In quel di Silverstone arrivano grandi segnali di incoraggiamento per la Haas che prosegue la sua vertiginosa crescita a suon di punti.
Questa volta, il grande merito va consegnato al manico di Nico Hulkenberg che chiude – per il secondo weekend consecutivo – in sesta posizione nel GP di Gran Bretagna.
I numeri alla mano sono incoraggianti e il team americano si gode questo momento di grande forma in pista. Un anno fa la traiettoria di sviluppo era pressoché inesistente. Una stagione conclusa in qualità di coda treno con un misero bottino di 12 punti distribuiti su 22 prove. Quest’anno la musica sembra essere cambiata. 20 punti raccolti nelle ultime due gare disputate, 7 piazzamenti in top 10 e a soli 4 lunghezze dal 6° posto nella classifica costruttori. La regia, diretta da Ayao Komatsu dopo l’interruzione di contratto di Guenther Steiner, è da premio oscar.
Il team principal giapponese si è mostrato, fin da subito, un leader dalle idee molto chiare. A partire dalla filosofia di lavoro lineare e limpida per risollevare le sorti di una squadra che, fino a pochi mesi fa, era naufragata nella propria confusione. Con l’arrivo del manager di Tokyo si è visto un cambio di rotta importante, sia sul piano tecnico sia su quello progettuale con l’arrivo, in pianta stabile, del rookie Oliver Bearman dalla prossima stagione.
L’aggiornamento chiave per la Haas a Silverstone:
La scuola Komatsu ha ripagato in questa prima metà di campionato. La chiave di volta è poi giunta con il massiccio pacchetto di aggiornamenti debuttato proprio a Silverstone. Un rinnovamento della monoposto richiesto e programmato dallo stesso team principal per poter scavalcare le dirette avversarie di Haas. Così è stato. Gli aggiornamenti non solo hanno funzionato ma hanno permesso a Nico Hulkenberg di mettersi davanti addirittura alle Ferrari in qualifica e in gara. Un risultato che sarebbe stato impossibile da raggiungere fino a qualche mese fa. E’ bastato proporre dei concetti aerodinamici base della SF-24 di inizio campionato per fare quel salto in avanti sperato. La bocca simil-Ferrari e un fondo con più carico hanno permesso al team americano di migliorare il comportamento della propria monoposto nelle curve veloci, il tallone d’Achille della Haas quest’anno.
Novità tecniche che sono state testate principalmente dal tesserato prema Bearman nella giornata di venerdì in occasione delle FP1, mentre a Hulkenberg è stata affidata la vettura obsoleta per effettuare una corretta comparazione dei dati. Un lavoro che ha dato i suoi frutti visto il gruzzolo portato a casa dal pilota tedesco nel weekend di gara. Solo 12° Kevin Magnussen, protagonista anche di una sessione di qualifiche travagliata, che non ha potuto usufruire del nuovo pacchetto di aggiornamenti guidando la versione precedente dell’auto.