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Ferrari: i disastri continuano e il passo preoccupa

Il weekend Ferrari anziché andare in crescendo è andato decisamente in peggiorando. Gli errori commessi dal team su Carlos Sainz, poi, hanno sicuramente peggiorato la situazione.

La grande preoccupazione, comunque, è la mancanza di ritmo che ha portato Ferrari a un involuzione dalle qualifiche alla gara anziché all’evoluzione tanto sperata.

Leclerc vuole la vittoria

Vincere oggi non era possibile” dichiara Charles Leclerc ai microfoni di Sky Sport, soddisfatto ma non troppo della sua terza posizione. Era infatti secondo lui possibile raggiungere almeno la seconda posizione, ma vincere no. Vincere era un’utopia. Ma Charles Leclerc non vuole arrivare secondo o terzo, lui vuole vincere. Con questo divario di velocità tra la Ferrari e la Red Bull, vincere non è possibile.

Photo Credits: @ScuderiaFerrari on Twitter

Effettivamente nessuno può dargli torto, perché il passo non c’era. La sua monoposto, che solo il giorno prima stava dietro a Verstappen di soli 21 millesimi, in gara non è neanche riuscita ad avvicinarsi al campione del mondo in carica.

La sfortuna con la Safety Car ha poi fatto la sua parte. Ma agli occhi di tutti è chiara una cosa: Ferrari ha perso passo dopo la Francia ed è necessario capire il motivo di questo peggioramento.

Un ulteriore questione, poi, che ha lasciato tutti perplessi è il perché le hard funzionassero bene su tutte le altre monoposto e andassero male su Ferrari. Questione che verrà certamente analizzata dal team.

Cosa ne pensa il team principal Ferrari

Anche Mattia Binotto è davvero preoccupato per la mancanza di passo della Rossa. “Oggi non siamo soddisfatti. La preoccupazione è la mancanza di ritmo, non eravamo veloci abbastanza” ha detto nell’intervista post gara a Sky Sport.  “È qui che dovremo concentrarci e capire. Quando si è in affanno sul ritmo, è normale che il risultato non sia all’altezza delle aspettative” continua poi.

Le speranze del titolo mondiale ormai non hanno più motivo di esistere, con Leclerc a 109 punti da Verstappen dal lato piloti e Ferrari a 135 punti da Red Bull. L’obiettivo in casa Ferrari ora è di correggere questo finale di stagione che non sta entusiasmando né i tifosi né il team e di ritrovare quella forma persa a partire dal Gran Premio d’Ungheria.

Si è anche soffermato sui diversi errori, sottolineando che il Pit Stop di Leclerc prima della Safety Car fa parte della sfortuna ed era imprevedibile. “La strategia non è stata nostro favore, ma oggi eravamo troppo lenti. Ed è qui che ci dobbiamo concentrare”.

Binotto ha poi detto che crede che da qui alla fine del campionato saranno sicuramente costretti a cambiare ancora motore a Carlos Sainz, magari prendendo cinque posizioni di penalità e non partendo dal fondo. Si vociferava una possibilità di un cambio – e di partenza dal fondo – in occasione del prossimo weekend a Monza, ma il team principal Ferrari ha detto di non aver ancora definito quando avverrà – ma non ha nemmeno escluso che Monza possa essere la scelta.

Che pasticcio su Sainz

Pasticcio. Così è stato definito anche da Binotto il pit stop lungo che ha complicato sicuramente la gara di Carlos Sainz, che non sembrava nemmeno granché brillante a causa del passo davvero lento – forse condizionato dal contatto al via con Lewis Hamilton.

Facciamo un passo indietro per ricordare cos’è successo. Al giro 15 Carlos Sainz viene richiamato ai box. Il pilota spagnolo, tuttavia, è stato chiamato tardi dal muretto e al box manca qualcosa di fondamentale: una gomma. La posteriore sinistra, per la precisione. Un pit stop lungo per Sainz, che rende ancora più dura una gara che non si presentava tra le più semplici per il pilota. In seguito al contatto con Hamilton sopra citato, infatti, in casa Ferrari si è temuto un problema al fondo.

Photo Credits: @ScuderiaFerrari on Twitter

Lo spagnolo, però, ha continuato la sua gara. Tuttavia, è stato notato da tutti che la macchina non andava e che il gap con le Red Bull e le Mercedes era davvero preoccupante.

Inoltre, un ulteriore beffa ha peggiorato ancora di più la situazione di Sainz. In regime di Safety Car, Ferrari ne approfitta per fermare ai box Sainz. Quando lo spagnolo viene rilasciato, si trova costretto a frenare per evitare un meccanico McLaren che si stava muovendo in quel momento. Ripartendo, rischia il contatto con una Red Bull. La FIA da così cinque secondi di penalità a Sainz per Unsafe Release, che da quinto si trova ottavo al termine della gara. Una penalità che né il pilota né il team ha reputato giusto.

Le dichiarazioni di Sainz sugli episodi che hanno sfavorito lui e Ferrari

Una gara condizionata dagli episodi e dal passo che non c’era, quella di Sainz, e anche lo spagnolo ne ha parlato. “Un paio di incidenti non hanno aiutato e hanno penalizzato tanto la nostra gara. Dobbiamo continuare ad imparare come squadra. Abbiamo perso tanto tempo con il primo pit stop e poi anche a causa di un unsafe release che non c’era. Ho dovuto frenare per evitare un meccanico della McLaren davanti a me”. ha detto il pilota Ferrari. Si è poi espresso così sulla preoccupazione comune del team, ovvero la velocità: “in termini di passo gara mi aspettavo di più oggi. Non stiamo andando fortissimo con la soft, dobbiamo capirne il motivo; Mercedes e Red Bull hanno più passo gara rispetto a me”.

Photo Credits: @ScuderiaFerrari on Twitter

Una Ferrari, dunque, preoccupata e che preoccupa. Il passo è chiaramente peggiorato e le prestazioni non sono più all’altezza delle aspettative. Basti vedere il divario che si è presentato tra il sabato e la domenica: se le qualifiche hanno fatto crescere un briciolo di speranza in qualche tifoso, la gara le ha demolite tutte in pochi giri. Come è possibile una differenza così grande da un giorno all’altro? C’è qualcosa che non va ed è necessario capire in fretta cosa sia, per poter salvare il salvabile e portare a casa qualche buona prestazione almeno in questo finale di stagione.

Partendo da Monza, davanti ai tifosi di casa.

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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