Sotto il sole cocente di Le Castellet una visiera abbassata e un’urlo di disperazione si fanno largo tra telecamere e microfoni. Charles Leclerc ha un sogno, un traguardo da raggiungere al primo posto: riportare il mondiale a Maranello. L’asfalto del Paul Ricard sembrava il palcoscenico prediletto per imporre la terza vittoria consecutiva firmata Ferrari ma, ben presto, lo spettacolo è diventato tragedia. Questione di attimi e la rossa numero 16, saldamente al comando del Gran Premio, lascia il circuito e sfila veloce a baciare le barriere. Charles Leclerc non ci crede, imperterrito ingrana la retromarcia e tenta di riportarsi in pista, impaziente di ricostruire la sua gara. L’errore, però, costa caro al monegasco: un ritiro che grava come macigni.
Sale a sessantatré il distacco tra Verstappen e Leclerc per una corsa al titolo che sembra sfuggire sempre di più all’alfiere della Ferrari. L’olandese è un rivale tenace, costante e che può contare sull’esperienza di mondiale vinto e combattuto sino all’ultima curva, letteralmente. Duro e sincero, alla stampa Charles Leclerc si addossa tutta la responsabilità dell’incidente: “sono nel miglior momento della mia carriera da inizio stagione ma non ha senso performare a un livello così alto se poi commetto errori come questo. Ho perso 32 punti in totale, 25 solo oggi perché avevamo il passo per vincere e 7 a Imola per il mio errore. Alla fine dell’anno faremo i conti e se mancheranno 32 punti vorrà dire che non avrò meritato il titolo per via dei miei errori“.
Verstappen e la settima vittoria stagionale
Approfittando del ritiro del monegasco, Max Verstappen conquista la ventiseiesima vittoria in carriera e la settima stagionale. Dopo la débâcle in Austria, il leone olandese torna a ruggire in Francia, allungando ulteriormente il distacco dal suo diretto rivale nel campionato. Una vittoria, però, non completamente sentita, quella di Verstappen, che avrebbe preferito battagliare ad armi pari insieme a Leclerc e, esattamente come ai tempi dei kart, il migliore avrebbe avuto la meglio. Solitaria a condurre la gara, la Red Bull dell’olandese taglia il traguardo in prima posizione, ormai sinonimo di garanzia per il team austriaco.
Doppietta Mercedes, o forse no?
A risalire la classifica, sia del mondiale piloti che costruttori, è Mercedes che, questa stagione, può contare su un’eccellente affidabilità e una coppia di piloti affamata. Lewis Hamilton, trecento Gran Premi appena compiuti, torna sul podio per la terza gara consecutiva, accompagnato da un soddisfatto George Russell. Verstappen-Hamilton-Russell, un podio che, inaspettato, fa il suo ritorno dopo il Gran Premio di Spa 2021. I due piloti delle Frecce Argento hanno dimostrato che, insieme alla velocità, la chiave per ottenere risultati incisivi è la costanza. A sottolinearlo è la classifica che vede Russell di un solo punto alle spalle di Carlos Sainz, quest’ultimo autore di una grande rimonta nel corso della gara compromessa da una penalità di cinque secondi. Un secondo e un terzo posto, quelli ottenuti dai due Mercedes, di estremo valore per la scuderia di Brackley, ancora non all’altezza delle performance dei top-team.