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Gara NTT Indycar Series a Fort Worth: uno spettacolo eccezionale

Gara

Se l’odierna corsa della F1 vi ha lasciato l’amaro in bocca per il non spettacolo offerto al pubblico, l’NTT Indycar Series regala al pubblico una gara eccezionale! Partita in sordina, si accende nel finale con uno spettacolo di primo ordine, rendendo il secondo appuntamento del campionato 2023 straordinario. Vediamo dunque assieme che cosa è accaduto oggi al Texas Motor Speedway di Fort Worth.

La partenza della gara e le prime fasi

Favoriti per la corsa dopo delle eccellenti qualifiche, le vetture del team Arrow McLaren non mantengono il comando molto a lungo. Passa in testa Scott Dixon nelle prime battute, venendo superato quasi immediatamente da Josef Newgarden. Molto male l’uomo della pole Felix Rosenqvist che arretra 6°, così come Takuma Sato che scivola 13° e Scott McLaughlin che precipita 17°. Ottima per contro la partenza di Callum Ilott, da 18° a 12° nei primi giri, così come Marcus Ericsson da 16° a 11°.

In questo frangente, Scott McLaughlin recupera nuovamente il tempo perduto, tornando in breve al 13° posto. Il ritmo è elevato, con i primi doppiaggi che accadono al giro 33 su Christian Lundgaard e Jack Harvey. Al giro 45, Romain Grosjean passa Will Power per il 7° posto, mentre Graham Rahal è il primo pilota a fermarsi ai box.

Sato
Takuma Sato davanti a Scott McLaughlin. (Photo source: Joe Skibinski/Indycar.com)

Al giro 48, la gara fa la sua prima vittima nel rientrante Takuma Sato. Il giapponese va largo in curva 2 e, dopo aver colpito il muro esterno, si gira e sbatte contro il muro interno, finendo così la sua gara. Durante il ciclo di soste ai box, Kyle Kirkwood resta sulla fast lane ai box, invece che sulla transition lane. Questo comporta una collisione con Alexander Rossi proprio mentre quest’ultimo stava uscendo dal suo pit stall. Nel contatto, ha la peggio Rossi che, con la vettura danneggiata alla sospensione anteriore destra, perde 4 giri per le riparazioni. Nel mentre, anche Will Power ha grossi problemi, sprofondando nelle retrovie.

La ripartenza, uno stint lunghissimo nel quale O’ Ward fugge

Al giro 61, la corsa riparte nella sua piena valenza agonistica. Alex Palou e Josef Newgarden lottano fianco a fianco per il comando, ma è quest’ultimo a mantenere la testa. Nel mentre, lo spagnolo perde il 2° posto a favore di O’ Ward, ma quindici giri dopo, ripassa il messicano, che comunque ritorna 2° due giri dopo, con Palou superato da Grosjean.

O' Ward
Pato O’ Ward davanti alle Arrow McLaren gemelle e Alex Palou (Photo source: Chris Owens/Indycar.com

A centro gruppo, Callum Ilott accusa problemi di motore, venendo superato per il 10° posto da Devlin DeFrancesco. A proposito di noie meccaniche, al giro 99 è Kyle Kirkwood a ritirarsi con la vettura fumante. Dopo metà gara, Newgarden è in testa davanti a O’ Ward, Grosjean, Dixon, Palou, McLaughlin, Herta, Malukas, Rosenqvist e Marcus Ericsson.

Al giro 130, è Pato O’ Ward che rompe gli indugi prendendo il comando della gara. Da lì, incomincia una lunghissima fuga solitaria, dove O’ Ward riesce a doppiare tutti quanti, escluso Newgarden che resta staccato di 7 secondi dal messicano. In tutto ciò, Palou supera Dixon per il 4° posto.

La gara cambia e inizia lo spettacolo vero

Al giro 179, Felix Rosenqvist perde la vettura fuori da curva 4 e sbatte a muro, cosa che lo costringe al ritiro e neutralizza la gara. Durante la neutralizzazione, continuano i problemi per Will Power che quasi esce dai box con una ruota male avvitata e travolge i meccanici, perdendo ulteriormente tempo. L’incidente gli costa un drive through. Nel mentre, anche la giornata di Santino Ferrucci volge in negativo con problemi tecnici. Alla ripartenza al giro 191, O’ Ward resta davanti. Ma al giro 194 Palou passa con una mossa coraggiosa O’ Ward e Newgarden sul backstretch appaiati in 3. Subito dopo, al giro 198, è Newgarden che passa Palou, mentre David Malukas sale in terza posizione davanti ad O’ Ward.

Rosenqvist
Felix Rosenqvist affiancato a David Malukas (Photo source: Chris Jones/Indycar.com)

Al giro 200, la corsa si infiamma ulteriormente con Grosjean 2°, in una lotta a 6 serratissima tra lui, Herta, Malukas, O’ Ward, Newgarden e Palou. Al giro 203, è Colton Herta che prende il comando. Tre giri dopo, al giro 206, O’ Ward ritorna al comando passando Newgarden, Palou ed Herta.

