Nessuna sorpresa rispetto ai test in Bahrain, dove ritroviamo un Verstappen ed una Red Bull che “sembra di un’altra categoria” – parole di Leclerc- sotto quasi ogni aspetto. “Devono aver trovato qualcosa che a noi sfugge”, ribadisce ai microfoni di SkySport il monegasco. Male per Mercedes, superata più e più volte dalla Aston Martin, e per McLaren, costretta ad effettuare ben 6 pit-stop sulla vettura di Norris onde evitare il ritiro. È notte fonda anche in casa Ferrari, che adesso non ha più certezze dopo il DNF di Leclerc. Analizziamo le varie vicissitudini della Scuderia e cerchiamo di capire quale sia il segreto del gap tra Ferrari e Red Bull.
Le difficoltà della Rossa: dai test alle qualifiche
Se da una parte, dopo il finale dolceamaro dell’anno scorso, i Tifosi speravano in un gran ritorno della Ferrari, magari in grado di dare filo da torcere da subito alla Red Bull, dall’altra la Rossa ha presentato difficoltà e piccoli imprevisti fin dai test. Già dalla mattina del primo giorno, ad esempio, la Rossa ha presentato un’anomalia particolare, una “flessione” nella parte inferiore del musetto, che si presentava solo quando la Ferrari percorreva i rettilinei (e dunque quando raggiungeva le velocità di picco).
La settimana successiva, nelle prove libere, al debutto della nuova stagione, la Ferrari ha nuovamente insospettito i fan. Ferrari decide di testare un’altra ala sulla SF-23, che però non da i risultati sperati: l’ala continua a “saltellare”. Inoltre, la Rossa non è mai riuscita a segnare alcun tempo veloce in tutte e tre le prove libere. Sabato poi, nelle qualifiche, a due minuti dall’inizio del Q1, la Ferrari di Leclerc perde un pezzo in mezzo alla pista, causando bandiera rossa. I meccanici, ai box, provano a riparare la macchina con lo scotch adesivo, in una cosa contro il tempo. Alla fine delle qualifiche, Leclerc rinuncia all’ultimo tentativo per la pole, per risparmiare un set di gomme per la gara.
I problemi di “affidabilità” e il quadro completo di Vasseur
Tra le notizie più chiacchierate di questo inverno, di quelle trapelate da Maranello, una era proprio quella che riguardava lo step in avanti del motore Ferrari, confermato da ormai l’ex TP Binotto e poi da Vasseur. Vien da pensare ora, dopo il sorprendente ritiro di Leclerc, che anche quest’ultimo mito sia definitivamente crollato e che il team italiano dunque non abbia più certezze. In realtà la causa del ritiro del numero 16 è la centralina, già sostituita sulla monoposto del monegasco pochi minuti prima della partenza.
Intelligenti, invece, sono state le dichiarazioni di Vasseur, che davanti alle telecamere non ha negato gli ormai evidenti problemi in casa Ferrari, aumentando così, da una parte, il suo indice di gradimento tra i tifosi. C’è anche da dire che il neo Team Principal ha più volte sottolineato come “il mondiale non si vinca e non si perda in Bahrain” e come, dopo la prima gara, il francese ora abbia un quadro completo della situazione in Ferrari. Con queste nuove consapevolezze, Vasseur sarà in grado di risollevare il team italiano?