Un ACI Racing weekend non è la Formula 1, ed è per questo che dovreste andarci! È molto di più di qualche ora in pista: è un modo per poter vivere da vicino questo mondo, per poter conoscere persone che condividono la stessa passione e per poter vedere da vicino quelle auto che di solito guardiamo in TV.
Noi di Multiformula siamo stati al Mugello per il primo dei due ACI weekend previsti quest’anno in quel circuito e vogliamo raccontarvi come è andata e perchè dovreste, almeno una volta, fare questa esperienza.
1. Campionati che non ti aspetti
Gli ACI weekend ospitano spesso un grande numero di campionati. La maggior parte sono organizzati da ACI sport, ma spesso si uniscono eventi della Formula X Italian Series.
Leggendo il programma si possono scoprire competizioni particolari, come ad esempio il Campionato Italiano Sport Prototipi. Dal 2018 si corre con delle Wolf GB08 Thunder, che usano un motore da moto, un Aprilia 1000 RSV4. Il suono che ne viene fuori è decisamente inaspettato: sembra quasi un suono troncato a metà, eppure riesce a dare un’ottima sensazione di velocità.
Se questo però lo abbiamo potuto ammirare anche al Mugello, ci sono molti altri trofei che invece in questo weekend non avevano spazio e che sono capaci di offrire dubbi e meraviglia. Uno di questi è il Mini Challenge, corso con delle Mini modificate, che farà tappa sull’autodromo toscano tra un mese.
2. Tre giorni di gare
Se, come me, amate sentire il rumore dei motori intorno a voi, allora gli ACI weekend sono un’esperienza imperdibile. Con sette campionati in pista, questo weekend c’è stato davvero poco tempo per il silenzio. Il tempo di attesa tra una gara e l’altra è altrettanto spettacolare, visto che si possono vedere tutte le fasi della preparazione di una gara, dall’uscita dai tendoni fino allo schieramento in griglia. Con un po’ di fortuna, e trovandovi nel posto giusto, riuscirete anche a scattare foto delle auto a distanza ravvicinata.
3. Paddock aperto
Al contrario di eventi come la Formula 1, dove il posto in tribuna è assegnato, o come la Formula E, dove in base al biglietto si può entrare solo in determinate aree, negli ACI weekend tutto l’autodromo si può girare quanto si vuole. Questo include anche la possibilità di entrare nel paddock e vedere i tendoni animati dal lavoro dei meccanici. Ogni tanto vi passerà davanti un’auto che sta andando in griglia, ogni tanto un pilota che sta tornando nel suo camion. Qui potrete trovare anche il lato meno televisivo del motorsport, con gli alettoni di ricambio trasportati su un quad oppure qualche pezzo di auto incidentate abbandonato su un muretto in attesa di essere buttato.
Se invece preferite godervi le gare, ogni autodromo ha degli ottimi punti da dove si può seguire tutta l’azione. Personalmente, amo guardare pochi minuti da ogni curva, girando, infine, l’intero tracciato.
4. In pista a piedi
In molti casi, dopo l’ultima gara, l’autodromo resta aperto per un po’ di tempo ed è possibile girarlo a piedi. Provate a completare un giro di pista del Mugello, è una sfida fisicamente impegnativa! Inoltre, camminare in pista consente di scoprire dettagli a cui non si farebbe attenzione. Si possono sentire davvero i dislivelli, ben diversi da come appaiono in televisione, si può vedere come è fatto un cordolo e si possono trovare elementi a bordo pista che difficilmente sono visibili.
Proprio passeggiando sull’asfalto del Mugello, ho ammirato l’area interna alla San Donato, dove esiste un’attività a tutela delle api, e l’area esterna della stessa curva, predisposta per il barbecue. Anche una buona grigliata con del motorsport come sfondo è un ottimo modo di spendere la domenica!
5. Un’attività per tutti
Negli ACI weekend ognuno vive la pista a modo suo. C’è chi preferisce sedersi in tribuna e guardare ogni singola competizione, chi camminare tutto il giorno tra i tendoni, chi campeggiare su una collina sopraelevata… Quello che accomuna tutti, però, è l’ambiente. Si conosceranno tantissime persone che condividono la stessa passione, e che, nel tempo, potrebbero diventare veri e propri compagni di viaggio con cui girare per gli autodromi d’Europa. Per i bambini, invece, c’è la gioia di poter vedere delle auto, enormi ai loro occhi, che ricorderanno a vita. E, per chi desidera, c’è sempre spazio per una sdraio, per poter tornare a casa, la sera, stanchi ma abbronzati!
La grande bellezza del motorsport sta proprio nelle cose semplici, come una cedrata Tassoni stappata a bordo pista. Ciò che resterà di uno o più giorni in autodromo, una volta superata la stanchezza, saranno i sorrisi, le foto e i ricordi.
Per questo, ogni tanto, una domenica merita di essere dedicata a qualcosa meno esposto ai media, ma che restituisce grandi emozioni!