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F1: Alpine e Aston Martin è tempo di crisi?

Silverstone si è tradotto nel culmine della regressione prestazionale di Alpine e Aston Martin, una sentenza che arriva in seguito ad una striscia altalenante di risultati.

I programmi di sviluppo di ambedue i team non sembrano dare gli esiti sperati. E, intanto, la scalata verso il vertice di classifica si fa sempre più serrata.

La concorrenza è spietata e non ci si può permettere di fare dei passi falsi, soprattutto in questa fase delicata di stagione.

La situazione in casa Alpine:

Questo lo sa bene Alpine, protagonista di un’inversione di tendenza negli ultimi appuntamenti del mondiale.

Il doppio zero collezionato in terra inglese ha fatto scattare le sirene d’allarme in casa Enstone che dovrà pianificare una pronta reazione in Ungheria dopo le recenti prestazioni anonime.

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Sin da inizio anno, il marchio francese ha condotto una campagna aggressiva di aggiornamenti sulla monoposto, fino a giungere a Silverstone, dove è stata testata una nuova ala anteriore.

Nonostante i persistenti lavori in cantiere, Alpine non ha mai raggiunto quel salto prestazionale richiesto già in inverno da Laurent Rossi, CEO del team. La squadra capitanata da Otmar Szafnauer ha, di fatti, perso terreno contro le sue dirette rivali, scivolando in 6° posizione nel mondiale costruttori.

Il ritardo iniziale accusato da Alpine era pari a 1.1 s. Un dato che è sempre stato in aumento nei tracciati ad alta velocità, una caratteristica che non si addice alla A523. Il duo francese Ocon-Gasly, però, aveva acquistato più competitività a Melbourne. Qui il divario si era ridotto a 0.3 s nonostante il doppio DNF collezionato nelle battute finali di gara.

Dal podio di Monaco allo zero di Silverstone:

A sottolineare la forza del team nei circuiti con curve lente e tecniche arriva il weekend di Monaco, in cui Ocon strappa un prezioso podio, arricchito da una solida P7 del compagno di squadra.

Gli aggiornamenti sulla monoposto proseguono senza sosta, ma, dopo il gran premio di Spagna, la squadra inizia a raccogliere diversi passi falsi durante il fine settimana.

Nelle ultime tre gare, i piloti sono riusciti a raggiungere la zona punti solo due volte. Un 8° posto rimediato da Ocon in Canada e un 10° piazzamento di Gasly in Austria.

Ad aggravare la situazione, si aggiungono anche i problemi di inaffidabilità, un grattacapo di cui Alpine ha sempre sofferto. A convalidare la tesi, arriva il DNF di Ocon a Silverstone dopo soli 9 giri. Un problema idraulico compromette la sua gara e lo relega ai box come spettatore del gran premio.

I risultati scoraggianti incassati negli ultimi weekend non hanno fermato la squadra francese, che ha già in serbo ulteriori aggiornamenti per i prossimi gran premi.

“Avremo qualcosa in Ungheria, ma a Spa avremo un nuovo fondo che, messo insieme alle ultime novità, speriamo ci possa aiutare” – ha annunciato il Team Principal Szafnauer.

La situazione in casa Aston Martin:

In casa Aston Martin si recita lo stesso copione, con una vettura che ha perso terreno contro le proprie dirette rivali retrocedendo come quinta forza del mondiale a Silverstone.

alpine aston martin
@AstonMartinF1 on Twitter

Una regressione frutto di qualche aggiornamento di troppo che ha compromesso la competitività della verdona. I tratti a media e alta velocità, diventano un vero e proprio tallone d’Achille per il team inglese, soprattutto dopo Barcellona.

Ad ingannare l’operato degli uomini Aston Martin sono state le numerose discrepanze evidenziate tra i risultati in pista e i dati restituiti dal simulatore.

Gli aggiornamenti progettati non hanno portato agli esiti sperati, risultando, così, inefficaci in confronto a quelli delle concorrenti del tandem Alonso-Stroll.

La ricerca costante di una maggior efficacia aerodinamica della AMR23 si è tramutata in una perdita prestazionale, sia sul giro secco sia sul passo gara.

Come Alpine, anche Aston Martin risulta un team dipendente dal circuito. I distacchi generali della squadra, infatti, oscillano tra i tre decimi di ritardo nelle piste più lente e i sette decimi nei tracciati più rapidi.

Il due volte iridato Alonso non si dice, però, preoccupato di questo calo prestazionale:

“Tre settimane fa in Canada eravamo in lotta per la vittoria, quindi sono tranquillo” – ha ammesso l’Asturiano.

Malika Marwoi Missaoui

Appassionata di motori e tifosissima della McLaren, ama tutto ciò che è relativo all'aerodinamica e alle telemetrie nonostante si intenda più di lingue che di numeri.

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