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Riccardo Paletti, a 40 anni dalla tragedia

Alla fine, non è vero che Riccardo Paletti compì 24 anni. Non ne ha mai avuto tempo. Li avrebbe compiuti oggi, 40 anni fa.

Ma ci pensarono le lamine della sua monoposto e le fiamme a portarlo via, appena due giorni prima da quello che sarebbe stato il suo compleanno.

Foto del tragico incidente di Riccardo Paletti

Successe a Montreal, Gran Premio del Canada, domenica 13 giugno 1982. Alla partenza, la Ferrari di Didier Pironi, che si trovava in pole position, ha un’inconveniente e dunque il pilota francese non riesce a partire.

Tutte le macchine circostanti, fatta eccezione per Roberto Guerrero e Raul Boesel che colpiscono lievemente la vettura, riescono ad evitare l’impatto. Ma Riccardo, che parte dalla penultima fila, a causa della visuale oscurata dai concorrenti che lo precedono, non riesce a reagire in tempo e si schianta contro la Ferrari, quando ormai ha già raggiunto i 180 km/h.

Pironi e i commissari di gara si precipitano in aiuto di Paletti, privo di sensi. La scena è già di per sé orribile: il pilota è intrappolato nell’abitacolo, accartocciato per l’urto. Pochi secondi dopo però la benzina fuoriuscita dal serbatoio prende fuoco e la monoposto viene completamente avvolta dalle fiamme.

Ciò che rimaneva dell’auto di Riccardo Paletti

I mezzi antincendio tardarono ad arrivare e i commissari di gara, i meccanici e i piloti provarono a domare l’incendio, con gli estintori che avevano in dotazione. Ma non ci riuscirono. In pochi secondi il fumo era ovunque sul rettilineo di partenza del circuito di Montreal.

Ci vollero oltre 20 minuti per estrarre Riccardo da ciò che rimaneva della sua Osella. Morì poco dopo, appena ricoverato in ospedale. Le sue condizioni apparvero immediatamente gravissime. Gli furono fatali le lesioni al torace e le sostanze respirate nell’incendio. Paletti divenne la vittima numero due in Formula Uno quell’anno: solo qualche settimana prima aveva perso la vita Gilles Villeneuve.

Tra il pubblico, quel pomeriggio, c’era anche una persona speciale per Riccardo: la mamma. Dall’Italia, aveva preso un aereo e, per fare una sorpresa al figlio, era arrivata fino a Montreal. L’avrebbe abbracciato dopo la gara, avrebbero festeggiato il suo compleanno insieme e spento le candeline, anche se con qualche giorno in anticipo.

Eppure non ci fu tempo.

Riccardo Paletti avrà per sempre 23 anni.

Giulia De Ieso

Studentessa al quinto anno di liceo classico, scrivo e parlo di motori che siano a due o a quattro ruote.

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