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Ed Carpenter Racing: Ryan Hunter-Reay sostituisce Conor Daly

Il 7 maggio 2023 una notizia ha scosso gli account social Indycar: la scuderia Ed Carpenter Racing e il pilota Conor Daly hanno mutualmente interrotto il contratto che li univa. Il giorno successivo, 8 maggio 2023, Ed Carpenter ha comunicato il sostituto di Daly: Ryan Hunter-Reay. Lo scambio tra i due piloti avverrà già al GP a Road America il 18 giugno. Scopriamo qualcosa in più.

Una stagione deludente per Daly

Figlio dell’ex pilota di Formula 1 Derek Daly, la carriera di Conor inizia sui kart a 10 anni. Dopo i successi in Star Madza Championship e GP3 Series, nel 2011 arriva in Indy Lights. Dopo una fugace apparizione nel 2013, nel 2015 Conor è entrato in pianta stabile in Indycar. Qui ha corso per A.J. Foyt Enterprises, Schmidt Peterson Motorsports (l’attuale Arrow McLaren), Dale Coyne Racing, Carlin e Andretti Autosport, prima di legarsi alla Ed Carpenter Racing nel 2020. Nel frattempo, ha partecipato anche a competizioni IMSA e corre tuttora part time in NASCAR con The Money Racing Team. Originario dell’Indiana, Conor ha un particolare feeling con la Indy 500, conclusa tre volte in top 10. Nella sua carriera Indycar ha partecipato a 104 gare, ottenendo 1 pole position e 1 podio.

La stagione 2023 è iniziata con gravi difficoltà per tutta la Ed Carpenter Racing. Il miglior risultato della scuderia è finora un ottavo posto alla Indy 500, ottenuto proprio da Daly. Il pilota americano, tuttavia, occupa solo la ventesima posizione in classifica generale e ha 30 punti di distacco dal giovane compagno di squadra Rinus VeeKay, che, pur non brillando, ha fornito prestazioni marginalmente migliori. Ed Carpenter, proprietario della scuderia, ha dichiarato che “per quanto sia la più difficile mai presa, la decisione è necessaria per aumentare la competitività del team”. Daly, dal canto suo, ha ribadito che la decisione era consensuale e ha ringraziato Ed Carpenter Racing e i fan.

Conor Daly
Conor Daly
(foto da Penske Entertainment Media Center | Joe Skibinski)

Chi è Hunter-Reay? Hunter-Reay Daly

Pilota di grandissima esperienza, Ryan Hunter-Reay ha corso e vinto in ognuna delle formule a ruote scoperte del Nord America: CART, Champ Car World Series ed Indycar. In quest’ultima ha gareggiato dal 2007 al 2021; quindici anni di carriera trascorsi tra Rahal Letterman Racing, Vision Racing, A.J. Foyt Enterprises e Andretti Autosport. In totale ha partecipato a 240 gare, ottenendo 16 vittorie, 44 podii e 6 pole positions. I risultati per cui è più celebre sono, tuttavia, il titolo vinto nel 2012 e il trionfo alla Indy 500 nel 2014.

La scelta di Hunter-Reay da parte di Ed Carpenter è visibilmente improntata sulla volontà di ottenere risultati immediati. Il pilota viene infatti da una Indy 500, a cui ha partecipato sulla vettura messa in pista ad hoc da Dreyer & Reinbold Racing, conclusa con un ottimo undicesimo posto. Purtroppo per Ryan, quella del 2023 è stata la prima edizione della 500 a non assegnare punti doppi per la classifica generale. L’undicesimo posto vale quindi solo 20 punti, che lo inseriscono temporaneamente al trentesimo posto in classifica. Nonostante la buona forma del pilota, non si può certo dire sia un investimento a lungo termine. Hunter-Reay, infatti, ha già 42 anni ed è difficile credere possa ricevere un’estensione di contratto a fine stagione. Il corridore appare comunque motivato “dalla sfida che la situazione rappresenta”, seppur sorpreso della chiamata. Ed Carpenter ha inoltre dichiarato che la presenza di un pilota così esperto sarà cruciale nell’individuare i problemi della vettura.

Hunter-Reay
Ryan Hunter-Reay
(foto da Penske Entertainment Media Center | James Black)

Le reazioni dei fan

Come spesso accade, l’opinione pibblica è divisa. Se alcuni tifosi sono felici del ritorno full-time di Hunter-Reay, altri non sprizzano gioia, per motivi diversi. I tifosi americani sono tendenzialmente affezionati alla figura di Conor Daly, e molti non accettano la sua uscita di scena. Complice una motivazione dietro la rescissione contrattuale da alcuni ritenuta troppo vaga, stanno emergendo diverse teorie riguardo il “vero” motivo. La più gettonata tra queste ipotizza forti ragioni di sponsor dietro al ritorno di Hunter-Reay, che avrebbe “comprato” il sedile. Più razionale è invece la delusione di chi auspicava la scelta di un pilota giovane in rampa di lancio. Il nome più invocato dai tifosi, in quel senso, era quello di Linus Lundqvist, campione della categoria Indy Lights nel 2022 e attualmente svincolato. Nonostante questa negatività, c’è anche chi ha salutato l’arrivo di Hunter-Reay come una benedizione, vedendolo come un chiaro upgrade rispetto a Daly.

Noi non possiamo fare altro che darvi appuntamento alle prossime gare della stagione, per vedere se la scelta di Ed Carpenter porterà o meno dei frutti.

Marco Toccalini

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