Si è conclusa anche la penultima tappa del campionato di Formula 2, quella a Monza, che ha visto il titolo piloti essere assegnato a Felipe Drugovich, sebbene una Sprint Race sotto le aspettative.
Ma ricapitoliamo insieme ciò che è avvenuto! Monza Formula 2
Qualifiche
Partiamo proprio dalle qualifiche. Fin dal primo istante, notiamo un Jack Doohan in palla che macina giri veloci su giri veloci. È proprio questa sua velocità nel giro secco che gli consente di portare a casa la sua terza pole stagionale, segnata in 1:31.641. Solo un pilota sembrava averne più di lui: Ayumu Iwasa. Il pilota giapponese del Red Bull Junior Team si stava migliorando, quando, all’improvviso, perde il controllo della monoposto e finisce nelle barriere.
L’attimo di terrore non termina qui: per un breve istante si nota un principio di incendio sulla fiancata destra della sua auto, che, per fortuna, si è spento subito. Questo incidente, oltre a penalizzare lo stesso Iwasa, rovina anche la qualifica di Pourchaire, che è relegato in quattordicesima posizione. L’attuale campione di Formula 2, invece, Felipe Drugovich, si era inizialmente qualificato quarto, ma, poiché aveva migliorato il suo giro sotto la bandiera gialla, è stato retrocesso in nona posizione, avendo ricevuto una penalità.
Sprint Race
Avete presente quando, l’anno scorso, ad Abu Dhabi, tutti, compresi i ferraristi, erano talmente intenti a festeggiare o a discutere della vittoria di Verstappen che nessuno si era reso conto che Carlos Sainz fosse sul podio? Ecco, ciò che è avvenuto sabato è molto simile. Diciamo che il pilota di giornata è stato Jüri Vips, che ha vinto la gara, ma, probabilmente, se lo chiedeste anche a lui, risponderebbe che non se n’era accorto.
È inutile negarlo, tutti eravamo intenti a capire se Pourchaire sarebbe riuscito o meno a rimandare la festa del brasiliano. Drugovich, infatti, è stato costretto a ritirarsi poco dopo l’inizio della gara a causa di un contatto con Cordeel, che ha compromesso il suo fondo. Il francese dell’ART Grand Prix capisce di avere la sua possibilità e di poter, quantomeno, ritardare i festeggiamenti, ma manda all’aria tutti i suoi buoni propositi. Uscita fuori di pista, retrocessione in ultima posizione e penalità di 5 secondi: se il week-end di Drugovich sembrava essere il peggiore, Pourchaire ha dimostrato ancora una volta che non c’è mai fine al peggio. Come se tutta questa sfortuna non bastasse, a causa del contatto con Caldwell, Tatiana Calderón si è rotta il polso.
Ah, dimenticavo, a completare il podio sono stati Frederik Vesti e Jehan Daruvala.
Feature Race
Più che una gara, è sembrata una partita a bowling. Cari piloti, se non avevate intenzione di correre potevate anche semplicemente dirlo.
A parte gli scherzi, è stata davvero una gara a eliminazione. Con otto ritiri, due Safety Car e una bandiera rossa, questa è stata probabilmente la gara più assurda di tutta la stagione. La Feature Race inizia e già nel primo giro la pista è protagonista di ben tre incidenti: uno a Curva Grande tra Pourchaire e Boschung, un altro sempre nella stessa curva tra Ghiotto e Caldwell e l’ultimo alla Variante della Roggia tra Doohan e Sargeant.
Entra subito la Safety Car, che non fa neanche in tempo ad uscire che Calan Williams va a finire nelle barriere alla Variante Ascari. La FIA si ritrova così costretta a sospendere momentaneamente la gara. Dopo la ripartenza, Daruvala riesce a condurre fino alla fine la sua gara, vincendo così la Feature davanti a Frederik Vesti e Ayumu Iwasa, poi diventato Enzo Fittipaldi a seguito della squalifica del giapponese per via dello spessore del pattino del fondo inferiore a quello stabilito dal regolamento.
Il 20 novembre ci ritroveremo a Yas Marina per l’ultimo appuntamento di Formula 2 e di Formula 1. Il titolo piloti è ormai stato assegnato, ma manca quello dei team. Chi vincerà? Fatecelo sapere nei commenti!
