Tutto può succedere a Montecarlo, questa volta lo sa bene Charles Leclerc, che riesce a sfatare il mito, vincendo a casa sua. Caro Charles, questa volta Monaco è tua!
Un weekend da sogno
Dopo la pole spettacolare di sabato, era ancora tutto da fare, ma sembrava possibile. 78 giri di pura adrenalina passando per la Saint Devote, dove prendeva l’autobus, poi sotto casa degli amici dove guardava la rossa, quella rossa con cui sognava di correre, fino all’iconico Casinò. E poi giù in discesa per le sue strade, fino al porto, e poi su di nuovo verso il traguardo.
Sotto le grida dei tifosi, accompagnati dal suono degli yatch, caro Charles, mentre pensavi a Jules e a papà, sei riuscito a strappare la tanta sognata vittoria. Monaco si è inchinata ai tuoi piedi!
Il pianto finale
Alla fine di tutto, un urlo liberatorio, proprio come quello di Senna in Brasile nel 1991, un urlo che racchiude: frustrazione, tristezza, sofferenza ma soprattutto voglia di rivalsa. Dopo le due vittorie sfiorate, oggi è tempo di lasciare andare tutte queste emozioni, e lo fa Charles piangendo, questa volta, di gioia. Le lacrime di chi sa di avercela fatta.
La forza dei sogni
Se correre in rosso era un sogno, come avevi promesso a tuo papà, l’hai realizzato. Ne mancava ancora uno, vincere a casa tua. “Se puoi sognarlo puoi farlo” caro Charles, e te lo ricorderai a lungo perché a dieci anni dai primi punti di Jules Bianchi in F1, a casa tua sei riuscito a vincere di cuore, di talento. Oggi il cielo è rosso sopra a Montecarlo. Il cerchio si è chiuso e davanti alla tua gente, da principe sei diventato re!
Grazie Charles, grazie per queste emozioni, grazie per averci fatto sognare ad occhi aperti.