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Quota 100 per Charles Leclerc

Ad Austin Charles Leclerc correrà il suo centesimo Gran Premio di Formula 1. In questi anni il pilota monegasco ha collezionato ben 22 podi, di cui cinque sul gradino più alto.

Nel 2018 un giovane e promettente talento pieno di sogni e speranze approda nella massima serie automobilistica. È un ragazzo cresciuto a Montecarlo, il suo padrino è Jules Bianchi e in cameretta ha il poster di Michael Schumacher: il suo nome è Charles Leclerc.

Da quel giorno sono passati sei anni e 100 Gran Premi. Quel giovane ora guida la monoposto rossa più ambita dell’intero circus e viene chiamato da tutti “Il Predestinato”, rimanendo lo stesso ragazzo sognatore che fa divertire i tifosi e aspetta il suo turno per mettere la firma nell’olimpo dei più grandi.

Ripercorriamo insieme i Gran Premi più significativi per il pilota della Scuderia Ferrari.

Gran Premio d’Azerbaigian 2018

I primi punti in Formula 1 non si scordano mai. Leclerc riesce ad ottenerli conducendo un’ottima gara alla guida della sua Sauber C37 e concludendo sesto.

Gran Premio del Belgio 2019

Sul circuito di Spa-Francorchamps, Charles Leclerc, per la prima volta sul gradino più alto del podio, alza gli occhi al cielo. Dedica la sua prima vittoria a chi non c’è più in un misto di gioia e malinconia.

Gran Premio d’Italia 2019

Una marea rossa sotto il podio che canta a squarciagola “Fratelli d’Italia” con la mano destra sul petto. Vincere a Monza da pilota Ferrari è un sogno che Leclerc è riuscito a trasformare in realtà grazie a una solida prova di maturità e resistenza che lo consacra all’interno dei cuori di tutti i tifosi Ferrari.

Gran Premio del Bahrain 2022

Sotto le stelle del deserto del Bahrain brilla Charles Leclerc che inizia il suo 2022 con una vittoria che pone fine al digiuno Ferrari. La gara del Bahrain segna il ritorno della Scuderia di Maranello tra i vincitori di questo sport dopo due anni difficili e complessi.

Multiformula

Multiformula è un blog nato nel 2020 per condividere la nostra passione per il motorsport, dare spazio a quelle categorie come le Feeder Series di cui si parla ancora poco e soprattutto abbattere i pregiudizi che si incontrano in queste categorie.

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