Tutto è pronto. L'adrenalina aumenta, il battito accelera. È il momento. Si accendono i motori. Un boato. Semafori rossi. 5, 4, 3, 2, 1...
Ogni gran premio si vive così: ansia, adrenalina, tifo. Ogni gara lascia un’emozione e sensazione differente… un po’ come il caffè, a seconda dei chicchi si ottengono sapori e aromi diversi, unici.
Ogni martedì post gara ci lasceremo ricaricare dalle emozioni che essa ci ha lasciato… ricordandoci che ognuna è un chicco originale.
UNA MAREA ORANGE PER RINFORZARE IL CONTROLLO
L’arancione simboleggia la creatività, l’armonia ma anche l’espansione e l’ambizione. Dal punto di vista fisico, è collegato agli istinti primari come la fame, l’energia sessuale e il movimento della muscolatura volontaria, quella che noi controlliamo. L’arancione rinforza quindi la nostra volontà e la nostra capacità di controllo sugli istinti, lasciandoli liberi quando serve.
Oggi non mi voglio soffermare sull’arancione della marea che sedeva sulle tribune tifando l’uomo di casa Max Verstappen (ci sarebbe da parlarne, ma l’ho già fatto una volta e risulterei ripetitiva). No, il chicco di questo gran premio d’Olanda richiama proprio ciò che rappresenta il colore, e più in particolare la capacità di controllo dei propri istinti.
Non puoi controllare quello che succede intorno a te, ma sei sempre in controllo di ciò che succede dentro di te.
(Wayne Dyer)
Questa frase descrive perfettamente ciò che abbiamo visto in gara.
Ovviamente non posso che iniziare parlando di Mercedes, a loro il troppo arancione ha dato alla testa ripensando alle strategie in gara.
Puntavano sul fattore “gioco di squadra” senza tenere conto della possibilità che forse Bottas tutta questa voglia di aiutare il team non la aveva: ha fatto la sua gara, accesa alla fine con il possibile patatrac del giro veloce (se il finlandese non avesse alzato il piede staremmo parlando di tutt’altro). Cos’aveva da guadagnare? Cos’aveva da perdere? Lui niente, il team tutto: e quando gli obiettivi non sono comuni, qualcosa è da rivedere. E probabilmente il clima in casa Mercedes non è così sereno come molti credono, altrimenti certi errori di strategia li avrebbero evitati. Sinceramente, un Hamilton irritato col team non lo vedevo da un po’ (e preferivo non rivederlo).
Cari ingegneri, ma cara Mercedes tutta, recuperate il controllo su voi stessi anzichè cercare di controllare ciò che vi sta attorno: altrimenti il rischio è che vi distruggiate dall’interno!
Non solo in casa Mercedes vi sono problemi: Alfa Romeo, qualcuno vi ha tirato delle macumbe micidiali!
Antonio Giovinazzi stava disputando il suo miglior weekend della stagione, fino a quando una gomma ha deciso di porre fine alla sua lotta per la zona punti forandosi. Chissà cosa deve essergli passato per la mente in quel momento, soprattutto se consideriamo che ciò che conta sono i risultati, e il pilota italiano per diversi motivi non è andato benissimo. La sfortuna non si può controllare, arriva come un macigno, ti piomba addosso senza possibilità di combatterla. Vasseur e compagnia, a voi il compito di proteggere questo ragazzo: c’è qualcosa che non va in scuderia, se non si può risolvere, almeno che si migliori la situazione anche solo un pochino (Bottas potrebbe scappare se dovesse arrivare in mezzo al disastro). Recuperate il controllo su voi stessi perchè, visto che neanche la pandemia si può controllare (sì Kimi, parlo di te che rischi di saltare Monza), dovete ritrovare la strada dello sviluppo.
Il rischio di sprofondare nelle sabbie mobili è più che reale.
Questo Vettel lo sa bene, visto che viene sempre risucchiato da forze oscure fuori dal suo controllo.
L’abbiamo visto venerdì, con la parte ibrida della vettura che ha deciso di abbandonarlo e il pilota tedesco che si è improvvisato pompiere.
Anche il sabato non gli è andata benissimo: non solo la sua Aston Martin era deludente, si è anche ritrovato dietro a piloti che non gli hanno consentito di migliorare il giro di qualifica. La scuderia inglese ha molto su cui lavorare: le aspettative erano alte, per il momento sta arrivando solo delusione.
Cari team, cari piloti, magari l’arancione che vi ha circondato lo scorso weekend vi aiuterà a ritrovare il controllo su voi stessi: Monza è alle porte!
CHICCO DI CAFFÈ
Varietà Racemosa = sapore amaro, inaspettatamente leggero
Questo weekend arriva il tanto atteso gran premio d’Italia (forse la sprint race non lo è così tanto). Vedremo una gara pazza come l’anno scorso?
Intanto, se vi siete persi il ritorno della Formula 1 in Olanda, ecco il nostro report per riderci un po’ su.
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