le varie scuderie. I primi ad entrare sono entrambe le Haas, Daniel Ricciardo e Lance Stroll.
L’aria si accende a Budapest: Hamilton e Verstappen tornano in scena
Le due McLaren dettano il passo gara, ma dietro di loro l’adrenalina, la voglia di vincere e portare a casa punti preziosi infiamma gli occhi di due grandi campioni: Verstappen ed Hamilton. Dopo la vittoria al Gran Premio di Silverstone, Lewis Hamilton è tornato in pista durante il gran premio di Budapest con un unico obiettivo: tornare a dominare la pista.
Alle sue parole cerca di mantenere fede sin da subito, effettuando una buona partenza e correndo a recuperare posizioni. Giro dopo giro, gestisce le gomme alla perfezione e si impegna a visualizzare l’unico obiettivo che desidera: il podio. Ma non è l’unico a bramare quel podio, insieme a lui c’è il determinato Max Verstappen.
Ed è allora che la magia succede, l’aria si riscalda, l’adrenalina sale e gli occhi sono incollati sulle battaglie tra l’inglese e l’olandese. Giro dopo giro, i due combattono corpo a corpo in pista per la conquista del terzo posto. I team radio si fanno sempre più concitati, alcuni problemi iniziano a manifestarsi sulla monoposto del tre volte campione del mondo. Ma si sa, Verstappen non è uno che molla. Stringe i denti, si avvicina come un falco alla monoposto di Hamilton, la mette nel mirino e prova a sorpassarla più volte.
Così ritornano in pista quelle battaglie, quei duelli che improvvisamente riavvolgono il nastro e riportano tutti indietro nel tempo al 2021, quando ad incendiare la pista fino all’ultimo giro dell’ultima gara c’erano sempre loro: Hamilton e Verstappen
Scuderia Ferrari: la luce in fondo al tunnel in quel di Budapest
Anche la scuderia di Maranello in questo weekend sembra abbandonare pian piano le tenebre. Leclerc con una partenza brillante, si mette all’inseguimento di Hamilton sin da subito. L’obiettivo del monegasco è sempre più chiaro: riconquistare quanti più punti possibile e ritornare a competere per quel mondiale che sogna.
Giro dopo giro, Leclerc mette in campo non solo le sue ottime capacità da pilota, ma si impegna nei team radio con la propria scuderia a scegliere la strategia più valida. Mette nel mirino il tre volte campione del mondo e negli ultimi giri si impegna a tenergli testa.
Accende persino un super tempo di 1:22:359 al ventinovesimo giro e chiude la gara in quarta posizione. La Ferrari si ritrova a sperare con i suoi piloti, mentre proietta il proprio sguardo sulla gara in Belgio.
Sventola la bandiera a scacchi a Budapest: Piastri conquista il primo gradino del podio
Giro 70, la bandiera a scacchi sventola e a tagliare il traguardo è il pilota della McLaren: Oscar Piastri. La gioia esplode in tutto il circuito, il team della McLaren esulta a gran voce. Il giovane pilota australiano posiziona per la prima volta nella sua carriera, la propria monoposto dietro il cartello con il numero uno.
Scende dall’auto esultando e alzando i pugni verso il cielo, mentre il team lo acclama e festeggia con lui. In seconda posizione un super Lando Norris, che ha gestito la gara in maniera brillante e un formidabile Lewis Hamilton che occupa il terzo gradino del podio dopo una gara impeccabile e festeggia così i suoi 200 podi in carriera.
Le bollicine esplodono sul podio, l’inno australiano risuona nell’aria, la felicità albeggia negli occhi di chi festeggia insieme ai propri piloti.