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F2 2024: le pagelle di metà stagione

Giunti alla sosta estiva della ventesima edizione del Campionato FIA di F2, per alcuni team e piloti è già tempo di bilanci.
I motori si spengono per lasciare spazio alle agognate vacanze, momento di pace ma anche di riflessioni per capire cosa sia andato bene e cosa invece debba essere migliorato nel prosieguo della stagione.

Noi, di Mult1Formula, abbiamo cercato di dare un voto ai protagonisti. Scopriamo insieme le pagelle di questa prima frazione di Campionato!

I promossi

Isack Hadjar: 8,5

Autore di una solida prima metà di stagione, il francese del team Campos Racing guida la classifica generale con 36 punti di vantaggio su Gabriel Bortoleto.
Quattro volte vittorioso per un totale di sette podi conquistati, ad Hadjar va il merito di aver saputo reagire ai troppi errori di inizio Campionato. Dopo i primi due appuntamenti avari di soddisfazioni, il pilota del vivaio Red Bull ha inanellato una serie di risultati molto positivi e fatto della costanza la propria arma per scalfire il dominio di Paul Aron.
Col mercato piloti in subbuglio, e una line up in Red Bull ancora fortemente dibattuta, per Hadjar è imperativo vincere il titolo per sperare di guadagnarsi una chance alla corte di Helmut Marko.

Hadjar vince la Feature Race di Silverstone
(credits: @formula2)
Hadjar vince la Feature Race di Silverstone
(credits: @formula2)

Gabriel Bortoleto e Paul Aron: 8

Benché separati da appena cinque punti in classifica generale, il trend delle ultime gare racconta di due momenti diamentralmente opposti nel campionato di Paul Aron e di Gabriel Bortoleto
Se il pilota estone è stato leader incontrastato per quasi metà della stagione, il brasiliano ha invece attraversato una prima fase di adattamento seguita da risultati sempre più convincenti e coronati dalla vittoria nella Feature Race di Spielberg.
A quattro round dalla fine, ai due rookie manca solo la costanza per sperare di insidiare il primato di Hadjar.

Gabriel Bortoleto
(credits: @Formula2)
Paul Aron
(credits: @Formula2)
Zane Maloney e Jak Crawford: 6,5

Nonostante l’esperienza accumulata nella precedente stagione di Formula 2, Zane Maloney e Jak Crawford faticano a dar prova del grande talento che li accumuna.
Illusoria la doppietta del barbadiano nel weekend inaugurale di Sakhir, mentre il collega americano deve accontentarsi dell’unica vittoria nella Feature Race di Barcellona.
Troppo poco per le aspettative di due piloti che rischiano così di dover ripiegare altrove, lontano dal palcoscenico della F1.

Franco Colapinto: 7

È un campionato in crescita per il pilota argentino, rookie nella categoria e già vincitore della Sprint Race di Imola. Considerato il rendimento del ben più esperto compagno di squadra, l’impressione è che a Colapinto non si potesse domandare troppo di più.
Tre i podi da lui conquistati, prima del debutto in F1 al volante della FW46 di Logan Sargeant nelle prime libere di Silverstone.

Colapinto durante le FP1 di Silverstone
(credits: @FranColapinto)
Colapinto durante le FP1 di Silverstone
(credits: @FranColapinto)
Andrea Kimi Antonelli: 7,5

In una prima parte di stagione fortemente condizionata dai limiti tecnici della propria monoposto, è Kimi Antonelli a prendersi in spalla il team Prema Racing.
Nonostante il duplice salto di categoria e un compagno di box tra i più talentuosi in griglia, al pilota bolognese non occorrono che otto weekend – uno in più di Bearman – per salire sul gradino più alto del podio.
E se la vittoria nella Sprint Race di Silverstone, davanti agli uomini Mercedes, ha messo tutti d’accordo, la consacrazione è giunta il weekend successivo col successo nella Feature Race di Budapest.
Il suo approdo in Formula 1 sembra solo una questione di tempo e, secondo alcune indiscrezioni, l’annuncio ufficiale potrebbe arrivare già a Monza.

Antonelli vince la Sprint Race di Silverstone
(credits: prema_team)
Antonelli vince la Sprint Race di Silverstone
(credits: prema_team)

I rimandati a settembre

Dennis Hauger e Kush Maini: 5,5

Una vittoria a testa per Hauger e Maini.
Con quattro round ancora da disputare e l’esperienza delle passate stagioni, i due hanno tutte le carte in regola per ribaltare l’andamento di un campionato fin qui molto anonimo.

Zak O’Sullivan: 6-

Lo tengono ancorato alla sufficienza la vittoria nella Feature Race di Montecarlo e le prestazioni, non proprio esaltanti, del più ingombrante compagno di squadra.
La sensazione è che in casa ART Grand Prix ci sia tanto da lavorare, soprattutto dopo quanto mostrato la passata stagione con la conquista del titolo piloti.

Enzo Fittipaldi e Richard Verschoor: 5

Spesso sfortunati, ma ancor più spesso inconcludenti: due peccati che mal si addicono a piloti del loro calibro e della loro esperienza.

I bocciati

Victor Martins e Ollie Bearman: 4,5

Il giudizio sarebbe stato certamente più gentile se gli autori di una tale Caporetto non fossero due tra i piloti più attesi per la conquista del titolo.
Uniti da un destino che li ha sempre visti rivali, Bearman e Martins si sono spesso ritrovati quest’anno a lottare per le ultime posizioni dello schieramento.
Per il futuro alfiere Haas e per il giovane più promettente nel vivaio Alpine, il bilancio della prima parte di stagione non può che essere gravemente insufficiente.

Victor Martins (a sinistra) e Ollie Bearman (a destra)
(credits: @Formula2)

Juan Manuel Correa, Amaury Cordeel e Roman Staněk: 4

Un Campionato da più ombre che luci che getta molti dubbi sul futuro nella categoria per Correa, Cordeel e Staněk.
Riusciranno a trovare la quadra prima che il naturale ricambio generazionale non finisca con l’inghiottirli?

Pepe Martì, Ritomo Miyata, Joshua Dürksen, Taylor Barnard e Rafael Villagómez: 5+

Vicini alla sufficienza ma non abbastanza per meritarla.
Per i giovani rookie, c’è ancora tanta strada da fare a fronte dei pochi chilometri rimasti da qui al termine della stagione. Quanti di loro riusciranno a conservare un sedile per l’anno prossimo?

Marika Taroni

Biologa nutrizionista, amante dello sport, dei motori e dell'adrenalina su pista.

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