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F1 new era: analisi tecniche

Ormai da tempo archiviati i test a Barcellona e conclusisi anche quelli in Bahrain, andiamo ad analizzare, con l’aiuto di Nicolò Galiazzo, le vetture che più si sono messe in mostra nel corso del doppio appuntamento. analisi

RedBull analisi

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Iniziamo dalla RB18, che a Barcellona si era mostrata come un’altra delle pazzie di Newey. Innanzitutto troviamo una molto sporgente bocca d’ingresso dell’aria, per il raffreddamento della power-unit, spostata molto in alto per favorire flussi forti e costanti al retrotreno. Questa soluzione permette di avere un fondo molto più voluminoso, ergo più schiacciamento. La lunghezza dell’entrata di questa presa d’aria, crea come un vassoio che funge da simil presa NACA, la quale richiama una buona quantità d’aria all’interno delle pance e separa nettamente i flussi che entrano al loro interno e quelli che
scorrono sotto di esse. Con un ingresso delle pance così alto, i componenti interni della vettura possono essere spostati indietro, per centralizzare le masse. I sidepods estremamente estesi creano un canale di vento più lungo a richiamare una maggior quantità d’aria sotto la vettura. La monoposto è stata ulteriormente migliorata in Bahrain, con uno “scivolo” nella parte centrale delle pance che porta l’aria verso il basso, in modo da “creare un blocco” davanti alle ruote posteriori per ridurre la resistenza che subiscono se colpite dall’aria mossa da quelle anteriori. Il profilo della prima parte della pancia è stato ulteriormente scavato, con l’introduzione di un pezzo che facilita, convogliando più aria, lo scambio termico della power-unit. Infine, Red Bull ha aggiunto un’onda nel bordo esterno del fondo per mantenere un’altezza minima da terra e ridurre il fastidioso porpoising.

f1ingenerale.com

Ferrari analisi

analisi
La monoposto italiana ha sorpreso e convinto. Da sottolineare il funzionamento interessante delle pance. Lo scavo ricavato nella loro parte centrale consente di mandare in stallo il flusso d’aria davanti alle ruote posteriori, riducendo la resistenza aerodinamica. Nella parte centrale delle pance, l’aria subisce una forte accelerazione, con un aumento di pressione verticale che va a supportare il fondo. Osservando la monoposto da dietro risulta evidente la parte centrale del fondo molto più snella, adatta a limitare l’effetto porpoising. Per lo stesso motivo, gli uomini del Cavallino Rampante hanno tagliato leggermente il fondo, lavorando con assetti non troppo rigidi, per far la differenza su circuiti a tratti misti. Infine ha soddisfatto il nuovo motore, che ha dimostrato affidabilità, percorrendo la maggior distanza tra tutte la power-unit e riuscendo a sopperire al calo di potenza che il nuovo carburante ha comportato.

www.funoanalisitecnica.com

Mercedes

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Il team capitanato da Toto Wolff ha sconvolto tutti presentando una monoposto completamente rivista rispetto a quella presentata a Barcellona. La caratteristica che più ha colpito fin dal primo ingresso in
pista sono le pance “inesistenti”. Questa soluzione ha costretto gli ingegneri a spostare le masse più in alto, in mancanza di spazio ai lati, causando però un rollio più accentuato. Questa struttura libera, di fatto, molto spazio per guidare i flussi sul fondo, elemento fondamentale di queste vetture. Tuttavia, la W13 risulta ancora molto nervosa, con i lati del fondo che toccano terra creando molto porpoising. Su questo fattore gli uomini della scuderia anglo-tedesca dovranno ancora lavorare molto. Grande dubbio sorto tra i team avversari sono gli specchietti, montati su un supporto abbastanza vistoso, che dopo le verifiche FIA, è risultato legale. Questo “supporto” in realtà funge da elemento aerodinamico di bilanciamento laterale e, soprattutto, contiene al suo interno il cono antintrusione, che serve per la sicurezza del pilota in caso di urti laterali e che deve quindi passare i rigidi crash test FIA.

fanpage.it

Marco Toccalini

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