Questo weekend si sono corse due gare molto combattute sul circuito permanente cinese di Shanghai. Rispetto ad altri eprix su stretti tracciati cittadini, i colpi di scena sono stati pochi, con nessuna safety car in pista. La carreggiata di 14 metri ha dato la possibilità ai piloti di provare svariate traiettorie e di affiancarsi per i sorpassi, che sono stati come sempre molto numerosi con continui stravolgimenti della classifica.
I TOP DEL SHANGHAI EPRIX
Mitch Evans – Le due gare cinesi confermano il suo grande feeling con la Jaguar. In gara 1, i riflettori sono tutti puntati su di lui, protagonista di una grande lotta con le due Porsche che termina con un’altra sua splendida vittoria. In gara 2 appare più tranquillo e più di supporto al team.
Antonio Felix Da Costa – Da Costa ha incantato i tifosi cinesi con un weekend veramente ottimo. In entrambe le gare il portoghese era molto ispirato, costantemente in top5. Gara 2 lo vede protagonista, con un’ottima gestione di gara e dell’energia. Rimane leader per buona parte del secondo Shanghai eprix e la vittoria gli spetta di diritto.
Jake Hughes – Dopo averlo criticato in precedenti occasioni, dobbiamo riconoscere la bella gara 2 di Jake Hughes. Partito dalla pole position, è rimasto sempre in lotta per il podio e ha resistito bene alla bagarre con Cassidy. Il suo secondo posto è di grande incoraggiamento per questo finale di stagione ed è una bella soddisfazione per la squadra che ha visto il ritiro di Sam Bird.
I FLOP DEL SHANGHAI EPRIX
Nick Cassidy – A sorpresa tra i flop troviamo il leader della classifica generale dei piloti. Ha tra le mani una monoposto estremamente performante, ma lui è sempre in gestione, pronto a fare il compitino, senza quella fame e quella voglia di vincere che invece caratterizza Evans. In gara 2 improvvisamente decide di tirare fuori la grinta in un duello con Hughes, dal quale esce con un’ala danneggiata per una sua manovra troppo aggressiva e maldestra. Alla fine bisogna dirlo è anche fortunato a riuscire a rimanere in pista con l’ala traballante e a chiudere in quarta posizione, mantenendo la leadership in classifica generale.
Oliver Rowland – Il pilota inglese in entrambe le gare è stato anonimo. Sia il sabato che la domenica, è autore di una pessima partenza e non è mai in lotta per le posizioni che contano. Dal quarto in classifica generale piloti ci saremmo aspettati una prestazione decisamente diversa. Sicuramente gli altri piloti lo preferiscono lontano dalla top5, considerando la sua propensione alle sportellate.
Edo Mortara – Continuano per lui le difficoltà ( e anche la sfortuna) con la sua monoposto Mahindra, simbolo di un feeling mai sbocciato. Gara 1 per lui termina con il ritiro per un contatto, del quale lui non ha alcuna colpa. Gara 2 lo vede chiudere, invece, in 13esima posizione, senza raccogliere neanche un punticino. Per lo meno, nell’appuntamento domenicale il compagno di squadra De Vries si era fatto vedere in top 10, coinvolto nella bagarre.
Appuntamento, allora, per il penultimo weekend di gara del campionato con il double header di Portland il 29 e il 30 giugno.