Il circus fa tappa a Budapest per la penultima gara prima della sosta estiva. Questo fine settimana, infatti, si correrà la quarantesima edizione del Gran Premio d’Ungheria.
Vediamo insieme la storia di questo circuito e di questo GP!
LE PRIME EDIZIONI
La primissima edizione del Gran Premio d’Ungheria risale al 1936, ma non era valevole per il mondiale. Si disputò anche in un circuito diverso da quello a cui siamo abituati noi, cioè il parco Népliget di Budapest.
Per quello dobbiamo aspettare 50 anni. Solo nel 1986 il Gran Premio d’Ungheria è valevole. Anno in cui, tra l’altro, cambia location: dal parco si sposta all’Hungaroring di Mogyorod, nei pressi di Budapest, dove viene svolto ancora oggi.
Al tempo è stato il primo Gran Premio ad essere disputato in un Paese del Blocco Comunista, cioè quel blocco formato – nel periodo della Guerra Fredda – dall’Unione Sovietica e i suoi alleati, tra cui c’era anche – appunto – l’Ungheria.
È una delle gare più longeve in calendario e il circuito ha un contratto valido fino al 2032.
PRIMO VINCITORE E GARE DEGNE DI NOTA
Il primo ad aggiudicarsi la vittoria su questo circuito è stato Nelson Piquet, dopo aver avuto la meglio in un sorpasso complicato su Ayrton Senna.
Un’altra gara viene ricordata come ricca di colpi di scena: quella del 1989, che vide Mansell partire dodicesimo per poi arrivare sul gradino più alto del podio. Un gran colpo, considerando che in Ungheria è complicato sorpassare. Infatti, tendenzialmente, il Gran Premio di Ungheria si vince principalmente giocando bene di strategia e soprattutto prendendosi e mantenendo la pole position.
Nel 2006, invece, una gara particolarmente movimentata dalla pioggia ha visto Jenson Button portarsi a casa la prima vittoria in carriera.
I PIÙ VINCENTI DEL GRAN PREMIO D’UNGHERIA
La scuderia più vincente su questa pista è McLaren, con undici vittorie. Tre sono di Senna, due di Häkkinen, una di Räikkönen, tre di Hamilton, una di Kovalainen e una di Button. Seguono poi Ferrari e Williams, con sette vittorie a testa. Cinque le vittorie di Mercedes, tutte di Sir Lewis Hamilton.
Ne ha quattro Red Bull: le ultime due edizioni sono vinte da Max Verstappen, mentre quelle passate una da Daniel Ricciardo ed una da Mark Webber.
Tra le due vittorie di Max Verstappen, ricordiamo anche il trofeo rotto in seguito alle celebrazioni sul podio. Lando Norris, infatti, per fare la sua solita esultanza con lo spumante ha dato un colpo troppo forte al podio. Ad avere la peggio è stato proprio il trofeo del vincitore.
Nel 2021, qui, ha ottenuto la sua prima vittoria in carriera Esteban Ocon.
Il pilota più vincente, invece, è Lewis Hamilton con ben otto vittorie. Questo record di vittorie su uno stesso circuito l’ha appena infranto a Silverstone, dove ha conquistato il suo nono primo posto in carriera. All’Hungaroring il sette volte campione del mondo detiene anche il record di pole position, nove.
Secondo a lui Michael Schumacher, che di vittorie ne ha ben la metà.
A livello di podi, invece, Hamilton ne ha undici. In questo caso, dietro di lui c’è Kimi Räikkonen con nove.
Dopo la liberatoria vittoria di Silverstone, Hamilton sarà sicuramente il pilota da tenere d’occhio. In una pista in cui ha vinto così tanto, con la fiducia che solo una vittoria a casa può donare e con un auto che sembra stia andando nella giusta direzione in termini di sviluppi, la nona dell’Ungheria potrebbe non essere solo fantasia.
Nonostante McLaren sia la scuderia con più vittorie al Gran Premio d’Ungheria, la scuderia che ha portato a casa più punti nell’arco della storia di questo GP è stata Ferrari, con ben 442 punti.
L’appuntamento, quindi, è a venerdì, quando alle 13:30 le monoposto scenderanno in pista per la prima sessione di prove libere.