di Luca Benedettucci Formula E Rowland Messico
È un super Oliver Rowland a vincere in Messico, il britannico della Nissan trionfa in una gara che sembrava destinata a una monoposto Porsche, contesa a lungo tra il team ufficiale e Andretti. Il classe 1992, la spunta, così, a 5 giri dalla fine, sfruttando al meglio l’Attack Mode e le safety car.
Il weekend di Città del Messico
Il weekend di Formula E si apre come ci si aspettava, con una Porsche davanti, in questo caso quella di Antonio Felix da Costa, nelle FP1, seguito da Barnard e da Rowland. Le FP2, però, sono contraddistinte dalla pioggia, e a comandarle è, a sorpresa, Jake Hughes con la sua Maserati, seguito da Cassidy e Wehrlein.
Nelle qualifiche torna l’asciutto e torna anche la Porsche, infatti la prima fila è tutta del team di Stoccarda, con il campione del mondo in carica in pole, con da Costa in seconda posizione, nonostante il miglior tempo assoluto, ma in semifinale. A seguire Vergne, Rowland, Evans, Guenther (il più veloce nella fase a gruppi), Dennis e Mortara.
La gara è per 31 giri un dominio della powertrain Porsche, con le due monoposto viola che si alternano al comando con Dennis, seguiti spesso anche dall’altra Andretti, quella di Nico Mueller. Il colpo di scena arriva al giro 28, quando la Cupra Kiro di David Backmann viene colpita da un’azione irruenta di Di Grassi e finisce nel muro; entra la safety car ed ecco il colpo per Rowland. Alla fine del trentesimo giro, il nativo di Sheffield, sfrutta il minuto di Attack Mode rimasto e supera in neanche un giro Dennis, Wehrlein e da Costa, portandosi in testa. Trentunesimo dei 36 giri concluso con l’ingresso di un’altra safety car, causata dal ritiro di Mitch Evans, finito a muro dopo aver tamponato Mueller.
La gara finisce quindi con la vittoria del numero 23, con da Costa e Wehrlein a podio, seguono in zona punti: Dennis (che fa segnare il più giro veloce), Vergne, Guenther (Ds Penske che completano un’ottima gara), Vandoorne (molto sfortunato nell’uscita della safety car durante il suo Attack Mode), De Vries, Mueller e Hughes, che trova i primi punti con la Maserati.
I top e i flop della gara messicana Formula E Rowland Messico
TOP:
Oliver Rowland: È impossibile non citare il vincitore. Gara e vittoria stupenda, la sua ripartenza dopo la prima safety car è da antologia, superando 3 macchine in poche curve (anche se con l’aiuto dell’Attack mode). Ha gestito la gara in modo eccelso, rimanendo, a tratti, l’unico a tenere testa a Porsche e Andretti.
Porsche: Anche se con beffa, la gara delle Porsche è stata magistrale, una prova di forza impressionante, dominando la gara sia con il team ufficiale che con Andretti.
Ds Penske: Grande prova del team francese, solido sia in gara che in qualifica, tenendo spesso il passo dei migliori, sia con Vergne che con Guenther.
FLOP:
Jaguar: Non è stato il weekend della Jaguar, che torna a casa senza punti, con Cassidy dodicesimo e Evans ritirato. Cassidy che addirittura partiva dal fondo dello schieramento.
Envision: Anche per il team clienti della Jaguar è stato un weekend amaro: in qualifica penultimo Buemi e terzultimo Frijns. Leggermente meglio in gara, dove l’olandese ha concluso undicesimo e lo svizzero diciassettesimo.
Sam Bird: L’inglese non ripete l’ottima gara di San Paolo: decimo in qualifica e diciottesimo in gara, con tanto di 5 secondi di penalità per un contatto all’ottavo giro con Mortara.
La situazione in classifica Formula E Rowland Messico
Il Messico ci saluta con tutte e 3 le classifiche dominate dalla Porsche, con nuovo leader in testa alla classifica piloti; infatti, con i due secondi posti consecutivi, Antonio Felix da Costa conquista la vetta, con 37 punti, seguito da Rowland ed Evans, entrambi a 25 lunghezze.
Nella classifica a squadre, il team tedesco si porta in testa con 58 punti, staccando, così, McLaren a 27 e Jaguar a 25.
Come detto in precedenza, anche la classifica costruttori è dominata dalla Porsche, a 59 punti. In seconda posizione troviamo Nissan con 52 ed in terza Jaguar con 31.
Ora non ci resta che aspettare il prossimo weekend di gara, a Jeddah, con il primo double header stagionale, il 14 e il 15 febbraio.