Abbiamo di recente parlato di come capiti spesso di vedere celebrità nel paddock di Formula 1. Allo stesso modo, i piloti presenziano di tanto in tanto ad eventi sportivi al di fuori delle griglia.
Tra questi, sempre più piloti vengono visti nei palazzetti americani a seguire match di basket.
Una coppia, quella formata da Formula 1 e NBA, che non sorprende. Formula 1 basket
Sicuramente alcuni piloti sono appassionati di tale sport, ma solo pochi anni fa NBA e Formula 1 avevano creato una partnership che andava oltre la passione.
Piloti da…Palazzetto: Gasly, Ocon e Leclerc all’NBA Paris Game Formula 1 basket
L’avvistamento più recente di piloti in un palazzetto di basket è stato a gennaio, con il trio formato dalla nuova line up Alpine – Ocon e Gasly – e il pilota Ferrari Charles Leclerc presenti all’NBA Paris Game.
L’evento mancava dal pre-pandemia e ha portato in Europa il match di regular season tra Detroit e Chicago.
Pierre Gasly e Leclerc, poi, si sono dati anche a una sfida assieme a due stelle del basket: Tony Parker – tra i migliori giocatori di basket francesi di sempre ed ex giocatore dei San Antonio Spurs – e Joakim Noah, anche egli ex cestista francese (con cittadinanza statunitense) che ha giocato gran parte della sua carriera nei Chicago Bulls.
Non sono mancati gli scherzi tra piloti, con Leclerc che ha ammesso che forse è meglio che continui a guidare.
Formula 1 e NBA: la partnership del 2021
Che alcuni piloti siano appassionati di basket è certo. Tuttavia, in passato Formula 1 e NBA sono state vicine più che per passione per una questione di spettacolo e seguito.
Correva l’anno 2021, infatti, quando NBA e Formula 1 hanno annunciato una partnership in occasione del GP di Austin di quella stagione.
L’unione dei due marchi era stata fatta per due motivi in particolare: celebrare l’inizio della stagione che vedeva il raggiungimento del 75esimo anniversario per la National Basket Association ed unire le due community, tramite contenuti social e promozioni, per ampliare il bacino di fan di entrambi gli sport.
Inoltre, anche la Formula 1 aveva qualcosa da festeggiare: era infatti il ritorno della classe regina negli Stati Uniti.
Un alleanza che fin da subito è stata giudicata come potente e dalle ricadute finanziari potenzialmente molto vaste.
Per l’occasione, la Formula 1 aveva presentato 30 monoposto con le livree rappresentanti tutte le squadre che avrebbero preso parte alla stagione cestistica.
Così facendo, NBA e Formula 1 si scambiavano pubblicità reciproca a vicenda.
Una grande mossa strategica per la Formula 1, per aumentare l’engagement per lo sport negli States e aumentare così il bacino di utenti interessati allo sport.
Questo, infatti, era uno dei grandi obiettivi della Formula 1 con questa partnership: avere sempre più riscontro negli Stati Uniti.
E quale miglior modo, se non veicolando contenuti legati al proprio sport mediante il profilo di uno degli sport più seguiti d’America? Formula 1 basket
Perché proprio l’NBA?
Nonostante il basket non sia il primo sport più seguito d’America (esso è infatti il football), a livello mediatico ha molta più risonanza rispetto all’NFL, i cui giocatori e la lega stessa creano contenuti social che al pubblico interessano ben poco rispetto a quelli inerenti il basket.
Da ciò si può evincere che probabilmente, anche la presenza dei piloti nei palazzetti – oltre ad essere veicolata probabilmente da una passione verso questo sport – potrebbe essere data da una costante strategia di marketing legata anche all’immagine dei piloti.
Un pilota di Formula1 presente ad un match, infatti, potrebbe sicuramente portare interessi al basket, con i fan di tali piloti che potrebbero iniziare a seguire lo sport solo per avvicinarsi agli interessi dei loro idoli.
Queste sono ulteriori prove di come il mondo dello sport in generale sia sempre più business, marketing e spettacolarizzazione degli eventi.