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Le discutibili pagelle di Edd Straw

Nell’ultimo periodo i “driver ratings” di Edd Straw stanno facendo discutere. Giornalista freelance specializzato in motorsport, egli collabora con il blog inglese “The Race”, per cui scrive pagelle dopo ogni Gran Premio. Se è vero che non è facile valutare qualcosa senza farsi influenzare dalle proprie preferenze, bisogna comunque evitare che esse falsino sistematicamente le valutazioni. In particolar modo, i piloti inglesi sembrano essere sempre favoriti, a prescindere da meriti effettivi. Ma è veramente così? Entriamo nei dettagli.

Edd Straw su Twitter

Bahrain

Fin dal debutto stagionale della Formula 1, qualcosa è subito balzato all’occhio come discutibile. Nel disastroso inizio della McLaren, a Norris, partito tredicesimo e arrivato quindicesimo, viene assegnato un 7, mentre il voto del suo compagno Ricciardo, partito diciottesimo e arrivato quattordicesimo, è un 3.5. Già valutare un pilota che ha concluso la gara perdendo due posizioni il doppio di uno che, a parità di macchina, ne ha guadagnate quattro, peraltro chiudendo davanti al primo, è opinabile. Bisogna tuttavia anche notare che tutti i piloti arrivati tra il quattordicesimo posto e il sesto, quindi prima di Norris, hanno preso di meno. L’unica eccezione è Albon, arrivato tredicesimo e valutato con un 7, comunque alto per la sua posizione. Accorgendosi che lo stesso 7 è stato dato a Sainz, partito terzo e arrivato secondo, e a Russell, partito nono e arrivato quarto, non ci si può che chiedere se siano questi ultimi ad essere valutati poco o Norris e Albon troppo. L’8 di Verstappen e il 7 di Perez, costretti al ritiro nei giri conclusivi da problemi di affidabilità dei loro veicoli, sono apprezzabili in virtù delle posizioni sul podio che stavano occupando prima degli imprevisti. Discorso diverso per il 7.5 a Gasly, ritiratosi a metà gara per un problema al motore. Ovviamente non si può far pesare un problema meccanico sulla valutazione del pilota, ma la prestazione del francese è stata comunque troppo anonima. Sarebbe stato più appropriato uno scambio di voto con il 6 del suo compagno di squadra Tsunoda, partito sedicesimo e arrivato ottavo. Gara anonima anche per Hulkenberg, “premiato” con un 5.5 per aver mantenuto il diciassettesimo posto con cui iniziava. Ciò risalta in paragone con Stroll, partito diciannovesimo e arrivato dodicesimo, che ha preso solo 4.5.

Arabia Saudita pagelle edd straw

Ad una prima occhiata, i voti del gp di Arabia Saudita sembrano meno discutibili. Ad una seconda occhiata, ci si accorge che in realtà i voti sono tutti quanti abbastanza strani e quindi nulla salta all’occhio più del resto. Certo, l’8 di Norris per aver guadagnato 4 posizioni da undicesimo a settimo sembra troppo, poi però lo stesso voto lo prendono Ocon (da quinto a sesto) e Gasly (da nono a ottavo). Potrebbero essere stati tutti alzati per essere sopravvissuti ad una gara che vedrà solo 14 piloti tagliare il traguardo, ma allora come si spiegano i 7.5 di Russell (da sesto a quinto) e di Sainz (che ha difeso la terza posizione)? Avere una macchina migliore riduce il voto perché una posizione migliore è teoricamente più facile da ottenere? Spiegherebbe il 4.5 ad Hamilton, che chiude decimo, ma non il 6.5 a Magnussen (da decimo a nono). Il 3.5 ad Albon quattordicesimo nasce dal fatto che è ultimo tra quelli che concludono la corsa? Ciò che è chiaro è che il non concludere la corsa non influisce sulla valutazione. Nonostante i DNF, Edd non si priva quindi della gioia di dare 1 ad un Latifi più mediocre del solito o un 8.5 esagerato ad Alonso, apparentemente per la combattività. Cosa succede invece a chi neanche inizia? Non possiamo dirlo di preciso, perché Tsunoda, che non partecipa alla corsa, non riceve voto, mentre Schumacher, non partecipando, prende 2.5.

