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British GP: una lezione che potrebbe arrivare dai bambini

Tutto è pronto.
L'adrenalina aumenta, il battito accelera.
È il momento.
Si accendono i motori. Un boato.
Semafori rossi.
5, 4, 3, 2, 1...

Ogni gran premio si vive così: ansia, adrenalina, tifo. Ogni gara lascia un’emozione e sensazione differente… un po’ come il caffè, a seconda dei chicchi si ottengono sapori e aromi diversi, unici.

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Ogni lunedì post gara ci lasceremo ricaricare dalle emozioni che essa ci ha lasciato… ricordandoci che ognuna è un chicco originale.

Caro bambino,

Che penoso contrasto tra la sfolgorante intelligenza del bambino e le fioche facoltà mentali dell’adulto medio.
(Sigmund Freud)

Caro bambino,

sì, proprio tu che guardi incantato “le macchine che girano in tondo”, che rimani a bocca aperta ogni volta che sfrecciano velocissime. Proprio tu che giochi facendo finta di essere Leclerc (e qualunque pilota ti piaccia). Tu che guardi la Formula 1 con gli occhi a cuoricino e quell’innocenza e ingenuità che ti portano a chiedere “Perchè?”.

Parlo proprio a te che vedendo il British GP avrai fatto molte volte questa domanda. Sei fortunato a capirne poco, fidati. Sai quante preoccupazioni in meno hai? Ora come ora non ti staresti scervellando sulla penalità inflitta a Hamilton, non staresti cercando di capire di chi fosse la colpa nel contatto…

Le urla di gioia della tribuna alla Copse sono state di forte impatto. Se tu fossi stato lì cosa avresti fatto? Avresti tirato la maglia ai tuoi genitori? “Mamma, papà, perchè festeggiate? Non si è fatto male?”

L’innocenza e purezza che hai sono il futuro, sai? Noi grandi vediamo il male in ogni situazioni, non siamo lucidi, non siamo obiettivi. Una frase dice:

Osserva gli occhi di un bambino, la loro freschezza, la loro radiosa vitalità, la loro vivacità. Assomigliano a uno specchio, silenzioso ma penetrante: solo occhi simili possono raggiungere le profondità del mondo interiore.
(Osho)

I tuoi occhi ieri brillavano? Forse sì, forse voi bambini siete stati gli unici che si sono divertiti davvero nella gara di ieri. Perchè vedete il mondo e ciò che accade con occhi pieni di stupore, di meraviglia; e non vi importa dei problemi più superficiali. Voi tornate lì, a quelle macchine che sfrecciano in pista.

Ti invidio, sai? Anch’io ieri volevo essere ingenua, ignorare l’accaduto. Anch’io volevo farmi solo una semplice domanda. E invece no: ho urlato, ho iniziato a tremare quando non inquadravano la vettura, e ho pianto per liberarmi da tutta la tensione. Questo non fa di me una debole, sai? È giusto, perchè vuol dire che c’è ancora umanità, bontà. E poi è scaturita la rabbia, istintiva, pensieri che si susseguivano imperterriti senza una conclusione… Mancanza di lucidità e obiettività.

Io credo ci sia stato anche solo un bambino che in mezzo a quella folla si sia spaventato e abbia pianto, un gesto che vale più di migliaia di urla di gioia, di parole piene d’ira, di ragionamenti complessi. Basta poco, davvero poco.

Noi adulti abbiamo tanto da imparare da te, da tutti i bambini: l’odio, l’ira… niente di tutto questo cambierà il mondo. Bisogna tirare fuori il bambino che siamo stati.

Ecco perchè parlo a te, bambino che ami la Formula 1: perchè credo che il futuro non solo di questo sport possa essere migliore se conservassi la purezza che ti contraddistingue.

Termino dicendoti di continuare a seguire questo sport, nonostante tutte le ingiustizie, i pericoli che vedi. Le gioie saranno grandi, la meraviglia della velocità saprà accendere ancora di più la tua passione.

CHICCO DI CAFFÈ
Varietà Harrar British GP
Fonte: caffè shop

Varietà Harrar = aroma, quasi unico nel suo genere, contraddistinto da note si fruttate e dolci ma con una leggera percezione di fermentato

Un weekend di pausa in cui i piloti faranno qualche esame di coscienza per affrontare al meglio la gara in Ungheria.

Intanto, se vi siete persi la gara a Silverstone, ecco il nostro report.

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Vi aspettiamo oggi alle 17 in webradio: ascoltate i nostri commenti sul British GP!

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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