Home » Formula 1 » Débâcle Aston Martin: a Singapore una squadra in caduta libera

Débâcle Aston Martin: a Singapore una squadra in caduta libera

Tra le strette curve del circuito di Marina Bay, che si snoda sinuoso sotto lo sfolgorio di milioni di luci, l’Aston Martin aveva promesso faville. Il team di Silverstone aveva individuato, sin da inizio campionato, la possibilità di centrare, nella Monaco d’Asia, una tanto agognata vittoria di tappa. Le aspettative però sono state più che deluse, dal momento che la squadra ha incassato quello che, a tutti gli effetti, può essere definito il peggior weekend della stagione finora. 

Un weekend da dimenticare

Alla vigilia del GP, il team si è ritrovato con un solo alfiere in gara. Complice di ciò, uno spaventoso incidente al termine del Q1 con protagonista Lance Stroll, uscito indenne dalla sua monoposto mutilata. Fernando Alonso, partito settimo dalla griglia di partenza, ha concluso la gara in quindicesima piazza, lasciando il team di Lawrence Stroll con un pugno di mosche. “Tutto […] è andato storto per noi”, tuona il due volte iridato a seguito del suo primo piazzamento fuori dai punti in questa stagione. Nel corso della gara, l’AMR23 si è rivelata difficile da gestire, con un posteriore inesistente che ha dato non pochi problemi allo spagnolo. Il #14 è stato protagonista di un errore in ingresso ai box, costatogli 5 secondi di penalità, nonché di un testacoda a pochi giri dal termine. A peggiorare la situazione, l’errore dei meccanici al pit stop durante il regime di VSC, che lo relega in fondo al gruppo, siglando una débâcle totale per il team inglese. Retrotreno debole, usura gomme e passo anonimo hanno così caratterizzato un weekend che lascia gli uomini e le donne capitanati da Mike Krack a interrogarsi su cosa non abbia funzionato. 

Tra le strette curve del circuito di Marina Bay, l'Aston Martin delude le aspettative, incassando il peggior risultato stagionale.

Formula One F1 – Singapore Grand Prix – Marina Bay Street Circuit, Singapore – September 16, 2023 Aston Martin’s Lance Stroll reacts after crashing during qualifying REUTERS/Caroline Chia/Pool
Reuters/REUTERS

Sogni infranti

L’inizio campionato per AM è stato scoppiettante, con una monoposto in grande spolvero capace di lasciare a bocca aperta la concorrenza. Presto però, il team di Silverstone ha mostrato le sue debolezze. Dopo aver agguantato la piazza d’onore, la squadra inglese ha iniziato a perdere terreno nei confronti delle dirette rivali che, con aggiornamenti azzeccati, hanno ricucito il gap prestazionale, facendo scivolare il team al quarto posto nella classifica costruttori. Con lo zero dell’ultima gara, inoltre, Alonso subisce il sorpasso in classifica piloti da parte di Lewis Hamilton, in una seconda parte di stagione in cui AM sembra non essere riuscita a trovare la quadra. Gli aggiornamenti portati finora per aumentare carico e prestazioni sono risultati poco convincenti. Inoltre, l’AMR23 si è mostrata debole anche in una pista di trazione come Singapore, che avrebbe invece dovuto far esaltare le qualità della monoposto. A inficiare negativamente sulla performance, però, anche un danno alla sospensione anteriore che lo spagnolo ha accusato sin dal giro 2.

Una squadra che non è ancora pronta

Nonostante le ambizioni di papà Stroll, la stagione disputata finora ci ha consegnato l’immagine di un team ancora imperfetto. La squadra è spesso imprecisa nelle strategie, maldestra ai box e in più ha l’handicap di fare affidamento su un solo pilota. Infatti, al di là dell’assenza di Lance al GP asiatico, il successo di inizio stagione è stato costruito sulla performance del solo Alonso. Il team si è ritrovato tra le mani un bottino di punti meno prezioso di quello che il potenziale vettura consentiva, al netto dello smisurato talento dell’asturiano. Le performance del canadese di casa convincono sempre meno, con una squadra che avrebbe bisogno di rafforzarsi anche sul fronte piloti per compiere la scalata necessaria.

Ritrovare la bussola

La griglia alle spalle della RB si presenta, infatti, estremamente compatta, con valori in campo che si alterano a seconda delle piste e delle circostanze. In una lotta così serrata ogni dettaglio conta. Aston Martin è dunque chiamata a trovare in fretta delle risposte per ricostruire, nel finale di campionato, quella che sembrava una stagione decisamente promettente. I conti dopotutto, come ricorda l’asturiano, si faranno ad Abu Dhabi, dicendosi fiducioso della possibilità di risalire la china. Singapore costituisce un unicum nel calendario e per avere un quadro più chiaro dello stato di forma della scuderia sarà necessario attendere Suzuka. Occorre ricordare anche l’introduzione della TD018, in vigore dallo scorso GP. La squadra aveva già ricevuto un primo warning dalla FIA all’altezza di Baku, in quanto la monoposto presentava una vistosa flessione delle ali. Quanto la direttiva abbia inciso anche sulla performance di Singapore non può essere detto con certezza, dato che l’efficienza aerodinamica conta meno su questo tipo di tracciato. L’appuntamento giapponese sarà quindi fondamentale per avere delle risposte in più, utili a ritrovare la giusta strada da percorrere. 

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

Un pensiero su “Débâcle Aston Martin: a Singapore una squadra in caduta libera

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Torna in alto