Archiviato il carosello di cittadini caratterizzante la prima metà di campionato, la Formula 2 torna in pista al Montmelò.
Per Oliver Bearman, autore del primo clean sweep nella storia della categoria, è l’occasione del riscatto dopo il weekend di Montecarlo. Forte di una splendida pole position a discapito degli uomini di classifica, per l’inglese è una gara da dentro o fuori; vincere e alimentare le speranze iridate di un rookie all’esordio o arrendersi alla manifesta superiorità dei veterani della categoria.
Per il team Prema, invece, è l’occasione di allungare ulteriormente in classifica costruttori dopo la dirompente vittoria di Vesti nella Sprint Race del sabato.
Il danese, sempre più leader del campionato, è l’uomo da battere e, nel weekend del Montmelò, il primo che proverà a farlo sarà proprio il compagno di squadra.
Una partenza caliente
Condizioni di pista totalmente diverse accolgono i ventidue in griglia per la Feature Race della domenica.
Dopo una Sprint segnata dalla pioggia battente, con tanto di tuoni e fulmini, il sole torna a splendere sulla Catalogna con l’afosità tipica della zona.
Trentasette sono i giri in programma per una gara che si preannuncia combattuta ed estenuante.
Alla staccata di curva uno, Fittipaldi all’esterno di Bearman tenta subito il sorpasso. L’inglese però allarga la traiettoria e il pilota della Rodin Carlin è costretto ad alzare il piede.
Ottima partenza anche per Iwasa che, dalla quarta piazza, arriva addirittura ad insidiare la seconda posizione del brasiliano, salvo poi accodarsi per non correre ulteriori rischi.
Anonimo Pourchaire che si limita ad osservare, quasi da spettatore, le manovre degli avversari e a tenersi lontano dai guai.
Fittipaldi prova l’undercut
Al giro undici di trentasette previsti, Enzo Fittipaldi rientra al box.
La sosta anticipata del brasiliano, e annesso tentativo di undercut, non spaventa però gli uomini della Prema che, al contrario, spronano il proprio pilota affinché sfrutti al massimo le coperture in previsione del pit.
A suon di giri veloci, Bearman protegge dunque la leadership della corsa e vanifica così il tentativo di undercut del brasiliano. Dopo la sosta, l’inglese ha addirittura spazio e tempo sufficiente per scaldare le gomme e prepararsi ad un eventuale assalto di Fittipaldi – ingaggiato in una lotta serrata con altri piloti non ancora fermatisi.
La strategia di Vesti e Martins
Partiti con gomma dura, dopo il pit di Bearman che conserva la testa virtuale della corsa, Vesti e Martins si ritrovano a condurre la gara. In attesa di una SC che consenta loro di rientrare per smarcare la sosta obbligatoria, i due cercano di guadagnare quanto più margine possibile approfittando del traffico dietro cui Bearman, Fittipaldi e Iwasa sono usciti.
Sulla stessa strategia anche Arthur Leclerc e Richard Verschoor che finiranno la corsa, rispettivamente, in nona e decima posizione.
Ancora tante difficoltà, invece, per Théo Pourchaire che, sul finale di gara, viene scavalcato anche da Jack Doohan per una sofferta settima piazza. Che il francese della ART Grand Prix abbia cominciato a patire lo straordinario stato di grazia di Vesti?
Un finale thriller
A quattro giri dalla fine, completati i pit anche per i più fiduciosi in attesa di una SC, l’unica posizione apparentemente inarrivabile è quella di Bearman. L’inglese, saldamente in testa alla corsa, comanda la gara con diversi secondi di vantaggio su Fittipaldi.
Iwasa, terzo in evidente difficoltà, continua a perdere terreno favorendo così la rimonta furibonda di Martins e Vesti – entrambi con gomma soft. Al penultimo giro, il francese con una gran manovra ha la meglio su Iwasa che è costretto ad una difesa eroica sul danese della Prema.
Mentre dietro infuria la battaglia, Martins arriva addirittura ad insidiare la seconda posizione di Fittipaldi che transita in apnea sotto la bandiera a scacchi. Per il francese è comunque il secondo podio consecutivo, dopo quello della Sprint, che dà morale dopo le tante occasioni sprecate.
In una gara costellata da una pioggia di penalità per track limits, il team Prema trova il terzo successo consecutivo con uno splendido Ollie Bearman.
Un trend, quello dei vicentini, interrotto soltanto dalla vittoria di Iwasa nella Sprint di Montecarlo che comunque non inficia la bontà del lavoro svolto.
Tre pole position su tre conquistate, cinque vittorie su sei gare disputate.
A fine giugno, dopo tre settimane di pausa, qualcuno riuscirà a contrastare l’inarrestabile dominio della Prema prima che sia troppo tardi?