Archiviata Imola è quasi ora di scendere in pista a Miami. Aria di novità per alcuni team, che hanno scelto la tappa statunitense per portare i primi pacchetti di aggiornamenti alle proprie vetture. Vediamo insieme di quali scuderie si tratta e soprattutto di che genere di modifiche si sono occupate.
Miglioramenti sulla rossa
Non saranno aggiornamenti veri e propri quelli che porterà la scuderia di Maranello. Possiamo considerarli più come dei correttivi, delle modifiche ritenute necessarie dal team per adattarsi al meglio alla pista di Miami, completamente nuova e sconosciuta a tutti. Binotto ha ammesso che subito dopo questo gran premio, tuttavia, arriveranno i principali aggiornamenti.
Ha parlato infatti così il team principal ai microfoni di The Race : “Non porteremo gli aggiornamenti principali a Miami, ma avremo alcune nuove parti della macchina. Miami sarà un circuito ad alta velocità, rispetto a quelli che abbiamo visitato finora. Certamente dovremo preoccuparci del carico, proveremo cose diverse. Stiamo lavorando ancora sulla risoluzione del porpoising che, come potete vedere, è abbastanza visibile, sicuramente più della Red Bull. Il nostro obiettivo principale è Miami, ma gli aggiornamenti arriveranno dopo”.
La F1-75 sarà dotata di un’ala posteriore più scarica e i due piloti dovrebbero poter essere in grado di sfruttare la piena potenza del propulsore grazie al supporto del nuovo pacchetto ibrido.
Si parla anche di nuova PU per Charles Leclerc: questa volta non una scelta forzata da un momento di emergenza come ad Imola per Sainz, ma una pura scelta strategica.
Si parla anche di un nuovo fondo sulla monoposto di Sainz, un pattino nella parte laterale del fondo che dovrebbe essere simile alla soluzione portata precedentemente già dalla RedBull.
Aggiornamenti in casa Mercedes
Aggiornamenti anche in casa Mercedes, il cui obiettivo è la risoluzione del problema porpoising. La scuderia, infatti, ha sofferto molto questo effetto rimbalzo e le prestazioni negative ne sono un chiaro segnale.
A causa del porpoising, infatti, la Mercedes viaggia in condizioni anormali: la vettura è stata alzata a causa dell’eccessivo rimbalzo e questo innalzamento la rende più difficile da guidare. Dunque, l’obiettivo è anche quello di riportare l’auto all’altezza naturale.
Il direttore tecnico di Mercedes Andrew Shovlin ha ammesso che la soluzione a questo problema non può avvenire da un momento all’altro, ma è necessario avvicinarsi a piccoli passi. Ha poi aggiunto di star cercando una giusta soluzione aerodinamica da poter applicare alla vettura per poter pian piano far svanire il problema.
Dunque nessuna modifica a parti della macchina, ma solo la speranza di risolvere tutto questo rimbalzo che sta rendendo difficile il lavoro ai due piloti inglesi.