La nota azienda nel settore automobilistico, come produttore di pneumatici, dall’inizio del nuovo secolo si è interessata anche di arte, tramite Pirelli HangarBicocca.
Per Pirelli l’arte e la creatività sono degli strumenti per connettersi al mondo circostante tramite i prodotti che produce. Nel corso della sua storia sono diverse le collaborazioni con artisti italiani del calibro di Renato Guttuso, Riccardo Manzi, Bruno Munari.
Il direttore artistico, Vicente Todolì, di Pirelli Hangar Bicocca ha affermato:”Per me l’arte è come una chiave che apre porte su stanze che non si pensava e immaginava potessero esistere. Quello che l’arte fa è ampliare il mondo, ampliare la nostra conoscenza, in tutti i campi.” Proprio per questo Pirelli si occupa di arte. L’utilità dell’arte per Vicente Todolì, queste le sue parole:“La mia risposta è stata che nell’immaginazione e nell’arte nulla è impossibile. L’unico limite dell’artista è un limite fisico, ma l’arte non ha limiti e questo deve essere il punto di partenza. L’arte è un esempio di innovazione e può e deve ispirarci a creare e immaginare al di là dei nostri limiti, è un motore anche in tante altre discipline e aree, dall’ingegneria all’imprenditoria.”
Pirelli Hangar Bicocca
Nel 2004, nasce questo spazio espositivo nel quartiere Bicocca di Milano, dedicato all’esposizione dell’arte moderna e contemporanea, aperto gratuitamente al pubblico dal giovedì alla domenica. Lo spazio museale ricorda il suo passato industriale, ed è diviso in tre corpi principali che prendono il nome di “Shed“, “Navate” e “Cubo“. In uno degli ambienti più interessanti, dove è presente l’installazione permanente chiamata “I sette palazzi celesti” di Anselm Kiefer sono visibili le rotaie che venivano utilizzate per la prova dei mezzi locomotivi.
Pirelli e l’arte della manifattura
Ma Pirelli non si limita solo a questo, infatti, dopo aver collaborato con giovani artisti per la realizzazione dei trofei di Imola e Monza. Nel 2021, nel suo rapporto annuale ha voluto celebrare l’arte della manifattura mettendo insieme da una parte la sapienza di chi ogni giorno innova nella fabbrica e chi invece, ispirandosi alla fabbrica, è in grado di creare arte. Quindi in ogni stabilimento, come in un viaggio itinerante, tra Italia, Brasile, Cina, Romania e USA. L’obiettivo di questo opere d’arte era di parlare del tempo passato in fabbrica, le dinamiche e i suoni, ricercando la bellezza nella materia e nel suo processo di trasformazione, accentuando ancora una volta il legame tra arte, Pirelli e territorio.
Pirelli e l’impegno nell’educazione tramite l’arte
Pirelli si impegna nel campo educativo di offrire dei progetti a tutti coloro che sono interessati, dai più piccoli passando per gli universitari arrivando agli insegnanti. Per i più piccoli, durante tutto l’anno nei weekend, Pirelli HangarBicocca propone attività e workshop per esplorare e scoprire le mostre permanenti e temporanee come quella di Bruce Nauman, qualcosa di molto interessante per riempire i weekend in attesa della F1.
Per gli universitari dal 2015, il Dipartimento Educativo di Pirelli HangarBicocca e insieme all’Università degli Studi di Milano-Bicocca stanno collaborando nell’ambito delle modalità di ricerca e di azione che si attuano tramite i metodi di education through art e all’art based research.
È bello vedere come aziende italiane importanti, come Pirelli, si impegnino per offrire un futuro accessibile a tutti legato alla bellezza dell’arte, perché si sa, come diceva il pianista Daniel Barenboim: “Ogni grande opera d’arte ha due facce, una per il proprio tempo e una per il futuro, per l’eternità”.