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Nashville e l’Indycar fanno partire la musica in gara

Nashville

Il circuito cittadino di Nashville, ospite del tredicesimo appuntamento stagionale NTT Indycar Series 2023, anche in questa edizione si conferma usurante per le vetture, i piloti e gli pneumatici. Anche questa gara conferma le notevoli difficoltà e la brutalità di certi tracciati presenti nel calendario, offrendoci colpi di scena che serie più blasonate spesso non sono in grado di fornire.

L’asfalto di Nashville è spietato sugli pneumatici e le vetture

Alla partenza, ritardata per un allineamento non soddisfacente, McLaughlin mantiene il comando su O’ Ward, Herta e Malukas. La situazione non varia particolarmente in classifica, se escludiamo Christian Lundgaard presto all’assalto e protagonista di numerosi bloccaggi. Dopo appena 3 giri, tuttavia, Rinus VeeKay e Graham Rahal sono i primi a fermarsi per la sosta, a causa di una vettura ingovernabile sulle buche di Nashville. Marcus Ericsson li segue a ruota nel corso del settimo passaggio, imitato da Castroneves, Ilott, Ferrucci, Hunter-Reay, Canapino, Rossi, Lundgaard e Rosenqvist.

Nashville
David Malukas, primo ritirato di giornata (Photo source: indycar.com/Joe Skibinski)

Al giro 11, Kyle Kirkwood compie il sorpasso su David Malukas per la sesta piazza, con quest’ultimo che si ferma ai box. Ma la sua corsa si conclude prematuramente poco dopo la sosta, a causa del cedimento dell’ala posteriore. Questo collasso delle strutture di supporto lo rendono il primo ritiro di giornata e porta in pista la prima caution. Alex Palou, Linus Lundqvist e Jack Harvey entrano ai box.

La prima ripartenza e la prima metà di gara

Nella prima ripartenza, McLaughlin mantiene la stesta dopo una collisione sfiorata con O’ Ward e Herta, che viene passato da Grosjean. Dopo un paio di passaggi, Herta è costretto alla sosta per timore di danni alla vettura. Nel centro del gruppo, Ericsson passa Marcus Armstrong, azione imitata da Canapino sull’esordiente Linus Lundqvist. Nel corso dei passaggi successivi, Pato O’ Ward si ferma ai box dopo aver perso tre posizioni su Grosjean, Kirkwood e Power. Questi ultimi imitano la strategia nel corso dei passaggi successivi.

Palou
Alex Palou in testa grazie ad una strategia azzardata (Photo source: indycar.com/Chris Jones)

Giunti a metà corsa, è Alex Palou al comando della classifica, seguito da Kirkwood, Grosjean, McLaughlin, l’esordiente svedese Lundqvist in sostituzione di Simon Pagenaud, Jack Harvey buon 6°, Newgarden, Dixon, Ericsson e VeeKay a chiudere la top 10. Al giro 44, Palou rientra ai box per le gomme e il rifornimento, dopo che Kirkwood, Grosjean e McLaughlin si sono considerevolmente avvicinati.

La seconda fase di gara

Poco dopo la sosta di Palou, Devlin DeFrancesco è protagonista di un dritto, ma riesce a ripartire senza portare la seconda caution di giornata, proseguendo la sua corsa. Al giro 49, Grosjean compie una lieve sbavatura e McLaughlin ne approfitta per prendersi il 2° posto. Poco dopo, Scott Dixon effettua la sosta. Subito dopo, Rinus VeeKay e Alexander Rossi entrano in collisione con l’olandese che finisce dritto, ma nessuno finisce a muro. O’ Ward e Lundgaard entrano immediatamente ai box in caso di caution, che però non esce. Kyle Kirkwood entra ai box al giro 51, seguito da Ericsson e Rossi.

All’uscita dai box, Kirkwood riesce a stare davanti ad Alex Palou, inseguito da vicino dall’esordiente e campione Indy Lights Linus Lundqvist. Nel mentre, Scott McLaughlin entra ai box. All’uscita, il neozelandese del Team Penske è dietro a Kirkwood ma riesce a star davanti a Palou.

Le fasi finali e il caos arriva dopo una gara tranquilla

Nel corso della seconda parte non vi sono particolari stravolgimenti alla classifica. Al giro 67 Devlin DeFrancesco, già 25° in classifica, è costretto al ritiro dopo un altro dritto per problemi tecnici. Nel corso degli ultimi 10 giri, si alza il livello di preoccupazione per la mancanza di carburante, con Alex Palou obbligato a rallentare e i piloti invitati alla prudenza. Proprio in questo momento, Nashville colpisce con la seconda caution di giornata che arriva con Linus Lundqvist nel muro di curva 2 mentre era 13°. Un peccato per lo svedese dopo un debutto decisamente di buon livello.

Lundqvist
Linus Lundqvist, esordiente nella serie, è fuori corsa dopo un eccellente debutto (Photo source: indycar.com/Joe Skibinski)

Nello stesso momento, Jack Harvey urta le bandiere sotto caution, danneggiando l’ala anteriore e vedendosi obbligato a rientrare ai box. Alla ripartenza, Rosenqvist finisce nelle barriere, coinvolgendo Canapino e Benjamin Pedersen, con Colton Herta che urta le barriere e Ryan Hunter-Reay che quasi va in testacoda. A questo punto esce la bandiera rossa. Alla ripartenza finale e nei giri finali, le posizioni restano invariate nonostante una distanza ravvicinata tra le vetture.

Nashville
Kyle Kirkwood al suo secondo successo in NTT Indycar Series (Photo source: indycar.com/Chris Owens)

Kyle Kirkwood vince la sua seconda gara in NTT Indycar Series a Nashville davanti a Scott McLaughlin, Alex Palou, Josef Newgarden e Scott Dixon che completano la top 5. In top 10 abbiamo Romain Grosjean, Marcus Ericsson, Pato O’ Ward, Christian Lundgaard e Will Power. Hélio Castroneves buon 11° davanti a Callum Ilott, Marcus Armstrong, VeeKay, Rahal, Hunter-Reay, Sting Ray Robb, Ferrucci e Alexander Rossi che chiude la classifica dei piloti al traguardo. Fuori corsa Canapino, Herta, Pedersen, Rosenqvist, Lundqvist, Harvey, DeFrancesco e Malukas.

Simone Ghilardini

Milanese classe 1998, studente, musicista, pilota virtuale e articolista per Mult1Formula.

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