Con il successo fortuito conquistato nel Gran Premio d’Austria, George Russell è il quinto pilota di questa stagione a timbrare il proprio cartellino sul gradino più alto del podio.
L’11° round stagionale del campionato vede l’ingresso di un nuovo volto nell’albo d’oro edizione 2024. Si tratta di George Russell che – dopo un digiuno lungo due anni – torna ad assaporare le bollicine di champagne in qualità di vincitore. Sale, così, a quota 5 il numero di piloti in grado di strappare almeno una vittoria in stagione; un dato curioso che ci riporta indietro nel tempo di 9 anni, nel 2013, ultimo anno in cui 5 erano i nomi ad aver assaporato il successo.
L’imprevedibilità regala il quinto trionfo diverso di stagione:
Ieri ad elettrizzare gli spettatori erano campioni del mondo ancora in corsa, Lewis Hamilton, Fernando Alonso, senza dimenticare le gesta di Sebastian Vettel, Kimi Raikkonen e Nico Rosberg ad opporsi in pista. Oggi i nomi lasciano spazio ad una gioventù affamata che, contro ogni aspettativa, sta cercando di neutralizzare l’egemonia Red Bull abbattutasi sul Circus dal 2022 ai giorni nostri. E Verstappen escluso – che da solo vanta 6 successi conquistati – Carlos Sainz, Lando Norris, Charles Leclerc e George Russell hanno portato una ventata di aria fresca con i loro trionfi, tutti, in un modo o nell’altro, speciali e ricchi di significato.
Per quanto possa essere stata fortuita l’affermazione del 63 in Austria, resta un buon esito che sovverte la rotta prestazionale di Mercedes. Un timbro che conferma il salto in avanti effettuato dal team di Brackley dopo un biennio di grande frustrazione e misera competitività che l’hanno visto lontano dai riflettori. Per la Stella a tre punte si tratta della 2° vittoria ottenuta nell’era delle monoposto a effetto suolo, giunta due anni dopo l’ultima volta, nel GP del Brasile 2022 sempre grazie a Russell.
(S)faville McLaren: mai così bene dal 2012
Non è da meno il successo del suo connazionale Lando Norris arrivato in occasione del GP di Miami. La punta della McLaren, nonostante la debacle in pista con Verstappen conclusasi con un ritiro, sta disputando la sua miglior stagione in carriera.
La verità è che il team di Woking è l’unico vero e proprio ostacolo che Max Verstappen può trovarsi davanti. Così è stato in questa prima parte di stagione dove, più volte, il duo Norris-McLaren si è avvicinato al secondo trionfo stagionale. Una vittoria che però fatica a riproporsi, tra decisioni poco lucide del muretto box McLaren e qualche imprecisione di guida dello stesso Norris.
7 è il numero di podi consecutivi di cui la squadra di Andrea Stella è protagonista. Un filotto iniziato in Cina e che prosegue fino ad oggi con la partecipazione di entrambi i piloti nei piani alti di classifica.
Ferrari tra alti e bassi:
Era partita bene la campagna 2024 della Scuderia di Maranello che – fino al GP d’Australia – era stata l’unica squadra a contrastare l’Olandese della Red Bull annullandone la striscia di successi consecutivi nel 2023. Il tutto grazie a Carlos Sainz che si è ripetuto a Melbourne, complice il ritiro dello stesso Verstappen a gara in corso.
Un trionfo che si ripete anche in occasione di Monaco dove, questa volta, a brillare di luce propria è il pilota di casa Charles Leclerc. Dopo anni di sfortune senza capo ne coda, le stradine del cittadino monegasco sorridono all’eroe nazionale che torna al successo dopo un digiuno di 2 anni dall’ultima volta, proprio in Austria nel 2022.
La parabola di competitività si è, però, ben presto spenta con l’arrivo degli aggiornamenti proposti sulla monoposto che hanno prodotto l’effetto inverso di quello ricercato. Ne è un chiaro segnale di allarme la scavalcata di Mercedes nelle ultime sfide del mondiale dove la Rossa sembra aver perso un po’ di brio anche in termini di passo gara rispetto alle dirette avversarie.