Russell ed Hamilton: inglesi con voti più bassi di Norris

Australia pagelle edd straw

Il terzo gp dell’anno è quello con il record di insufficienze, 8, poi pareggiato da Imola. Particolarmente discutibile è quella a Sainz, che si prende un 3 dopo un nono posto in qualifica e un dnf. Se il dnf non penalizza, dobbiamo credere che Sainz ha fatto così tanto peggio di Alonso, che, pur ritirandosi dopo, si è qualificato decimo ed è stato valutato 8? Risulta quasi più facile credere ad una antipatia di Edd Straw per Sainz. Questa antipatia colpirebbe anche Stroll, valutato 3 dopo un dodicesimo posto con sette posizioni recuperate. In Australia ritorna anche il classico voto esagerato a Norris, che prende 8 dopo una gara in cui parte quarto e arriva quinto. Il voto dell’inglese risulta ancora una volta strano soprattutto in paragone con il 7.5 a Hamilton (da quinto a quarto) e con i 7 a Perez (da terzo a secondo) e a Russell (da sesto a terzo). pagelle edd straw

Imola pagelle edd straw

Le pagelle di Imola ci permettono, finalmente, di citare anche Leclerc. Il 4.5 assegnato al monegasco, per quanto l’errore che ha portato alla rinuncia al podio sia stato brutto, non rende giustizia ad un pilota che ha lottato per tutta la gara. Inoltre, nessuna delle sue vittorie, neanche le più nette, aveva meritato un 9.5, mentre Verstappen, mantenendo il primo posto dalla pole, lo ottiene qui. Considerando anche la severità del 5 dato a Sainz per un DNF di cui è solo parzialmente responsabile, potremmo dire che a Edd Straw non sta simpatica la Ferrari. Ancora una volta Norris fa discutere: partito quinto e arrivato terzo prende 8.5. Russell, autore di una rimonta da undicesimo a quarto, guadagna la stessa valutazione. Il voto di Norris è superiore di un punto a quello di Perez, rimasto stabilmente sul podio. Sempre in paragone con il messicano, anche gli 8.5 di Albon (da diciottesimo a undicesimo) e di Bottas (da settimo a quinto), sembrano eccessivi e due 8 sarebbero probabilmente stati più opportuni. In alternativa, anche alzare Russell a 9, in una giornata dai voti generalmente alti, non sarebbe stato fuori luogo. Infine, il 9.5 di Vettel, nonostante l’ottimo ottavo posto, stona se messo in paragone al 9 di Albon in Australia, frutto di una gestione eccezionale.

Leclerc quando Edd Straw non gli mette 9.5

Conclusioni

Come detto all’inizio, le valutazioni non sono facili. Man mano che si prosegue, la teoria iniziale di un favoritismo verso tutti gli inglesi perde di efficacia. Si nota, invece, una passione di Straw esclusivamente per Norris. Certamente dietro a questi sospetti favoritismi non vi è una volontà di falsare la visione che i tifosi hanno del pilota, ma semplicemente dei gusti personali, forse solo in parte influenzati da un patriottismo inglese abbastanza diffuso nel mondo della F1. Sarebbe lecito chiedersi se, nelle sue valutazioni, Straw premia di più per la classifica finale o per le posizioni guadagnate. Questo dubbio non è purtroppo risolvibile, data la mancanza di coerenza di giudizio tra le gare. Si potrebbero ovviamente fare altri esempi di bias pro inglesi, ma in fondo quello che importa è ricordarsi che ogni persona ha diritto alle proprie opinioni e che è proprio il non essere sempre d’accordo a rendere bello ogni dibattito.

Marco Toccalini

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