La gara inizia a fare selezione tra i concorrenti

Al giro 209, un nuovo incidente porta ad una nuova neutralizzazione. Sting Ray Robb esce largo da curva 2, sbattendo a muro e ri-sbattendo pesantemente contro il muro interno del backstretch. L’esordiente in forza a Dale Coyne Racing w. Rick Ware Racing, riesce comunque ad uscire dalla vettura illeso.

Sting Ray Robb
Sting Ray Robb, fuori corsa dopo 209 giri (Photo source: Joe Skibinski/Indycar.com)

Al giro 219, una nuova ripartenza. Romain Grosjean va all’assalto per prendere il comando detenuto da Palou, mentre O’ Ward passa Herta. Subito dopo, il messicano passa in 3 wide sul backstretch sia Grosjean che Palou, mostrando un notevole coraggio leonino. Subito dopo, un altro grosso incidente neutralizza la corsa per la quarta volta.

Rahal
La vettura di Graham Rahal incidentata (Photo source: Joe Skibinski/Indycar.com)

Devlin DeFrancesco, largo in curva 2, prende il muro esterno. Cerca di rientrare ai box, ma come arriva sull’apron interno, la sua vettura non sterza più e rientra pericolosamente in pista. Questo fa sì che un incolpevole Graham Rahal lo tamponi in curva 3 mentre sopraggiunge a velocità maggiormente sostenuta. Rahal decolla e prende anch’egli il muro, ma fortunatamente i due piloti escono incolumi.

I giri finali

Al giro 237, la corsa riparte per altri 13 giri intensi. Palou e Newgarden lottano subito per il comando, con Malukas che passa Herta per il 4° posto. Nel mentre O’ Ward attacca sia Palou che Newgarden, con quest’ultimo che lo ripassa subito. Appena dietro, è Dixon che passa McLaughlin per il 6° posto, mentre Newgarden fa due giri appaiato in testa con Palou per il comando. Pato O’ Ward non sta a guardare, e decide di attaccare entrambi all’esterno, risalendo 2°. Subito dopo, Malukas si appaia a fianco di Palou per il 3° posto. Ad un certo punto, i primi 6 sono appaiati fianco a fianco in fila per due.

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Josef Newgarden e Pato O’ Ward si contendono la vittoria in un testa a testa avvincente nei giri finali (Photo source: Chris Owens/Indycar.com)

A 5 giri dalla fine, Newgarden e Palou restano davanti, appaiati per la volata. Subito dietro, Palou cerca il varco per passare,ma non lo trova. La corsa continua così fino a 2 giri dalla fine, quando Romain Grosjean tenta di passare Malukas, ma la sua vettura si scompone e il francese sbatte duramente a muro, portando la caution al penultimo giro di gara.

La classifica finale di gara e del campionato

Si conclude così una corsa dal finale straordinario, che vede Josef Newgarden vincitore per il secondo anno consecutivo al Texas Motor Speedway. Secondo posto per Pato O’ Ward, davanti ad Álex Palou, David Malukas e Scott Dixon che chiude la top 5. In top 10, Colton Herta &°, 7° Scott McLaughlin, 8° Marcus Ericsson, 9° un ottimo Callum Ilott capace di portare a Juncos-Hollinger Racing una top 10, nonostante i problemi di motore. Decimo posto per Hélio Castroneves che chiude la top 10.

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Josef Newgarden celebra in victory lane il successo della PPG 375 al Texas Motor Speedway (Photo source: Chris Owens/Indycar.com)

Chiudono la classifica Rinus VeeKay buon 11° e un validissimo Agustín Canapino che chiude ottimo 12° alla sua prima gara su ovali in NTT Indycar Series. Seguono Ed Carpenter 13°, Grosjean classificato 14°, Pedersen 15°, Will Power 16°, Pagenaud 17°, Harvey 17°, Lundgaard 19°, Daly 20°, Ferrucci 21° e Rossi 22°, che chiude la classifica dei piloti al traguardo. Fuori corsa sono DeFrancesco, Rahal, Robb, Rosenqvist, Kirkwood e Sato.

Gara
L’azione di gara nelle fasi finali (Photo source: Chris Owens/Indycar.com)

Al comando della classifica generale è ora Pato O’ Ward con 82 punti, davanti ad Ericsson a quota 75. Terzo è Dixon con 67 punti, poi Newgarden a 66, Palou è 5° con 60 punti. Malukas e Ilott seguono con 53 e 52 punti. Alexander Rossi e Will Power chiudono la top 10 con 40 punti. Seguono Herta a 37 punti, Canapino a 36, Rahal 34, Lundgaard 33, Grosjean 31, VeeKay a 28. Castroneves è 17° con 27 punti, poi Daly, Pedersen, Robb e Harvey in parità a 20 punti. Armstrong è 23° con 19 punti, Pagenaud e Rosenqvist pari a 18 punti, chiudono Carpenter a 17, Ferrucci 15, DeFrancesco 12 e Takuma Sato con 5 punti.

Simone Ghilardini

Milanese classe 1998, studente, musicista, pilota virtuale e articolista per Mult1Formula.

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