
L’ultimo appuntamento stagionale della NTT Indycar Series al WeatherTech Raceway di Laguna Seca è la ricetta perfetta per una giornata di gare eccezionale. Ben cinque piloti in lotta per il titolo tra Power, McLaughlin, Dixon, Ericsson e Newgarden. Quest’ultimo è obbligato a partire dal 25° posto in griglia a seguito di un errore in qualifica al Cavatappi. Will Power parte dalla pole position dopo aver superato il primato di 67 pole position detenuto da Mario Andretti. Un record conquistato proprio a Laguna Seca nel 1986, dopo aver superato A.J. Foyt, successivamente ritoccato con ulteriori 13 pole position fino al 1993. Accanto a Power, un eccellente Callum Ilott, capace di portare la Dallara-Chevrolet dello Juncos-Hollinger Racing in seconda posizione, miglior risultato in qualifica per il pilota e per la squadra.

La partenza vede uno stacco perfetto da parte di Power, che riesce ad anticipare Ilott, prontamente sopravanzato da Alexander Rossi e Pato O’ Ward all’Andretti Hairpin. Subito dietro, vi sono escursioni fuori pista durante le prime fasi di gara, con Hélio Castroneves e Rinus VeeKay coinvolti. Nelle retrovie, Newgarden ne approfitta per risalire dal 25° al 20° posto in classifica, in un tentativo di rimonta. Nelle prime fasi si riscontrano anche grosse difficoltà per Dalton Kellett, coinvolto in una collisione al Cavatappi con Jimmie Johnson, a seguito di un tentativo di sorpasso conclusosi malamente. Poco dopo, il canadese è protagonista di un’escursione fuori pista.
Al 15° passaggio, Power effettua la sua prima sosta ai box, per poi essere prontamente raggiunto al giro 27 da Alex Palou, che prende il comando della gara. Ciò comunque non impensierisce l’australiano, dato che si ritrova tutti i suoi rivali per il titolo staccati con McLaughlin 8°, Ericsson 10°, Dixon 12° e Newgarden 13°. Nonostante ciò, Newgarden continua a rimontare fino all’ottavo posto.

Al 38° giro, la sfortuna pone fine alla stagione di Callum Ilott, costretto al ritiro per un problema tecnico mentre era saldamente in quinta posizione. Questo problema porta alla prima caution di giornata, con la top 3 che si ferma prontamente ai box. Alla ripartenza, Palou fugge prontamente da Power, che deve difendersi dagli attacchi di Rosenqvist e O’ Ward. Subito dietro, a chiudere la top 5, c’è già Josef Newgarden, il rivale più diretto in classifica per il titolo.
Nell’arco di cinque tornate, Newgarden dà spettacolo con ben tre sorpassi al Cavatappi in sequenza su O’ Ward, Rosenqvist e Power per il 2° posto. Nel frattempo, ne approfitta anche Romain Grosjean per passare McLaughlin e poi O’ Ward all’esterno dell’Andretti Hairpin.

La corsa prosegue in modo relativamente lineare, con una lotta a 4 giri dal termine tra Rossi ed Ericsson. Dietro McLaughlin, Rossi ed Ericsson danno spettacolo gareggiando appaiati per qualche curva, con lo svedese che si ritrova a dover fare due escursioni nella sabbia.
Il finale non regala ulteriori colpi di scena e Alex Palou si invola verso la prima ed unica vittoria di stagione a Laguna Seca con altri 5 podi conquistati. Josef Newgarden è 2° e non basta per batter Will Power, che arriva 3° e conquista il suo secondo titolo in NTT Indycar Series, mancante dal 2014! Dietro di loro, chiudono la top 5 Felix Rosenqvist e Christian Lundgaard, che conquista il titolo “Rookie of the Year” chiudendo 14° in classifica generale. A chiudere la top 10 sono Scott McLaughlin 6°, Grosjean, O’ Ward, Ericsson 9° e Rossi 10°, superato dallo svedese nel finale.

