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London e-prix: Rowland vince, Wehrlein è campione

Con gara 2 a Londra si è chiuso il campionato mondiale di Formula E, estremamente combattuto fino alla fine tra Wehrlein, Evans e Cassidy racchiusi in appena 4 punti. Se vi siete persi gara 1 trovate qui il nostro report.

Andiamo a rivedere insieme i momenti migliori di questo secondo London eprix.

Partenza e prime fasi di gara

Al via della gara, il poleman Gunther parte molto male e viene superato subito da Cassidy, che diventa così leader di gara, ma anche da Evans, scattato molto bene dalla sua terza piazza. Dietro di loro, le posizioni sono invariate. Al secondo giro, ecco il primo incidente di gara e la prima safety car: Dennis e Mortara finiscono a muro. Apparentemente, sembra colpevole Mortara ma la direzione gara la pensa diversamente e penalizza Dennis di 5 secondi, nonostante sia fuori dalla gara.

Con la ripartenza, Evans si mostra subito molto aggressivo su Cassidy. Dietro di loro, Wehrlein capisce che non può perdere tempo e sorpassa Gunther in modo molto efficace per posizionarsi terzo.

Siamo solo al settimo giro e ecco il secondo incidente e un altro ingresso della safety car: Bird colpisce Daruvala. Quest’ultimo riparte e sterza a destra e sinistra per distaccare un pezzo penzolante dalla sua monoposto, lasciando così detriti per tutta la pista. Sforzo vano, alla fine il pit stop è inevitabile.

In ripartenza, in un team radio il box Jaguar chiede a Evans di lasciare spazio a Cassidy e mantenerlo in prima posizione dopo l’attivazione dell’Attack Mode. E proprio questo succede, con il secondo pilota che non è troppo felice di obbedire a quest’ordine di squadra. Il giro successivo, però, gli ingegneri sbagliano strategia, richiedendo a Cassidy di nuovo di attivare la potenza extra e a questo punto Evans lo supera e diventa leader di gara.
Nel suo team radio, Cassidy è incredulo dalla decisione degli ingegneri e si lamenta platealmente : ora per lui la vittoria iridata è decisamente meno probabile.

Metà gara: Wehrlein molto aggressivo su Evans

Siamo a metà gara e Wehrlein si fa vedere più volte da Evans, per mettergli pressione. I primi due ancora non hanno attivato la potenza extra. Dietro di loro, Cassidy è decisamente più lento ed è nel mirino di Rowland in quarta posizione.

Al giro 25, vediamo una bagarre molto interessante tra Vergne, Da Costa e Gunther con una serie di sportellate. Mentre Wehrlein è ormai incollato al posteriore di Evans, ecco un incredibile colpo di scena: Cassidy è in crisi, viene superato da Rowland e poi viene colpito da dietro. Il contatto provoca una foratura a Cassidy, mentre Gunther perde l’ala anteriore ed è costretto al ritiro.

In questo caos, Wehrlein e Evans passano sulla zona dell’Attack Mode. In quel momento entra, però, in pista la safety car e il boost di potenza non viene attivato. Ad approfittarne di tutto questo è Rowland che diventa leader di gara.

Finale di gara

Al giro 31 sia Evans che Wehrlein riattivano il boost di potenza, con il pilota Jaguar che diventa leader di gara. In questo momento i due piloti sono a pari punti in campionato.
Il giro successivo i due rivali sono costretti a passare nuovamente nell’area dell’ attack mode, ma solo Wehrlein lo attiva correttamente ed è 2°. Evans è in terza posizione, ma per un guasto alla sua monoposto perde circa 4 secondi, conservando però la terza posizione. Nel frattempo, Cassidy è costretto al ritiro. Per lui è la seconda volta che perde il titolo all’ultima gara di campionato per due anni consecutivi.

La gara termina così con la vittoria di Rowland, davanti a Wehrlein che diventa campione del mondo, autore di un weekend di gara perfetto. In terza posizione si posiziona Evans che deve accettare la sconfitta.

Carlotta Ulgelmo

Impiegata Commerciale in un'azienda che organizza fiere tecniche B2B. Nel tempo libero amo guardare serie tv, viaggiare e colorare Mandala.

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