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FIA: il dilemma del punteggio

Sotto la pioggia battente di Suzuka un nuovo re è stato incoronato: Max Verstappen è due volte campione del mondo. Affiancato dal suo compagno di squadra e dal rivale di una vita, il leone olandese guarda il mondo dal gradino più alto, gli occhi illuminati dal sapore della vittoria. Una stagione impeccabile, sporcata da poche e leggere sbavature, che ha portato Super Max al suo secondo titolo consecutivo a quattro gare dal termine del campionato. Eppure è una vittoria che passa in secondo piano, oscurata dagli ennesimi errori commessi dalla direzione gara. Tra gru a pochi passi dalla pista, una partenza in condizioni estreme e penalità contraddittorie, cara FIA, quando hai intenzione di prendere una decisione corretta?

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Un mondiale già scritto consegnato nelle mani dell’olandese con non poche polemiche di sottofondo, strappato al suo destino grazie alla penalità di cinque secondi inflitta a Charles Leclerc e alla decisione di adottare i punteggi pieni. A quanto pare, ventotto giri su cinquantatré (di cui quattro sotto regime di Safety Car) bastano per considerare il Gran Premio regolare. Una gara che, ben presto, si è trasformata in una Sprint Race dalla durata di mezz’ora dopo un’attesa di due ore. Con la memoria a Spa 2021 e la promessa che non si sarebbero più compiuti errori simili, vediamo cos’è accaduto in questo Gran Premio del Giappone!

Punteggio pieno o dimezzato, questo è il dilemma

Una pioggia scrosciante sorprende il circus di Formula 1 la domenica mattina, ma, temeraria, la FIA conferma la partenza del Gran Premio all’orario prestabilito. Bastano due giri ed è subito bandiera rossa, complice l’incidente spaventoso di Carlos Sainz e una pioggia decisa a non dare tregua. Trascorrono due ore e la gara riprende per una durata complessiva di ventotto giri, conclusa sotto la leadership di Verstappen. Secondo le nuove direttive per i punteggi stilate dopo il disastro in Belgio l’anno passato, i punti non dovevano essere assegnati normalmente poiché completato meno del 75% del Gran Premio. Ma vediamo con ordine il rinnovato sistema di assegnazione dei punteggi:

  1. nessun punto è assegnato se non sono percorsi almeno due giri lanciati, cioè senza l’uso della safety car o della virtual safety car;
  2. se il leader ha coperto più di due giri ma meno del 25% della distanza complessiva programmata, sono assegnati punti ai primi 5 classificati, secondo lo schema 6/4/3/2/1;
  3. se la distanza percorsa è tra il 25% ed il 50% di quella prevista, i punti sono assegnati ai primi 9 classificati, secondo lo schema 13/10/8/6/5/4/3/2/1;
  4. se la distanza percorsa è tra il 50% ed il 75% di quella prevista, sono assegnati punti ai primi 10 classificati, secondo lo schema 19/14/12/10/8/6/4/3/2/1;
  5. se la distanza percorsa è superiore al 75% di quella prevista, i punti sono assegnati regolarmente.
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L’eccezione

Sembrerebbe che il punto da prendere in considerazione sia il numero quattro, ma ecco che entra in scena la solita contraddizione del regolamento. Tali provvedimenti, infatti, entrano in vigore solo in caso di sospensione del Gran Premio e mancata ripresa; in caso contrario, il punteggio è assegnato normalmente. Nonostante la distanza coperta era, quindi, tra il 50% e il 75%, la bandiera a scacchi è stata sventolata, pertanto la gara è da considerarsi conclusa. Max Verstappen, così, diventa matematicamente campione del mondo, a sua insaputa. Utilizzando il punteggio del punto quattro, infatti, l’appuntamento iridato era posticipato ad Austin.

Una vittoria sommersa da polemiche e quasi di poca risonanza, scavalcata dalle lamentele verso un regolamento poco chiaro e una federazione incapace di metterlo in pratica. Tra le critiche nei confronti della FIA, il ritrovato tema della sicurezza e la questione Budget Cup ancora aperta, congratulazioni a Max Verstappen per il secondo titolo mondiale!

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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