Giornata opaca per Colton Herta e Scott Dixon, all’undicesimo e dodicesimo posto, seguiti poi da Malukas, VeeKay, DeFrancesco, Jimmie Johnson discreto al 16° posto. A chiudere la top 20 sono Pagenaud, Rahal, Castroneves e Harvey. Chiudono la classifica Kirkwood, Simona De Silvestro, Sato, Daly e Kellett, unico ritirato in gara Callum Ilott.

La classifica finale di campionato dopo Laguna Seca vede dunque Will Power campione con 560 punti, davanti a Josef Newgarden con 544 punti. Terzo è Scott Dixon con 521 punti, mentre McLaughlin è a pari merito con Palou a quota 510 punti. Tuttavia, è McLaughlin a prendere il 4° posto in virtù del maggior numero di vittorie conquistate, ben tre contro una. Marcus Ericsson chiude con 506 punti, seguito da O’ Ward a 480 e Rosenqvist a 393. Chiudono la top 10 Alexander Rossi e Colton Herta a pari merito con 381 punti. Seguono poi Rahal a 345, VeeKay a 331 e Romain Grosjean, soltanto 13° con 328 punti ed un secondo posto a Long Beach. Christian Lundgaard è il Rookie of the Year con 323 punti, davanti a Simon Pagenaud a 314 e David Malukas a quota 305.
Chiudono la top 20 Conor Daly con 267 punti, il 4 volte vincitore della Indy 500 Hélio Castroneves è 18° con 263 punti, davanti a Takuma Sato con 258 punti e il rookie Callum Ilott a quota 219. Jimmie Johnson chiude la stagione al 21° posto con 214 punti. Per “JJ48”, questa stagione è stata un notevole passo avanti rispetto al 2021, considerando che è dovuto ripartire da sotto zero, in un processo di apprendimento ed esperienza molto lungo e difficile. Infatti, se già il passaggio dalla guida di vetture NASCAR Cup Series ad una vettura Indycar è complicatissimo, il tutto è reso ancor più difficile dall’essersi messo nella mischia a 46 anni.

Tuttavia, la classe del 7 volte campione NASCAR Cup Series non è affatto svanita. Sugli ovali “Superman” è stato protagonista di prestazioni notevoli, specialmente ad Iowa, dove ha chiuso 5° in gara 2 e ha compiuto sorpassi eccezionali. Sui road courses il processo di apprendimento è ancora molto lungo, ma le prestazioni generali sono state molto più solide e ha compiuto meno errori. A chiudere la classifica dei piloti full time sono Jack Harvey con 209 punti, davanti a Devlin DeFrrancesco a quota 203 e Kyle Kirkwood con 183 punti. Il rookie di A.J. Foyt Enterprises, è stato protagonista di prestazioni notevoli, ma i troppi errori e l’inesperienza hanno compromesso gravemente la sua stagione d’esordio. 25° posto per Dalton Kellett con 133 punti.
A chiudere la classifica sono i piloti part time, con “TK” Tony Kanaan che raccoglie 78 punti conquistati grazie al 3° posto della Indy 500. Chiude davanti ad Ed Carpenter a quota 75 punti e Santino Ferrucci fermo a 71. Segue poi Tatiana Calderón, ferma a 58 punti dopo che lo sponsor ROKIT si è separato da A.J. Foyt Enterprises a metà stagione, seguita da JR Hildebrand, che l’ha sostituita nelle gare su ovale, con 53 punti. A seguire, Juan-Pablo Montoya con 44 punti e Simona De Silvestro a quota 34. L’italo-svizzera sarà in griglia full time per la prossima stagione ancora con Paretta Autosport. Infine, chiudono la classifica i piloti che hanno partecipato solo alla Indy 500, ovvero Marco Andretti con 17 punti Sage Karam a quota 14 e infine Stefan Wilson, con 10 punti.

Ben 35 piloti hanno disputato questa incredibile stagione, chi sarà protagonista per il 2023? Lo potremo scoprire solo vivendo. Ma una cosa è certa, quella che si è appena conclusa a Laguna Seca è stata la miglior stagione degli ultimi anni che si sia vista in NTT Indycar Series. Noi non vediamo l’ora di raccontarvi la prossima, augurandoci che sia altrettanto intrigante!