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La Formula 1 delle nuove generazioni

FORMULA 1, SOCIAL E GIOVANI

Le nuove generazioni non sono protagoniste solo in pista, con la presenza di giovani piloti come Lando Norris, Charles Leclerc, Max Verstappen o Yuki Tsunoda (classe 2000). La Formula 1, infatti, ha attirato l’attenzione, negli anni, anche di nuovi giovani appassionati e tifosi. 

Ma come si avvicinano le nuove generazioni alla Formula 1? Oggi attraverso la crescente presenza della F1 sui social è più facile trovare informazioni, video, interviste, e iniziare a seguire questo sport. 

SOCIAL E FORMULA 1

I diversi team di F1 e i piloti stessi si sono adattati alla situazione con la creazione di account social ufficiali con i quali interagiscono direttamente con il pubblico. 

I social diffondono sempre contenuti esclusivi e inediti, che permettono di entrare nel vivo del week-end di gara e di sbirciare all’interno del paddock e dei box. 

Inoltre, un aspetto che diverte sono le interazioni tra gli account social dei vari team che ammorbidiscono la rivalità che invece è presente in pista.

Una caratteristica diffusa tra quasi tutti i team sono i video challenge in cui i piloti si affrontano in varie sfide e giochi.

Dunque i social rappresentano un trampolino di lancio per la F1 e permettono di far conoscere questo sport a molti ragazzi e ragazze che magari non l’hanno mai guardata.

LA PANDEMIA E IL SUO RUOLO 

La pandemia ha bloccato anche la F1, che ha dovuto ridimensionare il calendario con la prima gara che si è disputata a luglio 2020. Questa è stata una dura prova per tutti: piloti, team, tifosi abituati ad attendere impazienti l’arrivo di marzo dopo una lunga pausa invernale. Dall’altra parte, però, il vuoto della F1 è stato colmato proprio attraverso i social network, diventati ormai l’unico modo per rimanere in contatto. 

Famose sono, ad esempio, le live twitch dei piloti come George Russell, Lando Norris, Alex Albon e Charles Leclerc. Infatti si sono sfidati tra loro al simulatore o con altri giochi assieme anche a piloti di altre categorie e ospiti speciali. 

La F1 ha dato inizio, durante la pandemia, ai virtual gp: i piloti infatti si sono sfidati virtualmente sulle varie piste del calendario.  

Il tempo trascorso chiusi in casa ha permesso a molti ragazzi e ragazze di avvicinarsi alla F1, spinti un po’ dalla noia del momento e, allo stesso tempo, anche dalla curiosità e dall’intrattenimento che i piloti spontaneamente hanno offerto. 

DRIVE TO SURVIVE: TRA REALTA’ E FINZIONE 

Un fattore che ha avvicinato la F1 alle nuove generazioni è la serie tv “Drive to Survive” prodotta da Netflix. In essa, sono raccontate le vicende che accadono in pista per tutta la durata del campionato. 

La serie tv non è un documentario e non si limita a raccontare i fatti, ma cerca di ingigantire alcune situazioni così da rendere il tutto più accattivante e curioso. 

Netflix ha però il vantaggio di essere uno dei maggiori siti di streaming utilizzato soprattutto dai più giovani e di raggiungere un pubblico molto ampio. Molte persone, infatti, possono capitare per caso a guardare questa serie per poi iniziare a seguire costantemente la F1; “Drive to Survive”, infatti, esce poco prima l’inizio della nuova stagione. 

fonte: netflix.com

PREZZI ANCORA TROPPO ALTI

Al giorno d’oggi le nuove generazioni sono circondate da tutto ciò che è digitale e i social network sono una parte fondamentale delle loro vite. La Formula 1 ha quindi cercato di inserirsi in questo quadro, utilizzando Internet e i social network per diffondere la passione di questo sport.

Purtroppo, però, manca una cosa essenziale per poter veramente vivere un’esperienza unica ovvero assistere a un Gran Premio dal vivo. Questo significa vivere la F1 senza alcun filtro, ma per molti ragazzi è sempre più difficile poter realizzare questo sogno a causa dei prezzi troppo alti dei biglietti.

I giovani appassionati di Formula 1 ci sono e sono tanti, e in attesa di vedere i piloti dal vivo ai Gran Premi, loro scendono in pista sui social.

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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