Domenica siamo tornati indietro nel tempo, agli anni della Ferrari vincenti o, in tempi più recenti, competitiva. Domenica siamo tornati a saltare sul divano, ad urlare, piangere, abbracciare chi ci stava accanto. Perchè vittorie così vanno più che festeggiate!
È stata una vittoria sudata, conquistata dopo battaglie, sacrifici e duro lavoro. Una vittoria che mancava da più di 900 giorni (quel Singapore 2019 con Vettel sul gradino più alto del podio).
In quest’arco di tempo molte cose sono cambiate: il mondo, tra pandemia e guerre, noi, le nostre vite… Anche la Formula 1 è cambiata con un nuovo campione, record battuti… Questo è solo l’inizio di una nuova era, ma qualcosa è rimasto uguale: la passione, l’adrenalina, le emozioni che questo sport lascia.
Ferrari non è solo una scuderia, è identità di un popolo che corre per strada sventolando bandiere e suonando clacson, che la prima cosa che fa il lunedì è comprare la Gazzetta dello Sport con la Rossa in prima pagina.
Un grande cuore rosso caratterizza i ferraristi: uniti dalla stessa passione con i cuori di tutti che battono all’unisono. Cuori colmi d’amore per la Rossa anche in questi anni di digiuno, di gare in cui la monoposto sembrava proprio non andare, in cui il podio era un miraggio. Perdonatemi, non volevo farvi ricordare il 2020.
Il tifoso ferrarista ha saputo soffrire, spesso ha perso la pazienza; la speranza no, quella c’è stata sempre.
Ferrari è una scuderia che più volte si è ritrovata sola contro tutti, o quasi, ma che è tornata a farsi rispettare. Nessuno adesso ha più il coraggio di ridere sulla Ferrari: negli occhi degli avversari c’è la paura, la consapevolezza che adesso è il nemico da battere.
“Date una macchina a questo ragazzo”, ha spesso ripetuto Carlo Vanzini in telecronaca. Perchè quando quel ragazzo ha la macchina giusta può lottare per i posti che merita. Lui, il predestinato cresciuto in quel rosso che ha sempre portato nel cuore. Lui che come pochi altri conosce il valore, cosa e chi rappresenta ad ogni gara. Ecco perciò che la sua vittoria è quella di un popolo di cui anche lui si sente parte.
È la vittoria di una famiglia, è il ritorno alla gloria della storia.
Di uomini valorosi, di chi è stato deriso, criticato, più volte condannato.
È la vittoria di chi non si arrende. Un abbraccio sincero, che sa di stima, affetto, riconoscenza.
È un punto di partenza. Troppe statistiche positive fanno sperare e sognare in grande: bisogna tenere i piedi per terra.
La strada è lunga, mancano ancora molte gare… Godiamoci il percorso.
“Date a un bambino un foglio di carta, dei colori e chiedetegli di disegnare un’automobile, sicuramente la farà rossa”.
Probabilmente in questi ultimi anni queste parole si sono un po’ perse. Chissà che questa vittoria faccia tornare nei bambini il luccichio davanti alla macchina rossa.
CHICCO DI CAFFÈ
Caffè espresso = bevanda ottenuta dal processo di torrefazione e macinazione dei chicchi di caffè, prodotta attraverso la percolazione di acqua calda sotto pressione che passa attraverso uno strato di caffè macinato e pressato. Nonchè la bevanda più amata dagli italiani.
La stagione è appena iniziata, la seconda gara non si fa attendere. Gioiranno ancora i tifosi della Rossa? Appuntamento a Jeddah per scoprirlo.
Intanto, ecco il nostro evento della domenica della Formula 1 in Bahrain.
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