Lundgaard ha gareggiato incredibilmente a Barber e ora torna a Indianapolis partendo dalla pole position, dopo una sessione di qualifiche ricca di sorprese.
Il Gran Premio GMR è la prima gara del mese di maggio della Indycar, e questa è la 13ª edizione sul tracciato stradale. Il tracciato è lungo 3,9 km e presenta 14 curve piatte, ognuna con un proprio raggio. Sorpassare è abbastanza facile, ma chiudere i varchi non lo è altrettanto.
La bandiera verde sventola e Lundgaard effettua una buona partenza, difendendosi da un Palou ancora più bravo che si piazza secondo. Fin dalla seconda curva si verificano contatti e si scatenano alcune battaglie tra i piloti.
Prima bandiera gialla
Alla fine del primo giro, Palou prende il comando, si difende da Lundgaard sul rettilineo principale e inizia a costruire il suo distacco. Mentre le tre McLaren lottano per la quarta posizione, avviene il primo incidente tra Robb e Malukas, con Robb che sbaglia e colpisce Malukas sul fianco. Entrambi sono costretti al ritiro.
Durante la caution, alcuni piloti cambiano l’ala anteriore in seguito ai contatti del primo giro. Alla ripartenza Palou si difende nuovamente da Lundgaard, con successo, mentre Harvey blocca le gomme in frenata e poco dopo perde la terza posizione a favore di Rossi. Mezzo giro dopo perde anche la quarta a favore di Rosenqvist. Tra le battaglie a centro pista alla curva 1, Kirkwood va largo e colpisce Power, che finisce sull’erba. Non ci sono comunque danni gravi per lui.
La prima finestra dei box inizia al 13° giro con Veekay che si dirige verso un pit anticipato. Al 17° giro le prime posizioni sono occupate da Palou, Lundgaard e le tre McLaren. I leader effettuano il pit intorno al 20° giro ed Ericsson trova posto tra le McLaren.
Dopo il pit, Palou e Lundgaard iniziano a riprendere posizioni in pista e Lundgaard supera Palou per la seconda posizione, in attesa del pit di Rahal. In ogni caso, i due iniziano a ridurre il distacco fino al 31° giro, quando Rahal si ferma ai box. Nello stesso giro, Harvey compie un’uscita di pista.
Marcus Armstrong inizia la sua cavalcata attraverso lo schieramento ed è così veloce che riesce a sganciarsi. Metà gara è finita, Palou ha chiuso di nuovo il gap su Lundgaard e ora prepara un attacco. Giro 42, prima curva, Palou è di nuovo 1°!
Lundgaard va ai box subito dopo, Palou un giro dopo. I due sono a 2 decimi di distanza, mentre Ericsson è temporaneamente in testa alla gara. Palou riesce a mettere una vettura, quella di O’Ward, tra lui e Lundgaard. Dura solo 7 curve, poi anche Lundgaard prende la posizione e ora segue nuovamente Palou. Rahal è poco più avanti e viene superato in poche curve. Le McLaren, nel frattempo, continuano a fornire buone prestazioni, lottando tra loro.
La seconda finestra dei box è finita e Palou è di nuovo in testa. Lundgaard lo segue, ma il distacco aumenta lentamente.
La terza finestra si apre al 60° giro con Lundgaard. Tenta un undercut quando le speranze di superare Palou in pista sembrano svanire. Palou si ferma ai box un giro dopo. Quando riprende la pista, ha guadagnato un notevole vantaggio. Pagenaud, invece, si ferma all’uscita della pitlane e resta lì. Santino Ferrucci subisce la stessa sorte un minuto dopo. Sembra che abbia avuto un problema meccanico alle gomme anteriori.
Palou continua a costruire il suo distacco
A 15 giri dalla fine Palou guida la gara con 11 secondi di vantaggio su O’Ward. Dopo i box ha guadagnato la seconda posizione, ma nello stesso giro l’ha persa nuovamente a favore di Lundgaard. Rossi è quarto, Herta quinto e Rosenqvist sesto. Poi Dixon, Newgarden, Ericsson e Rahal.
5 giri dopo Lundgaard perde due posizioni, a favore di O’Ward e Rossi. Ora due McLaren su tre siedono sul podio. Il terzo, Rosenqvist, è in lotta con Herta per il quinto posto. Un errore di Rosenqvist permette a Dixon di inserirsi nella lotta, ma lo stesso Rosenqvist riesce a superare Herta poche curve dopo. Dixon sembra più veloce di Herta e lo supera un giro dopo. Newgarden è il terzo in tre giri a passare Herta.
A 3 giri dalla fine, Lungaard deve difendersi da Rosenqvist, mentre Palou allunga il suo vantaggio su O’Ward e Rossi e si avvia tranquillamente verso la vittoria.
Le posizioni non cambiano: Palou è il vincitore!
È tempo ora per i piloti di pensare alla gara più importante dell’anno, l’Indy500, che si disputerà il 28 maggio. Il weekend inizierà settimana prossima partendo da numerose prove libere, a seguire le qualifiche il 21 maggio.