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Messico GP: l’eroe di casa Pérez cerca la vittoria

Pérez vuelve a casa, in Messico, e lo fa da eroe. Con una macchina vincente, ha l’occasione di far sognare in grande il suo popolo che accorre all’Autódromo Hermanos Rodríguez.

Un 2022 tra sogni e realtà per Sergio Pérez: come arriva in Messico

Sergio Pérez ha vissuto una stagione di picchi altissimi e tracolli. Dopo le prime gare di mancanza di affidabilità, con la vittoria al Monaco GP arriva il rinnovo con Red Bull. È il momento in cui sogna il mondiale, lo vede vicino, prova a toccarlo con un dito… Però la stagione è lunga e inizia il declino: i risultati non arrivano, Verstappen gli dà minimo mezzo secondo di distacco. Il sogno “titolo piloti” svanisce, ma quello costruttori potrebbe essere un grande obiettivo dopo anni di dominio Mercedes. Ecco, allora, che l’Estremo Oriente lo ravviva: torna a vincere a Singapore, in Giappone va a podio. L’arrivo in America è l’inizio della consacrazione per il team che ottiene, grazie al primo e quarto posto, la vittoria del campionato costruttori, attesa da 9 anni.

Un quarto posto che Pérez ha ottenuto partendo dalla nona posizione a causa della penalità per il cambio PU. Perché l’obiettivo per il Checo Pérez non era Austin. È cercare di avere la luce dei riflettori puntata su di sé a casa sua: “Non c’è niente di meglio che vincere un Gran Premio nel proprio paese”, ha dichiarato a NOS“Ho sperimentato a Zandvoort cosa comporta. Voglio provarlo anch’io, ma non sarà facile. La pressione è enorme e la folla pretende quasi che tu vinca.

E il Messico lo pretende sotto sotto…

Il ritorno dell’eroe di casa

L’ultimo messicano a vincere una gara prima di Pérez è stato Ricardo Rodríguez negli anni Sessanta e nella storia ci sono stati solo sei piloti messicani di Formula 1. Inoltre, la vettura di cui è alla guida fa ben sperare lui e i suoi tifosi.

È una grande responsabilità rappresentare il proprio Paese ad alti livelli“, ha dichiarato Sergio Pérez a The Guardian. In lui pongono fiducia i messicani, il team e gli sponsor (dal partner di lunga data América Móvil, una società di telecomunicazioni con sede a Città del Messico, al suo più recente accordo commerciale con il marchio Patrón Tequila).

Il Messico vuole una vittoria, Pérez stesso la vuole, ma non avrà vita facile. Verstappen vorrà sfruttare le gare rimanenti per vincerne almeno una e diventare il pilota di F1 con più vittorie in una singola stagione, record condiviso con Vettel e Schumacher. Per l’olandese, inoltre, l’importante è che Pérez sia davanti a Leclerc così che ottenga la seconda posizione in campionato.

Helmut Marko ha già avvisato: niente ordini di scuderia. La migliore macchina possibile, sì.

Se l’anno scorso, nonostante il podio, l’uomo del Gp era stato il padre, quest’anno Sergio Pérez in Messico vuole la scena tutta per sé (Verstappen permettendo). Più che giusto. Merita tutte le celebrazioni degne di un eroe al ritorno in patria. Vedere il suo popolo in festa dal gradino più alto del podio, con lo stadio che crea una scenografia degna di un film, sarebbe sicuramente la consacrazione finale.

Non avrà vinto il titolo piloti, ma il Messico non può non essere fiero di lui.

Anna Botton

Appassionata di comunicazione e di ogni forma d'arte (sport incluso). Le emozioni sono il mio pane quotidiano. Autodromo, stadi e palazzetti sono la mia seconda casa. Il sogno? Entrarvi con un pass al collo.

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