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GP Austin: splende Carlos Sainz, delusione di Leclerc

Arriva al GP di Austin la terza pole della stagione – e in carriera – di Carlos Sainz. Secondo posto per Leclerc, che partirà tuttavia dodicesimo perché penalizzato di dieci posizioni per un cambio del motore endotermico e del turbocompressore.

Con questa pole – dodicesima stagionale – in Ferrari si eguaglia la miglior stagione di sempre per quanto riguarda il numero di pole position, ovvero quella del 2004.

Giornata triste per la Red Bull e per tutto il paddock – e per lo sport tutto – in seguito alla notizia della perdita di Dietrich Mateschitz, fondatore di Red Bull e grande visionario che nel corso degli anni ha deciso di promuovere questo marchio soprattutto attraverso lo sport. Anche il pole man di Austin, cresciuto in casa Red Bull, deve molto a Mateschitz.

Max Verstappen si classifica terzo, partirà però secondo. Quarto Peréz, che partirà nono per una penalità di cinque posizioni per la sostituzione del motore endotermico.

Al GP di Austin Carlos Sainz vuole mostrare il suo valore

Considerata la penalità di Leclerc, se Sainz si fosse classificato secondo in qualifica sarebbe comunque partito primo. Ma Carlos non ci sta e vuole dimostrare la sua voglia di vincere, di conquistarsi qualcosa sulla pista senza l’aiuto delle penalizzazioni degli altri. Così mette su un giro perfetto e si conquista meritatamente la pole position.

Una pole che aspettava da un po’, Sainz, che infatti ai microfoni di formula1.com dichiara “sono risuscito a mettere insieme un giro perfetto e a prendermi quella pole che doveva arrivare da un po’, dopo un paio di gare fatte sull’asciutto in cui ci sono sempre andato vicino senza riuscire a conquistarla”. È soddisfatto, quindi, del suo risultato. Ammette di aver avuto qualche difficoltà a causa del forte vento, e confessa che con queste macchine è sempre un incognita il grip che riuscirai ad avere.

Pensando alla gara, però, Sainz non nasconde che Red Bull sia la grande favorita. “Non mentirò, Red Bull rimane comunque la favorita per la gara. Solitamente ci prendono in gara perché Max fa un ottimo lavoro e Red Bull ha un ottima macchina in assetto da gara. Ma noi faremo di tutto per cercare di stare avanti e vincere la gara”.

Che Sainz voglia vincere non è un segreto e ad Austin darà tutto sé stesso per poterlo fare.

Leclerc: gara tutta in salita

Che Leclerc avrebbe dovuto rimontare nella sua gara di Austin era comunque già deciso. La pole, però, gli avrebbe regalato ovviamente una posizione in più in griglia. Scatterà invece dodicesimo il monegasco, con Peréz nono. Tra i due è ancora aperta la sfida per il secondo posto nella classifica piloti.

Non riesce così a prendersi la pole Charles, finendo dietro al suo compagno di scuderia di soli 65 millesimi. Anche Leclerc lamenta qualche fastidio causato dal forte vento e parla così alla fine della sessione di qualifica “Con il vento la macchina cambia molto di giro in giro. Io ho fatto del mio meglio, l’ultimo giro non è stato perfetto. Carlos ha fatto un lavoro migliore di me oggi, merita la pole. Io partirò più indietro per via della penalità, ma l’obiettivo è cercare di rimontare e tornare davanti il prima possibile”.

Charles Leclerc e Carlos Sainz dopo le qualifiche, foto di @scuderiaferrari su Twitter

Per quanto riguarda la gara, però, Charles vuole andarci cauto “farò del mio meglio, non correrò rischi folli ma se ci sarà la possibilità io sarò lì per coglierla”. Non vuole prendersi rischi inutili, dunque, Charles. Ma tenterà comunque in ogni modo di risalire. Non parla di vittoria, ma nel suo mirino c’è sicuramente il podio.

Il GP di Austin potrebbe dare il titolo costruttori a Red Bull ma…

Austin è la prima occasione di Red Bull di portare a casa anche il titolo costruttori. Dopo la vittoria del titolo piloti di Max Verstappen a Singapore, infatti, adesso è il turno della casa costruttrice di essere incoronata vincitrice del campionato.

Tuttavia, Ferrari potrebbe rimandare questa festa. Infatti, Red Bull diventerebbe campione in base alle seguenti combinazioni:

  • Se Max Verstappen o Sergio Peréz vincono la gara, lasciando così alla Ferrari la possibilità di fare al massimo 34 punti ( secondo + terzo + giro veloce ) e portandosi così a quel distacco di 156 punti utile ad essere incoronati campioni
  • Se dovesse esserci un 1-2 Ferrari, con giro veloce, i due piloti Red Bull devono necessariamente arrivare terzo e quarto per la conquista del titolo
  • Red Bull potrebbe vincere senza conquistare punti, purché Ferrari ne ottenga meno di 19

In un weekend segnato dalla triste scomparsa di Mateschitz, la conquista del titolo da parte di Red Bull con tre gare d’anticipo sarebbe un bellissimo modo per onorarne la memoria. Ma il fattore Rossa è più presente che mai e con Sainz primo e Leclerc pronto alla rimonta, l’esito della gara è un incognita.

Non ci resta che attendere le 21 di questa sera per scoprire cosa il GP di Austin ci riserva.

Stefania Demasi

Studentessa di Relazioni Pubbliche e grande amante dello sport. Il mio sogno da sempre è proprio quello di lavorare in questo mondo.

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