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Felipe Drugovich: un titolo che ha il sapore di casa

Un magnifico Drugovich conquista il titolo con una tappa d’anticipo

Sotto il cielo italiano, a sentire la gloria del vincitore è lui, Felipe Drugovich, che un po’ si sente a casa perché l’Italia fa ormai parte della sua essenza, lui che, nel Bel Paese, ci vive. Ed è proprio qui che si ritrova a festeggiare un titolo che, fino all’anno scorso, sembrava impossibile da raggiungere. Lui che, forse, credeva di non essere abbastanza, di dover fare a lungo una gavetta che l’avrebbe portato a trascorrere troppi anni nella categoria e a dover dire addio al suo sogno di essere, un giorno, il primo degli altri.

Soli 22 anni, ancora molto giovane, eppure molto maturo. Una velocità e un talento non indifferenti, con quello spunto necessario a imporsi e a far presagire che sentiremo parlare di lui a lungo.

Nonostante la sua sia stata una stagione magnifica, ci sono stati alcuni momenti in cui Felipe Drugovich ha dato dimostrazione della sua forza da leone e della sua estrema dedizione.

1° momento: prima pole e prima vittoria del 2022

Sul tracciato tanto emozionante quanto spaventoso di Jeddah, al secondo appuntamento stagionale, Felipe Drugovich ottiene la sua seconda pole nella categoria, il venerdì del week-end. Partito 10° nella Sprint Race, conclude la gara, in un primo momento, quarto, diventato poi terzo dopo la penalità di Jake Hughes. In Feature Race, invece, il brasiliano riesce, in maniera impeccabile, a mantenere la sua prima posizione, ritornando, così, dopo un anno, a vincere.

Felipe Drugovich
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2° momento: double win in Catalogna

Se qualcuno ci chiedesse il significato di “dominio”, noi probabilmente risponderemmo con “il week-end in Spagna di Drugovich”. Partito dalla quarta piazza in Sprint Race, grazie a una partenza a fionda, si ritrova subito in prima posizione, quella che gli era stata tolta dagli stewards con una penalità di tre posizioni. Da questo momento in poi, la gara diventa una passeggiata: Felipe rimane leader della gara e ottiene la sua seconda vittoria della stagione. La terza non si è fatta aspettare molto: sebbene partisse decimo, è riuscito comunque a portarsi in prima posizione e a creare un gap non indifferente con Doohan, suo diretto inseguitore. Questo vantaggio è talmente ampio che, anche con un problema al cambio dell’anteriore destra ai box e il rischio di penalità per un taglio della pitlane, conclude ugualmente la gara in prima posizione.

Felipe Drugovich
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3° momento: un week-end da… re a Monte Carlo

Nella gara del Principato, era necessaria una prestazione degna di un re, quella che Drugovich è riuscito a dare. Prima in qualifica con una grandiosa pole position, poi in Feature Race con una vittoria presa di forza, il brasiliano ha già dato grande dimostrazione della sua superiorità nei confronti degli altri suoi avversari.

Felipe Drugovich
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4° momento: il ritorno

Dopo la pausa estiva, Drugovich torna ancora più forte di prima e, in occasione della Feature Race di Spa-Francorchamps, il suo diretto avversario Théo Pourchaire vede il suo sogno di vincere il titolo allontanarsi sempre di più. Solo Jack Doohan sembra essere in palla, al punto da vincere, anche se per nulla impensierito dal brasiliano che non ha voluto rischiare di compromettere la sua gara e si è così accontentato della sua seconda posizione.

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5° momento: vittoria del titolo

È ovvio che debba essere menzionata la Sprint Race di Monza. A causa di un leggero contatto con Verschoor, Drugovich si ritrova con le sospensioni rotte e costretto a ritirarsi. Pourchaire cerca allora di fare il possibile per rimandare quantomeno la festa alla Feature Race, ma tutto è inutile: in un tentativo di sorpasso, Lawson costringe il francese a uscire fuori di pista e quest’ultimo si ritrova in ultima posizione. In questo modo, il brasiliano può finalmente assaporare quel titolo il cui gusto è ancora più dolce, perché giunto nella sua seconda casa.

Felipe è riuscito a crearsi la sua storia e il suo futuro senza bisogno di nessuno, senza dover necessariamente prendere parte a un’Academy per vincere il titolo e farsi notare. Questo aspetto che da un lato lo rende ancora più degno di stima, dall’altro potrebbe trasformare la sua ricerca di un sedile ancora più difficile. Al momento il futuro di Felipe è un’incognita, ma ci piace pensare che debba al massimo aspettare un anno come Piastri per vedere realizzarsi il suo sogno di giungere in Formula 1. Voci di Paddock fanno presagire dei contatti con la Red Bull e con l’Aston Martin, addirittura per un posto da reserve driver, ma al momento nulla è certo. Chiaramente noi di Multiformula non possiamo che non augurargli di riuscire lì dove molti altri campioni di Formula 2 non sono riusciti.

Aurora Loffredo

Appassionata di Motorsport, e in generale di sport, ho iniziato a scrivere per Multiformula ad agosto del 2020. Oltre allo sport, mi piace molto la lettura e la musica.

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