I rapporti tra la Federazione Internazionale dell’Automobile e la Formula 1 sembrano essere ai minimi storici e il confronto sembra essersi fatto ancora più teso da quando è stato eletto il nuovo presidente federale Mohammed Ben Sulayem.
La massima serie automobilistica sta vivendo un momento fantastico in termini di attenzione mediatica, intrattenimento e show e di conseguenza anche a livello economico. Quando nel 2016 Liberty Media ha acquistato la Formula 1 nel 2016 ne aveva pagato i diritti per 4.4 miliardi . Oggi, grazie all’ottimo lavoro fatto, fa registrare ottimi profitti, guadagnano di conseguenza enorme valore. Tanto che un fondo del Sovrano Saudita avrebbe offerto a inizio anno oltre 20 miliardi per acquisire da Liberty la F1, offerta che sarebbe stata rifiutata.
La FIA si intromette: valutazione esagerata.
La FIA si è inserita nella trattativa con il presidente Ben Sulayem che ha espresso il proprio disappunto definendo la FIA “cauta riguardo ai presunti prezzi gonfiati di 20 miliardi di dollari applicati all F1” soffermandosi sugli effetti a cascata di un’eventuale vendita ad alto prezzo. Il presidente ha auspicato che la Federazione venga coinvolta in eventuali scelte: “Qualsiasi potenziale acquirente delle attività di Formula 1 deve essere tenuto a consultarsi con la FIA”.
La risposta della FIA
Parole piuttosto pesanti che hanno scatenato un’immediata risposta da parte della F1 e da Liberty Media che non hanno digerito l’ingerenza da parte del presidente, tanto da mandare una lettera in cui minacciano ritorsioni e invitano la FIA a starne fuori.
Questo ciò che ha dichiarato la Formula 1 che si dice pronta ad agire per vie legali : “La Formula 1 ha il diritto esclusivo di sfruttare i diritti commerciali del campionato, inoltre, la FIA si è impegnata in modo inequivocabile a non fare nulla che possa pregiudicare la proprietà, la gestione e/o lo sfruttamento di tali diritti. Riteniamo che questi commenti fatti dall’account ufficiale del presidente della FIA sui social media, interferiscano con questi diritti in modo inaccettabile”.
Tra ingerenza e preoccupazioni
Ovviamente non c’è da sorprendersi. Liberty media è un’azienda che ha investito nella categoria per rivenderla o per tenerla incassando gli utili. L’ingerenza della FIA viene vista come qualcosa che può nuocere agli affari e al valore che si è costruito durante questi ultimi anni.
Dall’altro lato il fatto che uno sport globale venga ceduto a suon di miliardi può generale preoccupazioni che vanno oltre al lato economico. Ancora di più se il potenziale acquirente è uno stato. Questo potrebbe infatti causare riprensioni: dal costo dei biglietti, all’eventuale sfruttamento della piattaforma per fra passare messaggi non propriamente sportivi.
Preoccupazioni di principio ed etica che si scontrano con una solida realtà economica. Uno scontro che può danneggiare tutto il mondo delle corse. Tanto più ora che i rapporti sembrano essere ai minimi storici e che sembra essere esaurita la falsa diplomazia degli anni passati.
Un muro contro muro che potrà portare a risultati catastrofici.