Un weekend che ha ben poco di buono da ricordare per Charles Leclerc, che tuttavia nella prima gara in terra americana si è reso protagonista di diversi record. Alcuni più amari che dolci.
Di nuovo in pole position
Dopo una sola sessione di prove libere, è tempo di qualifiche ed è qui che Charles ancora una volta fa la differenza. Per colpa dei track limits viene cancellato il tempo a Max Verstappen, che si era imposto davanti al monegasco per soli 55 millesimi. Il monegasco firma la sua 21esima pole position nel centesimo gran premio con la Scuderia Ferrari.
Una pole per tre record
21 pole, un numero che porta Leclerc tra i grandi nomi della Formula 1, tra Fernando Alonso e Damon Hill appaiato a Valtteri Bottas. Proprio al finlandese, Charles ha rubato il primo record ovvero essere il pilota in pista con più pole-position senza aver mai aver vinto un mondiale. Fa male, essendoci andato così vicino nella stagione 2022, ma alla fine l’unica costante è la bravura di Charles nel giro secco. Un record che ci ricorda che talenti così non nascono tutti i giorni.
Il record di Seb ringrazia Leclerc
Tra nuovi record, nel weekend di Austin, resta intatto quello firmato da Sebastian Vettel nella stagione 2011, a bordo della sua RB7. Il pilota tedesco riuscì a mettere la firma su 15 pole position in sole 19 gare. Grazie al risultato firmato da Charles nelle qualifiche, Vettel resta ancora il pilota con maggior numero di pole in una singola stagione. Infatti mancano ancora 4 round alla conclusione di questo campionato, e se Max dovesse ottenere tutte le pole, arriverebbe a quota 14. Seb ringrazia e Charles rimanda l’abbattimento di questo record al prossimo anno.
Occasioni mancate che fanno male
Dopo una gara difficile, conclusa con un sesto posto, è arrivata la squalifica per Charles che si ritrova ad aver sperimentato tutte le possibilità di non segnare punti partendo dalla pole position. Il ritiro a Baku 2022, la squalifica in questa occasione e la gara non iniziata nel suo GP di casa nel 2021.
Inoltre le ultime dieci pole non sono state convertite in vittoria, un dato amaro, che Charles ha commentato ricordandoci, ancora una volta, che prima di essere piloti e fare risultati, sono esseri umani. Queste le sue parole: “Prima di tutto dobbiamo smettere di parlare di queste statistiche, perché sono davvero negative, però vuol dire che sto facendo un buon lavoro il sabato”.
“Non tutto il male vien per nuocere”. Si dice così, ma in certe occasioni vedere il bicchiere mezzo pieno è difficile, anche se in questo la vita frenetica del motorsport può aiutare. È infatti di nuovo race week. È già tempo di lasciare Austin, questi record e andare in terra messicana in cerca di riscatto.