Con la Ferrari di nuovo competitiva, la lotta al titolo si è preannunciata essere tra Leclerc e Verstappen. Il terzo posto, però, è occupato da un pilota che sembra non volersi tirare indietro da questa guerra a due, al contrario. Stiamo parlando di Sergio Pérez. A soli sei punti da Leclerc e quindici da Verstappen, Perez è lì in agguato. Ancora qualche passo falso in Ferrari o qualche problema, sia per il monegasco che per Verstappen, potrebbero farlo arrivare al primo posto in un attimo.
Le sue prestazioni sono quasi sempre impeccabili e si è dimostrato un ottimo scudiero. Impossibile dimenticare, infatti, quanto sia stato d’aiuto nella corsa al titolo di Max Verstappen. Il messicano non sembra volersi risparmiare e il sogno di diventare campione in questo momento non sembra così utopico.
Barcellona: Sergio Pérez furioso a causa degli ordini di scuderia
Andiamo indietro di un weekend, tornando a Montmelò. Nelle qualifiche la pole è conquistata da Charles Leclerc, seguito da Verstappen e Sainz. Pérez parte quarto, ma questo non è assolutamente un problema per il messicano, che è sempre stato capace di rimontare – anche di parecchie posizioni.
La brutta partenza di Sainz giova Checo, che va a prendersi la terza posizione dietro a Max e Leclerc. La Ferrari del monegasco è davvero veloce, distaccando di molto le due Red Bull. Durante la gara Verstappen è in difficoltà a causa di problemi col DRS e finisce anche nella ghiaia in curva 4, perdendo la posizione. Tuttavia, il team chiede a Pérez di far passare Max. Il messicano restituisce la posizione.
Al giro 27 la monoposto numero 16 inizia a perdere potenza: Charles è costretto a ritirarsi per un problema al motore. Adesso la lotta è tra Perez, Verstappen e Russell. La gara del campione del mondo in carica continua a essere disturbata da problemi all’auto ed è dietro al compagno e alla Mercedes di Russell – che si trovava in una buona condizione per puntare alla vittoria. Max, infatti, stava perdendo parecchio tempo dietro a George, non riuscendo a superarlo.
Pérez è richiamato per un cambio gomme e, quando raggiunge nuovamente il compagno e Russell, chiede al team di fargli passare Max per poi poter superare l’inglese con facilità e mettersi al comando. Il team dice di no. Al giro 48, poi, quando il messicano era riuscito a mettersi al comando – seguito dal compagno – il muretto gli chiede di far passare Max. Non è felice di ciò, risponde con un “è molto ingiusto, ma ok” e poi apre la strada al suo compagno per cedergli il gradino più alto del podio.
Checo non è felice, ma è fiducioso: sa che ha le possibilità e le capacità per vincere; la vittoria arriverà in fretta.
La rivincita a Monaco
Sergio arriva a Monaco con parecchia voglia di vincere e la cosa è subito evidente. Già dal venerdì fa vedere di essere più veloce rispetto al compagno, chiudendo le FP1 con il secondo tempo più veloce – Verstappen chiude quarto. Verstappen sembra proprio non avere feeling con la sua monoposto e Pérez lo supera anche nelle FP2, dove chiude terzo dietro alle due Ferrari. Verstappen continua a rimanere fuori dalla Top 3.
Alle FP3 Pérez chiude addirittura in prima posizione. Durante le qualifiche è protagonista dell’incidente che causa bandiera rossa, facendo concludere la sessione con 30 secondi in anticipo. La pole va a Leclerc, che, bandiera rossa o meno, l’avrebbe ottenuta in ogni caso, perché parecchio più veloce degli altri. Sergio Pérez chiude terzo, il compagno quarto e con qualche malumore. Infatti, si lamenta del fatto che, ogni anno, a pochissimo dalla fine della sessione, ci sia sempre qualche bandiera rossa che impedisce ai piloti di concludere il loro giro.
Il giorno della gara, dopo l’harakiri del box Ferrari e l’ottima prestazione portata a casa, Pérez conclude un weekend impeccabile con la sua prima vittoria a Monaco. Il sogno di ogni pilota, questo è certo. Per Checo, però, è anche l’ennesima dimostrazione di esserci, di essere lì pronto per lottare per il titolo. Lo ha dimostrato in Spagna e lo ha dimostrato soprattutto a Monaco, dove ha guidato meglio del compagno dal venerdì alla domenica.
E ora si piazza lì, come terzo incomodo, in una lotta che si dava per limitata solo ai primi due. Tuttavia, lo sport è sempre imprevedibile. È tutto aperto e non siamo nemmeno a metà stagione. Potrebbero esserci momenti di gioia, così come momenti difficili. Pérez, però, può stare certo di una cosa: avrà un posto in Red Bull fino al 2024.
È stato infatti ufficializzato ieri – 31 maggio 2022 – il prolungamento del contratto del Messicano. La storia tra la scuderia austriaca e Checo, dunque, continuerà ancora per due anni. E sia il pilota che il team sperano sicuramente siano due anni di vittorie e soddisfazioni come questa.