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Oliver Bearman: il futuro è suo

Troppo facile salire ora sul carro del vincitore.
Troppo facile fregiarsi oggi di complimenti di circostanza, ebbri dell’euforia di un team ritrovatosi dopo mesi di prestazioni inconcludenti.
Alla Prema è bastato un unico weekend per ritornare prepotentemente nelle posizioni che contano.
Lassù, in vetta alla classifica costruttori e a soli tre punti dal primato di Théo Pourchaire, il sole torna a splendere sulle ambizioni della scuderia italiana.

A Baku, Oliver Bearman firma il primo clean sweep della storia della Formula 2 e il suo nome rimbalza ben presto sulle bacheche di tanti appassionati. Per molti, l’impresa dell’inglesino è una prodezza del tutto inattesa, in parte fortunosa, come se a denominatore comune di quattro sessioni interamente dominate potesse esserci qualcosa di diverso, oltre ad un enorme potenziale ancora inespresso.

Il campionato di Bearman inizia da Baku, ma il suo talento ha radici molto più profonde.
Non è da tutti conquistare, su di un cittadino rapido ed insidioso come quello azero, il primo clean sweep nella storia della Formula 2.
Ancor meno dovrebbe esserlo per un debuttante, soprattutto se relegato nelle ultime posizioni della classifica mondiale con appena tre punti all’attivo.

Oliver Bearman, però, non è un rookie qualunque e quello dell’Azerbaijan non è certamente equiparabile al weekend della redenzione.

Perché Ollie, ad imprese come queste, ci ha abituati da quando aveva quattordici anni.
Da quando, nel 2021, ha dominato il campionato italiano di Formula 4 vincendo dodici delle ventuno gare in programma. Una corsa solitaria, la sua, condita da altrettante pole position e da più podi che piazzamenti fuori dalla zona punti.
Al Mugello, Bearman si laurea campione di categoria e al termine della stagione sono abbondantemente più di cento i punti che lo separano dal rivale della US Racing. Nel novembre dello stesso anno, dopo esser stato notato dagli uomini di Maranello, la Ferrari Driver Academy ne annuncia ufficialmente l’acquisizione.  

L’anno successivo, nel 2022, Bearman viene promosso in Formula 3 con il team Prema.
E se alcuni, scettici, temono le ripercussioni del mancato passaggio in FRECA, l’inglesino mette subito a tacere le critiche conquistando il podio alla prima gara della stagione.
A Spa, in Belgio, arriva anche la prima vittoria in campionato che dà morale all’alfiere della Prema al quale solo una bandiera rossa può spezzare il sogno mondiale. A Monza, la cavalcata dell’inglese si arresta a soli sette punti da Victor Martins che si laurea quindi campione di categoria.

Il mancato successo di Bearman al suo primo anno in Formula 3 non ne oscura, tuttavia, le qualità.
Perché il talento del britannico è ossigeno nei polmoni di una scuderia, quella di Maranello, tanto criticata per le sue scelte. Così, per il secondo anno consecutivo, Ollie riceve una promozione e, non ancora maggiorenne, si trova a correre ad un passo dai grandi.
Gli stessi grandi che, in Azerbaijan, coloravano di rosso la festa sotto al podio a dimostrazione di quanto Ferrari creda in uno dei talenti più cristallini della sua Academy.

L’abbraccio con gli uomini Ferrari dopo la vittoria nella Sprint del sabato
(crediti: Twitter)

Come si evolverà la stagione di Bearman è presto per dirlo.
Ciò che è certo, però, è che un clean sweep al debutto nel cittadino di Baku non arriva per caso.
Ora che la Formula 2 torna in Europa, dove Ollie ha già dimostrato di saper fare la differenza, il campionato entra nel vivo dell’azione.
Riuscirà Prema a confermare la supremazia dell’Azerbaijan?

Marika Taroni

Biologa nutrizionista, amante dello sport, dei motori e dell'adrenalina su pista.

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